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Come coltivare l’amarena in maniera biologica

Come coltivare l’amarena in maniera biologica

La ciliegia amarena, o amareno, o più precisamente, il ciliegio aspro (Prunus cerasus L., 1753), è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee è una pianta da cui raccogliere le famose amarene, tanto importanti per la produzione di sciroppi, confetture ma anche consumate fresche. Vediamo in questa guida pratica come coltivare l’amarena in maniera biologica.
Esistono diverse varietà che si distinguono sia per il colore che per le dimensioni ma la cosa più interessante è che l’amareno può essere coltivato con pochi accorgimenti ed abbondanti fruttificazioni. L’impianto del ciliegio aspro va fatta a partire da piantine in zolla nel periodo che va da gennaio fino a fine della primavera.

Nell’impianto bisogna scegliere terreni molto ben drenati, mentre se si devono piantare poche piantine va scavata una buca profonda in cui porre ghiaia, sabbia, terriccio e letame maturo. Alla pianta, soprattutto per i primi due anni va posto un tutore che le consenta una buona crescita. La prima produzione si avrà a partire dal mese di maggio del secondo anno di età per poi aumentare con regolarità ogni anno. Le prime potature vanno effettuate a partire dal quarto-quinto anno di età, queste si effettuano dopo la raccolta per arieggiare la pianta internamente e per togliere le parti secche o danneggiate.
La pianta delle amarene è una pianta molto rustica che cresce anche allo stato spontaneo, per queso necessità di poche cure, potature limitate sapendo che il ciliegio aspro fiorisce e fruttifica sui famosi mazzetti di maggio, cioè rametti apicali giovani. È una pianta che deve essere posta in zona soleggiata, resistente alle basse temperature, resistente alla siccità e si adatta meglio, rispetto al ciliegio dolce, alle alte temperature tant’è che soprattutto al sud può essere coltivato anche sul livello del mare. Comunque sia se si vogliono produzioni più abbondanti e costanti si consiglia di concimare la pianta a fine estate con letame maturo, dopo una sarchiatura e interramento del concime. Importante è non apportare nitrati di sintesi. Anche l’irrigazione, soprattutto dall’allegagione in poi è consigliata a condizione che non si ecceda con gli apporti e non si crei alcun ristagno. L’ideale è una buona irrigazione a goccia.
Per quanto riguarda le avversità e le malattie sono identiche a quelle del ciliegio dolce a cui si rimanda. Il ciliegio aspro però è una pianta più rustica e pertanto se non è stata troppo ingentilita con eccessive concimazioni ed irrigazioni ha maggiore resistenza a tutte le avversità che colpiscono i ciliegi.
La raccolta delle amarene va effettuata a completa maturazione a partire dal mese di giugno, secondo le varietà. Si ricorda che non hanno una buona conservabilità per cui dopo la raccolta vanno presto consumate o trasformate in sciroppi o confetture.
Anche i peduncoli dei frutti (come per le ciliegie) hanno numerose proprietà fitoterapiche e possono essere essiccati all’ombra, in luoghi asciutti e arieggiati e poi successivamente conservati in barattoli al riparo della luce.




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