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Tilia tomentosa

Tilia tomentosa

Il Tiglio argentato (Tilia tomentosa Moench) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Tiliaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Dilleniidae, Ordine Malvales, Famiglia Tiliaceae e quindi al Genere Tilia ed alla Specie T. tomentosa.

Etimologia –
Il termine Tilia proviene direttamente da tilia, nome latino del tiglio in Virgilio e Columella. L’epiteto specifico tomentosa deriva da toméntum peluria: ricoperto da peluria.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Tiglio argentato è una specie con origini nell’Europa sudorientale e nell’Asia Minore, con particolare riferimento all’areale della regione Carpatico-Danubiana. Questa pianta è stata importata in Europa intorno a metà del Settecento ed oggi è uno degli alberi più diffusi nei parchi cittadini e nelle alberature stradali delle città.

Descrizione –
Tilia tomentosa è una specie arborea che può raggiungere i 30 metri di altezza, con una chioma regolarmente piramidale e cupolare. Il tronco è diritto con una scorza inizialmente liscia, grigio-bruna, con l’età screpolata e fessurata longitudinalmente, con i giovani rametti e i germogli che sono tomentosi. Le foglie sono caduche, semplici, alterne, con picciolo; questa hanno la base cordata e l’apice acuminato e presentano i margini (spesso con l’eccezione di quelle basali) seghettati più o meno regolarmente; la pagina superiore della lamina è verde-lucida e glabra, mentre quella inferiore ha tonalità verdi-grigiastre ed è tomentosa per peli stellati particolarmente nelle foglie giovani.
I fiori sono di colore bianco-giallastro, molto profumati, ermafroditi, riuniti in infiorescenze pendule all’estremità di un peduncolo comune per circa metà saldato ad una brattea membranosa a forma di ala che contribuisce alla dispersione anemofila, dei frutti.
Il frutto è una pseudosamara con frutticini indeiscenti (nucule o carceruli) ovoidi o subglobosi di 6-8 mm, con 1(2) semi, con pericarpo con 5 costolature, legnoso, fragile, brunastro chiaro a maturità, portato da un peduncolo allargato ad ala (brattea).

Coltivazione –
Il Tiglio argentato si propaga per seme previa scarificatura con acidi, seguita da vernalizzazione (un mese ad alte temperature seguito da 3-6 mesi a basse temperature). L’impianto può avvenire già un anno dopo su suoli di medio impasto e ben drenati, con semenzali a radice nuda. In alternativa si possono usare trapianti successivi, coltivati su substrati composti da torba e pomice in parti uguali, di 2-4 anni di età, di solito a fine inverno. Dopo la messa a dimora e l’attecchimento di solito non necessita di frequenti irrigazioni, dato che in media ne sono sufficienti 2 o 3 all’anno.
La concimazione di questa pianta va effettuata al momento dell0impianto direttamente in buca con sostanza organica ben umificata e, successivamente, nel periodo di fine inverno, sempre con sostanze organiche da mi miscelare con i primi stati di terreno.
È una pianta che non richiede potature ordinarie, se non nella fase giovanile nel caso isa necessario aiutare la pianta ad assumere una forma globosa, piramidale o ovata a seconda delle esigenze.

Usi e Tradizioni –
Tilia tomentosa è una pianta che, grazie alla sua resistenza all’inquinamento ed alla siccità ed alle gelate, è molto apprezzata nelle alberature stradali e nei parchi cittadini. Il legno è idoneo a lavori di intaglio, intarsio, scultura, parti di strumenti musicali e per la realizzazione di oggetti vari.
Inoltre, attirando molto le api, potrebbe causare problemi in aree frequentate da bambini. Inoltre lascia cadere boccioli e polline in grandissima quantità, quindi le aree sottostanti la sua chioma va pulita piuttosto spesso in primavera.
Tra le varietà di Tiglio argentato si segnalano:
– Tilia tomentosa “Brabant” a chioma conica e tronco molto resistente. Molto usato in contesti stradali e cittadini;
– Tilia tomentosa “Sashazam” (o “Satin Shadow™”). Pianta a crescita simmetrica e uniforme, adatto a contesti urbani. La chioma è piramidale e arriva a 15 m di altezza e 12 di ampiezza. Molto resistente alle malattie e ai parassiti;
– Tilia tomentosa “Sterling Silver” (detta anche solo “Sterling”). Pianta molto grande, arriva a 27-28 m di altezza, con chioma densa e rami ascendenti. La pagina inferiore delle foglie rimane della stessa tonalità argentea iniziale senza attenuarsi. Molto resistente all’inquinamento e ai parassiti.
Il Tiglio argentato è un’apprezzata pianta medicinale: dalle gemme si ricava infatti la Tilia Tomentosa, uno tra i rimedi naturali più efficaci contro l’ansia; inoltre è ideale perché agisce positivamente sul tono dell’umore, combatte l’insonnia, allevia i sintomi dell’intestino irritabile.
Inoltre il macerato idrogliceroalcolico di gemme di tilia tomentosa ha proprietà: sedative, antispasmodiche, ipnoinducenti.
Il gemmoderivato di tilia tomentosa è particolarmente utile per le persone che tendono a somatizzare l’ansia e le preoccupazioni, che può essere causa di: eretismo cardiaco, ipertensione arteriosa, intestino irritabile, stress eccessivo, insonnia.
Le proprietà antispasmodiche e sedative della Tilia tomentosa sono attribuite alla presenza di farnesolo, un terpene che gode di proprietà neurosedative. Questo componente agisce a livello della serotonina ed è così in grado di migliorare il tono dell’umore e di svolgere attività di ansiolitico naturale, privo di effetti collaterali. Il macerato glicerinato di Tilia tomentosa, secondo alcuni studi, svolge anche attività depurativa: sarebbe utile nel ripristinare l’equilibrio del colesterolo e dell’acido urico.

Modalità di Preparazione –
Le gocce dell’estratto del Tiglio argentato possono essere prese 2-3 volte al giorno, con diversa concentrazione, sia per adulti che per bambini; per gli adulti mediamente 40 gocce 2/3 volte al giorno, mentre per i bambini, 10-20 gocce 2 volte al giorno. Le gocce vanno assunte preferibilmente lontano dai pasti, disciolte in un bicchiere di acqua o in un succo di frutta naturale. Per quanto riguarda le controindicazioni, non sono segnalate particolari controindicazioni riguardo all’assunzione di Tilia tomentosa.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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