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Senna occidentalis

Senna occidentalis

La Senna occidentale (Senna occidentalis L. Link, 1829) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Caesalpinioideae e quindi al Genere Senna ed alla Specie S. occidentalis.
Sono sinonimi i termini:
– Cassia caroliniana Walter;
– Cassia ciliata Raf.;
– Cassia falcata L.;
– Cassia foetida Pers.;
– Cassia laevigata sensu auct.;
– Cassia macradenia Collad.;
– Cassia obliquifolia Schrank;
– Cassia occidentalis L.;
– Cassia occidentalis (L.) Rose;
– Senna occidentalis (L.) Roxb.;
– Cassia planisiliqua L.;
– Cassia planisiliqua Burm. f.;
– Cassia plumieri DC.;
– Ditramexa occidentalis Britton & Rose;
– Ditremexa occidentalis (L.) Britton & Wilson;

Etimologia –
La parola Senna viene dal termine arabo sanà, nome vernacolare dato alla Senna spectabilis.
L’epiteto specifico occidentalis occidentale, è in riferimento all’areale di distribuzione.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Senna occidentalis è una specie vegetale pantropicale e che, quindi, vegeta in tutte le regioni tropicali.

Descrizione –
La Senna occidentale è un arbusto annuale, subglabro, fetido, alto pochi piedi.
Le foglie sono alterne, composte, paripennate.
Il rachide è canalizzato, con presenza di una ghiandola alla base del rachide; stipole obliquamente cordate, acuminate; le foglioline sono 4-5 paia con dimensioni di 3,7 cm X 2 cm e 7 cm X 3,5 cm), con conformazione da obate a oblungo-lanceolate; acuminate, con margine ciliato, glabro o pubescente.
L’infiorescenza è un corimbo ascellare con pannocchia terminale.
I fiori sono completi, bisessuali, leggermente irregolari, zigomorfi, pentameri, ipogini, peduncolati; brattee bianche con sfumature rosate, sottili, ovato-acuminate, caduche, di colore giallo. Il calice è con 5 sepali, gamosepali, con tubo corto, 5 lobati, ottusi, glabri, imbricati, il sepalo dispari è anteriore. La corolla presenta 5 petali, polipetali, alternisepali, subuguali, con artigli distinti, vistosamente venati, imbricati ascendenti, con il petalo posteriore che è il più interno.
L’androceo si presenta con 10 stami, liberi, di grandezza disuguale, 7 perfetti e 3 ridotti a staminodi, filamenti disuguali, antera ditica, basifissa, introrse e deiscenti per pori terminali.
Il gineceo è monocarpellare con ovario superiore, uniloculare, molti ovuli, placentazioni marginali; stilo semplice; lo stigma finisce capitato.
Il frutto è un baccello, deiscente, legnoso, di 12,5 cm X 0,7 cm, glabro, ricurvo, subcompresso, distintamente toruloso, con presenza all’interno di 23-30 semi.

Coltivazione –
Senna occidentalis è una pianta che cresce allo stato spontaneo ma può essere coltivata in zone soleggiate e riparate dai venti. Sopporta anche temperature di alcuni gradi inferiore allo zero.
Predilige terreni sciolti, misti a torba e sabbia, ricchi di materia organica  e ben drenati.
Gli esemplari allevati in piena terra generalmente si accontentano dell’acqua delle piogge e vanno annaffiati solo durante i periodi di prolungata siccità; quelli coltivati in vaso richiedono abbondanti apporti idrici sopratutto durante il periodo vegetativo e in estate.

Usi e Tradizioni –
La Senna occidentalis viene chiamata con i nomi vernacolari: ‘au’auko’i alle Hawaii, septicweed, caffè Senna, coffeeweed, Mogdad caffè, negro-caffè, caffè Stephanie, stinkingweed. La pianta è chiamata inoltre, localmente, Bana Chakunda a Odisha, in India .
Si dice che la pianta sia velenosa per il bestiame. La pianta contiene antrachinoni. Le radici contengono emodina ei semi contengono crisarobina (1,8-diidrossi-3-metil-9-antrone) e N-metilmorfolina.
In Giamaica i semi vengono tostati, preparati e serviti come tè per curare emorroidi, gotta, reumatismi e diabete.
Questa pianta è utilizzata in India, principalmente per il trattamento delle fratture ossee e della lussazione ossea come trattamento a base di erbe.
Inoltre, sempre in India, quasi tutte le parti (foglia, radice, semi) della pianta sono usate come cibo e medicina dalle popolazioni tribali. Tuttavia, il consumo di semi di Bana Chakunda è stato identificato come una possibile causa di morte dei bambini tribali dovuta, come causa, a encefalopatia acuta (vedi Sindrome HME acuta ). Infatti quando la pianta fu identificata come causa, il numero di morti diminuì rapeidamente.
Identica cosa si è manifestata nel Rio Grande do Sul, in Brasile, dove sono stati registrati 16 focolai. Questo è stato un record rispetto allo studio clinico del 1979, in cui otto vitelli sono morti dopo aver contratto dispnea, neutrofilia e tachicardia a causa del consumo della pianta.

Modalità di Preparazione –
Nonostante le affermazioni della loro velenosità, le foglie di questa pianta, Dhiguthiyara in lingua maldiviana, sono state usate nella dieta delle Maldive per secoli in piatti come il mas huni e anche come pianta medicinale.
I semi di caffè Mogdad possono essere tostati e usati come sostituto del caffè. Sono stati anche usati come adulteranti per il caffè.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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