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Acido Folico

Acido Folico

L’acido folico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido (S)-2-(4-((2-ammino-4-idrossipteridin-6-il)metilammino)benzammido)pentanedioico, conosciuto anche come acido pteroil-L-glutammico, vitamina B9, vitamina M o folacina, prende il nome dal latino folium (foglia).
L’acido folico venne scoperto nel 1939 a seguito di una serie di studi relativi alla terapia di una forma di anemia nei polli provocata artificialmente.
Fu isolato per la prima volta dal fegato e dai vegetali, e venne chiamato “fattore di Wills” dal nome della sua scopritrice (Lucy Wills).
Solo successivamente venne identificato chimicamente e si scoprì che rappresentava un fattore di crescita per lo sviluppo di alcuni microrganismi in alcuni terreni di coltura.
L’Acido Folico, in natura, è presente in alimenti come: arance, fegato, legumi, lievito di birra, riso, verdura a foglia verde (infatti il termine “Folato”, sua componente, deriva proprio da fogliame), uova ed una buona parte viene perduta con la cottura dei cibi.
Di seguito si indicano i quantitativi medi di acido folico in alcuni alimenti (in μg/100g):
– Lattuga a foglia larga: 1700;
– Corn flakes, germe di grano, soia, lievito di birra:1500 – 1200;
– Fegato di pollo: 800;
– Muesli: 650;
– Fegato di manzo: 560;
– Fiocchi di crusca, mais: 550 – 400;
– Tuorlo d’uovo: 320 – 200;
– Spinaci bolliti, zucchine: 290 – 180;
– Cavoletti di Bruxelles: 270;
– Barbabietole rosse: 260;
– Funghi secchi: 250;
– Asparagi, broccoli, carciofi: 240 – 180;
– Patate bollite : 90;
– Pomodoro in conserva: 70;
– Arance: 60;
– Fagioli: 50;
– Cioccolato: 40;
– Fave, lenticchie: 50 – 40.

L’acido folico, in quanto tale, non è attivo, ma è il precursore della forma attiva che è il tetraidrofolato; per questo motivo va classificato come un profarmaco.
L’acido folico è una vitamina idrosolubile del gruppo B, necessaria per tutte le reazioni di sintesi, riparazione e metilazione del DNA; per il metabolismo dell’omocisteina (rimetilazione) e di altre importanti reazioni biochimiche, soprattutto dove vengono implicati intensi periodi di divisione cellulare nei casi di crescita rapida. Questo è il motivo per cui sia i bambini che gli adulti necessitano di acido folico per produrre normalmente i globuli rossi e prevenire forme di anemia.
L’acido folico, per questo motivo, è fondamentale per il metabolismo dei fosfolipidi e di certi aminoacidi e per la maturazione dei globuli rossi, per il corretto sviluppo del sistema nervoso in fase embrionale e dunque per la salute neuropsichica della persona. La sua mancanza può provocare anemia (detta Megaloblastica), rallentamento dello sviluppo, problemi neurologici, stress, irritabilità, ansia, umore altalenante, deficit mnemonici, spossatezza, ottundimento e deterioramento mentale.
L’acido folico è un composto più stabile al calore dei folati che sono presenti negli alimenti e questo è il motivo per cui viene usato in moltissimi paesi per fortificare le farine alimentari.
Questa procedura consiste nell’aggiunta di acido folico nelle farine alimentari; la fortificazione ha ridotto in modo assolutamente certo e oltremodo marcato l’incidenza delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del sistema nervoso centrale come le disfunzioni del tubo neurale (DTN), altri tipi di malformazioni del cranio e malformazioni cardiache.
È difficile si verifichino problemi di salute dovuti a un eccesso di acido folico, in quanto le quantità oltre i limiti presenti nell’organismo vengono presto espulse attraverso le urine.
Si possono però registrare alcuni casi di sovradosaggio rivelati da sintomi come la comparsa di tremori, nervosismo immotivato, reazioni allergiche e accelerazione dei battiti cardiaci. Altissime dosi di acido folico nel sangue potrebbero cagionare problemi ai reni, ma anche questa è una possibilità molto remota.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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