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Tyto alba

Tyto alba

Il barbagianni comune (Tyto alba Scopoli, 1769) è un uccello rapace notturno della famiglia dei Tytonidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Aves, Ordine Strigiformes, Famiglia Tytonidae e quindi al Genere Tyto ed alla Specie T. alba.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il barbagianni è un uccello diffuso in tutti i continenti ad eccezione che in Antartide.
È diffuso in America Latina e in Europa, tranne negli ambienti più freddi, come le Alpi e la Scandinavia. È meno diffuso in America Settentrionale e in Canada e del tutto assenti in Alaska. Ci sono molti esemplari di varie sottospecie in Africa. Sono presenti anche in Indocina e Australia.
Il Tyto alba è un uccello il cui tipico habitat è rappresentato dalle zone d’aperta campagna e dei margini dei boschi dove spesso caccia per nutrirsi.

Descrizione –
Il barbagianni si riconosce per avere una lunghezza tra i 34 ed i 40 cm, con un’apertura alare di quasi un metro. Il peso varia da circa 200 grammi per le sottospecie più piccole (come ad esempio nelle isole Galápagos) a più di 500 grammi come il barbagianni del Nord America, mentre i barbagianni europei pesano da 300 grammi (maschio) a 400 grammi (femmine).
Caratteristico è il suo disco facciale a cuore e orecchie prive di ciuffo. Le parti superiori sono di colore fulvo-dorato macchiettate di nero e bianco, mentre quelle inferiori sono di colore bianco o fulvo. Il piumaggio è in genere molto luminoso. Di colore bianco è anche il grande disco facciale cuoriforme, mentre gli occhi sono neri ed il becco bianco-rossiccio.
Esiste un leggero dimorfismo sessuale tra maschi e femmine. Nelle femmine, di solito di dimensioni maggiori, i colori sono più cupi.
Il barbagianni si riconosce anche per il volo oscillante quando si avvicina ai terreni di caccia.

Biologia –
Il Tyto alba è un uccello sedentario, nidificante e migratore parziale.
Il periodo della riproduzione va da marzo a novembre, con periodi ordinari tra aprile e maggio, ma a volte nidifica anche ad ottobre e novembre. Nidifica in nicchie, cavità varie, cassette nido, ecc. Non costruisce quindi un nido ma si limita a deporre le uova in un luogo riparato e ben nascosto.
La femmina depone da 3 a 15 uova bianche allungate, ruvide ed opache che cova per 32-34 giorni (una, talvolta due covate all’anno). Il maschio provvede a nutrire la femmina durante la cova ed entrambi poi si occuperanno della prole. La prole è nidicola e abbandona il nido dopo circa 6 settimane, ma rimane per un po’ di tempo nelle vicinanze. Si sono verificati casi in cui i genitori hanno continuato a nutrire i piccoli catturati dall’uomo, se esposti in gabbie all’aperto.
In libertà può vivere oltre 21 anni.

Ruolo Ecologico –
Il barbagianni è un uccello stazionario nel vero senso della parola, ed in genere non intraprende neanche brevi escursioni. Questo volatile non ha nemici naturali e non teme l’uomo.
Di abitudini notturne in cui percorre le campagne con un volo ondulato, silenzioso e leggero radente al suolo. Quando vola emette un grido rauco e spiacevole.
Il barbagianni è attivo quindi di notte, e occasionalmente anche di giorno, a caccia di piccoli mammiferi ed uccelletti; in particolare si ciba di topi, ratti, toporagni, talpe, nfibi, rettili e di grossi insetti.
Nelle città cattura spesso le allodole, gli usignoli, i tordi ed i fringuelli che si trovano nelle gabbie appese fuori dalle finestre.
Deglutisce la preda intera, e le ossa e le altre parti indigeribili vengono rigurgitate sotto forma di piccoli ammassi sferoidali dette borre.
Il barbagianni è tutelato dalla legge, ma purtroppo, in alcune località, ancora oggi, la sua comparsa sui tetti delle case è interpretata come indice di sventura e di morte, scatenando nella popolazione vere e proprie battute di caccia che coinvolgono anche molti altri rapaci notturni.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.




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