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Pineus pini

Pineus pini

L’Afide lanigero dei pini (Pineus pini MacQuart.) è un Rincote omottero appartenente alla famiglia Adelgidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Aphidoidea, Famiglia Adelgidae e quindi al Genere Pineus ed alla Specie P. pini.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Afide lanigero dei pini è un afide originario dell’Europa occidentale e centrale; successivamente questo insetto è stato introdotto in Africa: Etiopia, Kenya, Malawi, Marocco, Sudafrica, Tanzania, Zambia, Zimbabwe Asia e Pacifico: Australia, Cina, Georgia, Malesia, Nuova Zelanda, Pakistan America Latina e Caraibi: Argentina, Brasile, Cile Vicino Oriente: Israele, Giordania, Kirghizistan, Libano, Turchia e Nord America: USA.

Morfologia –
L’Afide lanigero dei pini vive in colonie sugli organi legnosi (fusto, branche e rami) delle piante ospiti. Gli adulti sono caratterizzati da un colore rosato-arancio, che difficilmente si nota in quanto sono ricoperti completamente da una vistosa secrezione cerosa biancastra;
Le femmine adulte misurano 0,9-2,3 mm di lunghezza, con il corpo ovoidale. Gli adulti sono caratterizzati da placche sclerotizzate disposte in segmenti dorsali dotati di ghiandole cerose, le zampe sono corte e le antenne sono nascoste sotto il corpo. Le femmine adulte possiedono un ovopositore e le antenne sono proporzionalmente molto brevi, con solo 1-3 segmenti che sono spesso parzialmente o completamente fusi insieme. Gli occhi sono composti. Le uova sono deposte in nidi di fibre di cera bianca secrete dalle femmine adulte. L’ uovo ha una forma allungata-ovoide, di circa 0,2 mm di lunghezza, di colore giallo appena deposto che cambia gradualmente colore a rosso-bruno con lo sviluppo dell’embrione. Le larve sono molto piccole (0,2-0,4 mm), di colore bruno-rossastro, ovoidali e senza ali, con tre paia di zampe e a tre segmenti; gli occhi sono rappresentati solo da tre ocelli per ogni lato della testa.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il Pineus pini sverna nello stadio di femmina adulta, sul Pino nel caso compia un anolociclo su questa pianta; nello stadio di femmina non matura sverna su Picea orientalis, nel caso svolga il suo tipico ciclo dioico, tra il Picea orientalis (ospite primario) e specie del genere Pinus (ospiti secondari); in questo caso il ciclo dioico si compie in due anni. Gli organi legnosi colpiti si presentano come se fosse ricoperti da una incrostazione biancastra, sotto alla quale vivono gli Afidi. Il danno è dovuto dalle punture di nutrizione sugli organi legnosi, che provocano deperimenti ed indebolimenti, più o meno gravi a seconda delle infestazioni delle piante ospiti. In caso di forte attacco, le piante colpite tendono a defogliarsi soprattutto nella parte interna della chioma e a livello dei rami direttamente e più intensamente colpiti.

Ruolo Ecologico –
La presenza del Pineus pini nelle pinete comporta defogliazioni più o meno spinte, in funzione dell’intensità dell’infestazione, e riduzioni e distorsioni della crescita; nei vivai si possono avere anche forti mortalità delle giovani piantine con percentuali elevate, specialmente in condizioni di stress, come in presenza di clima caldo e secco. Gli alberi infestati divengono, inoltre, più vulnerabili agli attacchi di altri parassiti e malattie.
Gli interventi di contenimento di questo afide vanno adottati ed eseguiti solo in caso di effettiva necessità ed in presenza di una forte infestazione; è opportuno intervenire preventivamente nei vivai e nei luoghi di produzione utilizzando prodotti registrati sulle piante oggetto del trattamento. Tale intervento evita di diffondere piante già infestate in ecosistemi dove poi il trattamento chimico andrebbe assolutamente bandito per la delicatezza dell’ecosistema.
Gli interventi vengono eseguiti alla fine dell’inverno, contro le forme svernanti; normalmente si eseguono più interventi con cadenza quindicinale. In caso di forti infestazioni è opportuno ripetere gli interventi per qualche anno. I prodotti da utilizzare sono Oli bianchi attivati da Piretroidi con interventi che tendono a ricoprire gli organi legnosi colpiti.
Per consentire una utile biocenosi tra il Pineus pini ed i suoi predatori si consideri che è opportuno non alterare, per quanto possibile, l’ecosistema delle pinete; in diverse parti del mondo, sono stati osservati alcuni suoi predatori che sono: Chamaemyiidae , come Leucopis obscura Haliday e Neolucopis tapiae Blanchard; quest’ultimo è stato introdotto in Israele ed i risultati di controllo del Pineus pini si sono dimostrati interessanti. Altri importanti predatori sono i coccinellidi, che in presenza di interventi effettuati con insetticidi (quali piretroidi e soprattutto fosforganici) tendono a diminuire drasticamente ottenendo, a lungo andare, un effetto opposto, a favore dell’aumento della popolazione dell’Afide lanigero dei pini .

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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