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Come coltivare l’Iris

Come coltivare l’Iris

Il genere Iris comprende circa trecento specie di piante appartenenti alla famiglia delle Iridacee, il cui fiore è conosciuto anche con il nome di giaggiolo. Si tratta di una pianta coltivata in maniera diffusa in molte parti del mondo, non solo per il valore estetico dei fiori della pianta ma anche per le proprietà terapeutiche della pianta: è conosciuta infatti anche per le sue proprietà emollienti, diuretiche ed espettoranti. In questa scheda vedremo come coltivare l’Iris e le notizie e tecniche più importanti. In floricoltura i giaggioli vengono grossolanamente suddivisi in due gruppi: Iris bulbosi; a cui appartengono il Gruppo degli Xiphium: (I. xiphium = I. hispanica), il Gruppo dei Reticulata: (genere Iridodictyum) ed il Gruppo degli Junos: (genere Juno) ed Iris rizomatosi (genere Iris), con Iris non barbati (Sottogenere Limniris e Sottogenere Xyridion), Iris crestati (Sottogenere Crossiris) ed Iris barbati (Sottogenere Iris).

A sua volta le iris si dividono in rizomatose e bulbose. Le iris rizomatose sono più adatte alla coltivazione in zone fresche e umide mentre le iris bulbose sono più adatte alle zone con gelo invernale. Vi sono poi iris sono profumate ed altre dall’odore impercettibile. Per la coltivazione si ricordi che le iris bulbose si piantano nel periodo di ottobre mentre le rizomatose vanno piantate tra luglio e settembre. Bulbose e rizomatose, possono essere moltiplicate e riordinate in piena estate che è il periodo migliore per la moltiplicazione. In questo periodo, rizomi e bulbi possono essere moltiplicati con il metodo di divisione; basta estrarre i bulbi o i rizomi dal terreno con una piccola zappetta a forca, operare la pulizia delicata, avendo cura di non rompere le radici. Per quanto riguarda i rizomi questi vanno tagliati con coltelli affilati da giardinaggio in porzioni lunghe circa 10 cm ognuna, facendo attenzione che su ogni porzione vi sia almeno un germoglio. A questo punto ogni porzione va messa a dimora nel terreno, dando una posizione leggermente inclinata in modo da lasciare fuori dal terreno il germoglio. Svolta questa operazione si può irrigare con un getto leggero ma abbondante a pioggia, in modo da costipare in maniera moderata il terreno. Se si sceglie di coltivare in vaso è meglio preferire una specie bulbosa. Per la coltivazione in casa infatti la coltivazione delle iris bulbose risulta più pratica e meno problematica. Importante è porre i bulbi, in vasi abbastanza capienti, alla profondità di 8 – 10 cm. Per la coltivazione delle bulbose è quello della primavera o nella seconda metà di ottobre. Per ottenere i migliori risultati, l’iris ha bisogno di un’esposizione in pieno sole o solo in parte riparata dalla luce. Molta cura va posta nella preparazione del terriccio; questo dovrebbe essere costituito da un miscuglio di compost, torba e concime organico di ottima qualità. Per quanto riguarda le temperature invernali (anche per quelle coltivate in vaso) ricordatevi che i bulbi di iris, in genere, resistono al freddo ma a condizione che siano in terreno friabile, poroso e ben drenato. Per le iris coltivate in vaso, questi vanno posti in una posizione indisturbata. Se volete ottenere una fioritura precoce basterà portare i vasi in casa, in zona abbastanza luminosa e in un locale abbastanza caldo. In queste condizioni il caldo dell’ambiente domestico contribuirà a far fiorire le iris precocemente. Tra le fitopatie dell’iris bisogna stare molto attenti ai marciumi radicali dovuti ad alcuni funghi che si manifestano con maculature nere, o gialle, o anche da tipiche piccole macchie arancioni della ruggine, ricoperte da una sostanza polverulenta. Per evitare tali manifestazioni è bene controllare che il substrato di coltivazione sia notevolmente permeabile, arieggiato e drenante.




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