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Come coltivare i tulipani

Come coltivare i tulipani

I tulipani (Tulipa L., 1753) sono un genere di piante della famiglia delle Liliaceae, che comprendono specie bulbose alte dai 10 ai 50 cm, tra cui alcune spontanee anche in Italia. Questo genere ha avuto origine nei monti del Pamir e nelle montagne dell’Hindu Kush e del Tien Shan con un areale che si estende verso est dalla penisola iberica, attraverso il Nordafrica la Grecia, i Balcani, la Turchia e attraverso il levante (Siria, Israele, Territori Palestinesi, Libano, Giordania) e Iran, verso nord fino all Ucraina, al sud della Siberia e Mongolia e ad est verso il nord-ovest della Cina. In questo contributo vediamo come coltivare i tulipani e le principali nozioni tecniche. Il nome deriva dal turco «tullband», che significa copricapo, turbante, per la forma che il fiore sembra rappresentare. La diffusione dei tulipani è dovuta al fatto che questa pianta è particolarmente resiliente: nonostante il suo ciclo vegetativo duri meno di una stagione, i bulbi possono durare infatti per generazioni. Le specie spontanee di tulipani sono circa 150, ma le varietà e gli ibridi sono innumerevoli e di ogni tipo di colorazione e fantasia.

I tulipani posso essere coltivati sia in vaso, in giardino che su notevoli estensioni per scopi commerciali. Se pensate di coltivare i tulipani in vaso bisogna scegliere le varietà precoci e con steli più corti; i vasi vanno poi posti in balconi o terrazze abbastanza soleggiate ed arieggiate. Durante l’inverno invece i bulbi hanno bisogno di un buon periodo di vernalizzazione per poter avere una buona ripresa vegetativa in primavera. Nella coltivazione in piena terra bisogna invece scegliere varietà con steli più lunghi e considerare che sono piante che hanno bisogno di terreno: fresco, molto fertile e ben drenato. I tulipani possono crescere bene anche in terreni argillosi a condizione che vengano miscelati con molta torba e abbiano comunque un buon drenaggio. Se avete invece modo voi di predisporre il substrato considerate che potete aggiungere del terriccio comune e poca sabbia, ideale anche per preparare il vaso che andrà ad accogliere i bulbi. I bulbi dei tulipani vanno interrati nel periodo che va da ottobre a fine novembre e comunque prima delle gelate ad una profondità pari a due volte il loro diametro, con la punta rivolta verso l’alto e ad una distanza di circa 10-25 cm tra di loro. La concimazione va fatta in due momenti, con sostanze organiche molto fini e ricche di humus, nel periodo di febbraio e giugno, cioè a fine inverno e subito dopo il termine della fioritura. Per quanto riguarda l’irrigazione questa va fatta solo una volta spuntati germogli, fiori e foglie e solo se il terreno è realmente asciutto. Nel periodo autunnale invece, se i tulipani sono coltivati in pieno campo, potrebbe essere sufficiente la pioggia. La fioritura si avrà a primavera e con l’inizio dell’estate terminerà la fase vegetativa del tulipano. Terminato il ciclo vegetativo va effettuato il dissotterramento dei bulbi; questi vanno ripuliti della terra, privati dei piccoli bulbi, conservati in luogo fresco, buio e asciutto fino al prossimo autunno. Tra le avversità dei tulipani ricordiamo soprattutto le lumache. Per il loro allontanamento, evitando l’ausilio dei vari principi attivi che si utilizzano nelle coltivazioni da reddito (e che lasciano residui tossici) potete usare dei prodotti a base di fosfato ferrico, che sono meno dannosi per il terreno.
Come coltivare tulipani: i parassiti altre avversità possono essere rappresentate da millepiedi, coleotteri, maggiolini ed acari. Potete utilizzare dei preparati a base di olio di Neem che consentiranno di tenere lontani questi parassiti e non lasciare residui di difficile degradazione e dannosi per l’ambiente.




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