Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come coltivare il dente di leone

Come coltivare il dente di leone

Il taràssaco comune (Taraxacum officinale, Weber ex F.H.Wigg. 1780) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee, comunemente conosciuto come dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, cicoria asinina, grugno di porco ed altri nomi più o meno diffusi in varie regioni. Si tratta di una pianta officinale che cresce spontanea o può essere coltivata nell’orto, in vaso e in giardino a partire dai sui semi. In questa scheda vedremo come coltivare il dente di leone e gli accorgimenti agronomici più utili.
Pianta che può essere quindi raccolta spontaneamente (ma si consiglia di raccogliere quelle lontane da ambienti antropizzati) ma che può essere addomesticata con facilità.
La propagazione di questa pianta inizia con la semina; il reperimento dei semi è abbastanza agevole in quanto si trovano sia nei negozi di giardinaggio oppure anche online. La semina del dente di leone va effettuata nel periodo primaverile, subito dopo la fine dei freddi invernali. La semina può essere effettuata sia direttamente in pieno campo che in semenzaio e va effettuata a spaglio. Dopo la semina basta ricoprire con un leggero strato di terreno con maggiore contenuto di sostanza organica. Il terreno va invece preparato lavorandolo finemente e distribuendo a fine inverno della sostanza organica (letame maturo o compost) e miscelandola omogeneamente nel substrato.

Il dente di leone può essere coltivato agevolmente anche in vaso ed in questo caso si può usare un terriccio organico. Ultimata la semina si irriga subito e, se siamo in presenza di giornate particolarmente soleggiate (quando si semina in pieno campo) conviene ombreggiare l’area seminata. Importante è scegliere comunque terreni con buon drenaggio mentre in vaso si andrà a creare sul fondo uno strato di qualche centimetro con perlite o ghiaia grossa.
Si può mettere il Tarassaco anche in forma di aiuole ed in questo caso è meglio partire da semenzaio e trapiantare le piantine a distanze di circa 30 cm l’una dall’altra.
Ricordiamoci che anche se il tarassaco è una pianta rustica e molto resistente è preferibile però non esporla al sole diretto; si consiglia di coltivare il tarassaco anche nelle zone di penombra del vostro giardino mentre i vasi vanno posti nella parte meno soleggiata del balcone o del terrazzo.
L’inizio della germinazione del dente di leone si ha intorno ai 16-18 °C mentre la temperatura ottimale per la sua vegetazione deve essere tipicamente mite dei climi mediterranei estivi. Per le piante coltivate in vaso queste vanno irrigate soprattutto al mattino con un piccolo apporto all’imbrunire. In pieno campo basta una abbondante irrigazione mattutina per consentire anche alle radici di andare in profondità e di affrancarsi di più.
Per quanto riguarda il periodo di raccolta se il tarassaco è stato seminato ad inizio primavera, può essere raccolto tra fine estate ed autunno. Il ciclo vegetativo dipende anche della latitudine a cui viene coltivato. Al sud si può già raccogliere anche a fine luglio.
Per quanto riguarda gli utilizzi di questa pianta; le foglie si possono cuocere come se si trattasse degli spinaci mentre i fiori si possono usare come farcitura per le frittelle fatte in casa o come guarnizione per i risotti.
Il Taraxacum officinale viene usato in erboristeria e fitoterapia, dove si raccolgono le radici, i fiori e le foglie e le si lasciano essiccare per preparare dei rimedi naturali, in particolare per infusi e decotti.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *