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Pachliopta aristolochiae

Pachliopta aristolochiae

La farfalla Rosa comune, Common rose in Inglese (Pachliopta aristolochiae (Fabricius, 1775)) è un Lepidottero appartenete alla famiglia Papilionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Papilionoidea, Famiglia Papilionidae, e quindi al Genere Pachliopta ed alla Specie P. aristolochiae.
È sinonimo il termine: Atrophaneura aristolochiae.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Pachliopta aristolochiae è ampiamente presente in Asia, tra cui Afghanistan, Pakistan, India (comprese le isole Andamane ), Nepal, Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Giappone (solo Okinawa sudoccidentale), Laos, Vietnam, Cambogia, Isole Nicobare , penisola e Malesia orientale , Brunei, Filippine, Indonesia, Bangladesh e Taiwan. È molto comune in quasi tutte le pianure dell’India e non è una specie minacciata. Durante e dopo il monsone è estremamente abbondante.

Morfologia –
La Pachliopta aristolochiae è una vistosa farfalla che si caratterizza per la parte dorsale di colore nero vellutato.
I notano delle strisce pallide e ben marcate sull’area discale che non raggiungono il margine terminale, quest’ultimo è di colore nero molto vellutato; le strisce sono ben visibili, alternate a strisce più scure. Negli esemplari che vivono in climi più secchi questi segni sono molto brevi. Al di là di queste strisce si notano una serie di macchie subterminali negli spazi intermedi da uno a sette di colore rosso luminoso irrorati di scaglie nere, ed altre aree di colore bianco nella parte intermedia delle ali.
Sul lato inferiore dei maschi, il colore e le marcature sono simili, ma le macchie rosse subterminali sulla parte posteriore sono molto più luminose. Le antenne, il torace e l’addome sono di colore nero; la testa, la parte superiore del protorace e gran parte del torace e della parte inferiore dell’addome sono di colore rosso luminoso insieme al segmento anale che è anch’esso rosso vermiglio.
Questa specie ha un basso polimorfismo sessuale e le femmine sono simili ai maschi; differiscono da questo solo per le ali relativamente più larghe.
Le uova sono rotonde e rossastre con sottili segni neri e vengono deposte singolarmente in cima, nella parte inferiore delle foglie o anche sui germogli.
Il bruco è di un colore vellutato-marrone e ha una fascia bianca su un segmento al centro che ricorda una cintura o un colletto. Questo ha numerose protuberanze bianche carnose con la punta rossa sul corpo. È alquanto goffo e lento nei suoi movimenti.
La pupa è brunastra con varie sfumature marroni e rosa. Si attacca si supporti dove vive con la coda e si tiene ad angolo da un cinturino. La caratteristica distintiva della pupa è la presenza di grandi proiezioni semicircolari sul retro dell’addome, del torace e della testa.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Pachliopta aristolochiae è una farfalla, a coda di rondine ampiamente diffusa nel sud e nel sudest asiatico ed è la più comune delle farfalle a coda larga dell’India.
I suoi caratteri morfologici (corpo rosso, il volo lento e caratteristico, la brillante colorazione e il disegno delle ali) hanno lo scopo di indicare ai predatori che questa farfalla è immangiabile, essendo ben protetta dai veleni che ha ricavato dalle piante di cui si è nutrita allo stato larvale. Tra l’altro emette anche una sostanza maleodorante che ne aumenta ulteriormente le sue qualità sgradevoli.
La rosa comune, allo stato di farfalla, visita di frequente fiori come Lantana , Cosmo, Zinnia , Jatropha e Clerodendron. La rosa comune è una farfalla che è molto attiva al mattino prima della maggior parte delle farfalle e rimane come tale per tutto il giorno fino al tramonto. La si vede volare sia in presenza di sole che in zone ombrose.
Nelle regioni più asciutte, intorno a mezzogiorno, la farfalla riposa in boschetti o zone ombreggiate per evitare il caldo. Dopo questa fase di riposo riprende la sua attività nel tardo pomeriggio.
La sera si ritira in zone boscose alla ricerca di rami secchi o rametti su cui posare. Preferisce i siti che sono da 3 a 5 metri sopra il terreno, sotto la chioma degli alberi con una buona copertura di foglie, dove spesso si raggruppa in compagnia di altre farfalle della sua specie.
La Pachliopta aristolochiae è un insetto che vola in alto, lentamente e spesso scende quando deve prelevare il nettare dei fiori sottostanti. In tali occasioni spesso si abbassa con le ali chiuse, e mentre si avvicina al fiore, le ali si riaprono per favorire la decelerazione. Nel suo volo questa farfalla si regge principalmente sul potente battito delle sue ali anteriori mentre le ali posteriori fungono da meccanismo di bilanciamento e sterzo. Questa tecnica di volo fa apparire, ad un osservatore, il suo volo piuttosto insolito, in quanto si ha l’impressione che questa farfalla si tenga in volo solo con l’assistenza delle sue ali anteriori.
Dalla deposizione delle uova nascono dei voraci bruchi che si nutriranno abbondantemente prima di impuparsi. La femmina viene spesso osservata su piante di Aristolochiaceae mentre va selezionando quelle piante sane e più vegetate per garantire una sufficiente quantità di cibo per i suoi voraci bruchi. La femmina depone le uova, disposte singolarmente in cima, nella parte inferiore delle foglie e dei germogli.

Ruolo Ecologico –
Le larve della Pachliopta aristolochiae si nutrono di specie rampicanti del genere Aristolochia , da cui prelevano tossine, come l’ acido aristolochico, che accumulano nei loro corpi. Questo rende gli adulti tossici per i predatori di vertebrati come uccelli e rettili. Tuttavia le vespe braconidi, che parassitano i bruchi, non sono influenzate dalle tossine; questo perché, molto probabilmente si sono evolute insieme a questa farfalla.
Le piante alimentari di cui si nutrono le larve sono: Aristolochia bracteolata, Aristolochia indica, Aristolochia tagala, Aristolochiae griffithi e Thottea siliquosa.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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