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Come coltivare l’Araucaria

Come coltivare l’Araucaria

L’Araucaria è un genere di piante (Araucaria Juss., 1789) della famiglia delle Araucariaceae che comprende diverse specie arboree originarie dell’emisfero meridionale.
In questa scheda vedremo come coltivare l’Araucaria, con particolare riferimento alla Araucaria heterophylla, meglio conosciuta col suo sinonimo Araucaria excelsa.
L’ Araucaria excelsa è una pianta che, oltre come pianta ornamentale per giardini di medie o grandi dimensioni, si può coltivare in grandi vasi di appartamento. Le piante adulte hanno la chioma elegante e slanciata, dalla forma piramidale, il tronco è eretto e si articola in ramificazioni molto regolari, a distanza fissa, che conferiscono alle stesse un portamento molto elegante.
Coltivato in vaso diviene un alberello da appartamento.
In condizione di coltivazione all’aperto diviene un albero imponente (anche se non come le specie coltivate nei loro ambienti naturali) caratterizzato dalle ramificazioni orizzontali e parallele che formano piani regolari, ornati da una fitta copertura di aghi di colore verde scuro. Ricordiamo che in Cile l’Araucaria raggiunge dimensioni maestose, arrivando a una altezza di 60 metri, con una circonferenza di 8.
Se coltivata invece in appartamento le foglie, trasformate in aghi affusolati e leggermente pungenti, assumono in appartamento un colore più chiaro e caldo.
L’Araucaria excelsa, se coltivata in appartamento, resiste ottimamente all’atmosfera secca e, sebbene desideri una posizione molto luminosa, deve essere riparata dal sole e raggiunge, al massimo un’altezza massima di due metri, toccando quasi il soffitto.
In appartamento, i rami più bassi possono diventare secchi ma questo non significa che la pianta sta morendo; è semplicemente un processo che fa parte del normale invecchiamento a cui tutti gli esseri viventi sono sottoposti.
Coltivata all’aperto raggiunge anche da noi dimensioni ragguardevoli; la crescita è molto lenta, solo 15 cm l’anno, e i giovani aghi, dal verde chiaro e tenerissimo formano un gradevole contrasto con gli aghi vecchi, molto più scuri.
In giardino l’ Araucaria excelsa va impiantata, facendo uno scavo profondo, in un terreno fresco, fertile e ben drenato, scegliendo una posizione soleggiata, ma riparata dai venti, in quanto, soprattutto quelli marini la danneggeranno molto di più.
Una qualità molto importante dell’Araucaria è che a maggior ragione di altre piante verdi, risulta un depuratore molto valido, assorbendo dall’aria le molecole di formaldeide.

In genere le giovani piante vengono vendute in contenitore per la decorazione degli appartamenti ed hanno un’altezza compresa tra i 15 ed i 50 cm.
Per le specifiche climatiche si ricordi che l’ Araucaria excelsa tollera, senza danno, anche temperature relativamente basse, fino a zero gradi, ma non gradisce temperature superiori ai 25 °C, sempre che l’aria abbia una relativa umidità. La temperatura ottimale è invece compresa tra i 18 e i 22 °C.
Se coltivata in appartamento, alla fine della primavera, si può trasferire l’Araucaria all’aperto, in luogo riparato dall’insolazione diretta e dalle correnti d’aria.
Il periodo vegetativo della pianta va da marzo ad agosto e in genere produce diversi nuovi palchi, formati da quattro rami, disposti ad angolo retto. Se coltivata in appartamento, in questo periodo va bagnata due volte la settimana, mantenendo sempre umida la zolla, ma solo leggermente, somministrando un fertilizzante liquido ogni 7 giorni. Meglio lasciare che la terra si asciughi, tra una annaffiatura e l’altra, piuttosto che intervenire su terriccio umido, i ristagni d’acqua possono provocare marciumi e la conseguente caduta degli aghi.
In piena terra la pianta può vegetare tranquillamente fino al periodo di aprile – maggio, se ancora piccola, senza irrigazioni, dopo di che bisogna intervenire ogni 7 -10 giorni. Ovviamente siccome si tratta di piante che possono crescere anche in suoli sabbiosi l’irrigazione sarà subordinata anche alle caratteristiche pedologiche del substrato, avvicinando il turno di irrigazione nei suoli sabbiosi ed allontanandolo nei suoli argillosi.
Una volta che la pianta diventerà più adulta, dopo gli 8 – 10 anni vivrà tranquillamente anche senza gli apporti irrigui in quanto il suo apparato radicale sarà in grado di garantire da solo alle esigenze vegetative della pianta.
In inverno si devono ridurre le annaffiature e la concimazione va effettuata ogni 15 giorni. Data la rapida traspirazione delle fronde, sono necessarie delle spruzzature regolari, anche per contrastare l’aria asciutta, prodotta dal riscaldamento. Per la coltivazione si usa terra, mista a torba e sabbia a grana grossa. Un terriccio organico, formato da foglie decomposte e aghi di pino, è il più indicato.
In riferimento alla tecnica di riproduzione l’Araucaria si riproduce per semi, non facili da reperire, e che, in genere, producono piante da rami sottili e leggermente contorti.
Per la riproduzione agamica, cioè per talea, bisogna preparare delle talee di punta, pratica che comunque va eseguita da personale specializzato e da eseguire in serra, in quanto se mal eseguita e senza le dovute misure e d accorgimenti si rischia quasi sicuramente di far morire la pianta.




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