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Come coltivare il Tronchetto della felicità

Come coltivare il Tronchetto della felicità

Il tronchetto della felicità (Dracaena fragrans) è una pianta subtropicale della famiglia delle Agavaceae, recentemente riclassificata, dalla classificazione APG III, tra le Asparagaceae. È una pianta conosciuta soprattutto in ambito domestico o nella coltivazione ornamentale per parchi e giardini. In questa scheda vedremo le caratteristiche fisiologiche di questa specie e, soprattutto, come coltivare il Tronchetto della felicità. Si tratta di una specie originaria dell’Africa tropicale ed il suo territorio si estende dalla Sierra Leone ad ovest fino all’Etiopia a nord-est e al Malawi a sud-est. La Dracaena fragrans si presenta con un folto ciuffo di foglie verdi striate di gialle situate sulla sommità del fusto. La Dracaena fragrans è una specie con foglie completamente verdi, invece la cultivar “Massageana” è stata selezionata per le foglie variegate con una striscia gialla al centro.
Il tronchetto della felicità è comunque una pianta molto rustica per cui non richiede particolari cure e cresce senza particolari accorgimenti anche all’interno degli appartamenti; in ogni caso alcune indicazioni sono utili per ottenere piante in piena salute. Si tratta di una pianta che, per le sue origini, non sopporta il freddo, per cui va posiziona all’interno dell’abitazione o in giardini dei climi temperati; questa pianta infatti sotto i 15 gradi inizia a manifestare i primi segnali di sofferenza.

La temperatura ottimale per la sua crescita è intorno ai 22 °C, possibilmente con un buon livello percentuale di umidità. Altro fattore importante è quello della luminosità che deve essere alta ma, preferibilmente, non a raggi solari diretti. In appartamento la pianta va tenuta sempre molto pulita, con bagnatura e pulizia con sola acqua deionizzata delle foglie.
il Tronchetto della felicità va innaffiato 2 volte a settimana, nel periodo estivo e solo 1 volta a settimana in quello invernale. La pianta non può vivere in acqua, ma non deve nemmeno restare con il substrato completamente asciutto. È preferibile nebulizzare dell’acqua anche sulla chioma verde con l’aiuto di uno spruzzino, in modo tale da incrementare l’umidità.
Il substrato dove farla crescere deve essere molto organico, con una di torba e sabbia silicea rispettivamente del 70 e 30 %. Prima della preparazione del terriccio vanno posizionati sul fondo del vaso della ghiaia molto grossa o della perlite espansa per garantire un’ottimo drenaggio idrico. Nei giardini conviene scavare delle buche dove preparare dei letti drenanti su cui porre poi il substrato del luogo da arricchire con molta sostanza organica. Il trapianto va operato ogni 2-3 anni in vasi più grandi avendo cura di non danneggiare il pane di terra con le radici e preparando un terriccio simile a quello dell’impianto. Nelle piante di appartamento si possono aggiungere all’acqua di irrigazione dei fertilizzanti liquidi con un bilanciamento perfetto tra azoto e potassio da apportare nel periodo caldo di crescita; per le piante coltivate in giardino non mettere mai concimi nitrici ma sostanza organica proveniente da compost, humus di lombrico o letame maturo da apportare due volte l’anno, miscelandolo con il terreno. I periodi ottimali per l’integrazione di sostanza organica sono quello di fine inverno e di giugno – luglio.
Il Tronchetto della felicità, come altre piante, ha la capacità di assorbire alcuni prodotti tossici molto presenti nelle nostre città; ricordiamo: benzene, formaldeide, toluene e xilene.




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