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Specie Funghi

Boletus regius

Boletus regius

Il Boleto regale (Boletus regius Krombh., 1832) è un fungo simbionte edule della famiglia delle Boletaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Boletaceae e quindi al Genere Boletus ed alla Specie B. regius.
È sinonimo il termine Butyriboletus regius (Krombh.) Arora & J.L. Frank 2014.

Etimologia –
Il termine boletus è di etimologia controversa: secondo alcuni deriverebbe dal greco βωλήτης bolétes, con cui i Greci chiamavano una sorta di fungo (da βωλος bólos col significato di gleba, zolla, cespuglio, perché crescenti fra le zolle o luoghi cespugliosi); altri invece ritengono che il significato di βωλος sia da estendere a palla, poiché il cappello della maggior parte dei funghi è globoso; per altri autori ancora deriva da Bolites nome con il quale i romani indicavano i migliori funghi eduli, anche se in origine riferito ai soli ovuli (Amanita cesarea), ma ben presto utilizzato per chiamare così anche i porcini. L’epiteto specifico regius proviene da rex, régis re: regale, degno di un Re per colore, portamento, dimensioni o altre caratteristiche.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Boletus regius è un fungo che cresce sotto latifoglie, specialmente faggio, e fruttifica nel periodo tra la primavera e l’autunno. Non è un fungo molto comune ma abbastanza ricercato nelle zone di crescita.

Riconoscimento –
Il Boleto regale si riconosce per il cappello di 5–15 cm di diametro, carnoso, sferico e poi espanso con cuticola liscia, glabra, rosso-bruna, rosso-brillante, rosa o porporina, infine anche giallo-oliva. I pori sono tondi, appressati, di color giallo-oro, poi olivastri. I tubuli sono quasi liberi al gambo, di color giallo-oro, poi olivastri. Il gambo può arrivare fino a 4–5 cm di diametro, cilindrico, slargato alla base; con colorazione giallo cromo pallido, raramente rosso-carmicino verso il cappello, immutabile al tocco, ornato all’apice di reticolo a maglie sottili concolore al fondo. La carne è soda e dura, di colore giallino e rossastra sotto la cuticola, raramente virante al taglio; rosata sul fondo del gambo, con odore poco percettibile, leggermente fruttato e sapore gradevole e dolciastro. Al microscopio si notano delle spore fusiformi, bruno-oliva in massa, 12,5-17,5 x 3,5-5 µm.

Coltivazione –
Non si riscontrano notizie di tentativi di coltivazione del Boletus regius.

Usi e Tradizioni –
Di recente (2014) in seguito a studi molecolari, David Arora e Jonathan L. Frank hanno segregato nel nuovo genere Butyriboletus le specie appartenute al genere Boletus contraddistinte da colorazioni tenui dell’imenio, del gambo e della carne che ricordano appunto il burro naturale; per tale motivo negli Stati Uniti queste specie vengono comunemente chiamate “Butter Boleti”.
Questa specie è confondibile con il Boletus pseudoregius, che è però più slanciato e con la carne che vira più nettamente.
Per di più il contrasto tra il giallo oro del gambo e dei pori con il rosa-porpora del cappello, fa di questo fungo uno tra i più belli e spettacolari esistenti.
Il Boletus regius è un fungo di commestibilità ottima e si presta alle più svariate preparazioni gastronomiche.

Modalità di Preparazione –
Come detto, fungo di ottima commestibilità, ma da usare mescolato con altri funghi perché da solo viene digerito con difficoltà. Si consiglia di consumare ben cotto. Adatto anche per l’essiccazione. Il gambo duro e coriaceo deve essere eliminato.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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