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Come coltivare l’ananas in maniera biologica

Come coltivare l’ananas in maniera biologica

La coltivazione dell’Ananas (Ananas comosus (L.) Merr.) pur se si tratta di un frutto originario del sud America è possibile a condizione che sia effettuata in aree idonee da un punto di vista climatico e pedologico.
Per la sua coltivazione, tra l’altro, si può partire, se volete affrontare gradualmente questa coltivazione, partendo da un frutto acquistato di recente con la ovvia raccomandazione che se volete partire bene dovete assolutamente utilizzarne uno certificato in biologico, sano, che non presenti punti scuri su foglie e frutto, che abbia le foglie ancora di un intenso colore verde e che la consistenza del frutto sia ancora integra e non presenti tessuti molli.
Una volta identificato il frutto o i frutti idonei, staccate la corona di foglie dal frutto usando le mani e non il coltello in quanto quest’ultimo può danneggiare la corona e compromettere quindi la crescita di un nuovo frutto.

A questo punto eliminate i possibili resti di polpa dalla corona da dove nasceranno i nuovi frutti; questo è il motivo perché bisogna pulirla per bene consentendo così alle radici di formarsi nuovamente. È importante tagliare anche la parte inferiore per consentire alle radici già esistenti di emergere.
La successiva operazione sarà quella di agevolare la formazione delle radici. Per questo motivo bisogna conservare la corona di foglie nell’acqua, procurandovi un recipiente adatto che possa contenere le foglie dell’ananas. Questa fase dovrà durare all’incirca tre settimane e durante questo periodo bisogna avere cura di cambiare l’acqua almeno ogni due giorni e di mantenere la temperatura del locale intorno ai 18-20 °C e lontano da fonti di calore. Trascorso questo periodo potete pensare al trapianto sapendo che l’Ananas predilige terreni non molto consistenti, meglio se sciolti, ottimamente drenati e ben dotati di sostanza organica. Per il trapianto basterà piantate la corona dell’ananas come una qualsiasi pianta assicurandovi che la zona sia ben esposta al sole. L’ananas ha bisogno di frequenti irrigazioni ma bisogna stare attenti ai ristagni che teme moltissimo.
A proposito della concimazione questa va operata preparando il terreno nel periodo invernale con letame maturo mentre nel periodo primaverile potete aggiungere e rimescolare col terreno attorno della cenere ottenuta dalla bruciatura di resti vegetali non trattati ovviamente con pesticidi. La cenere gli darà un ottima dotazione naturale di elementi minerali di cui questo frutto si avvantaggia.
In ultimo bisogna tenere presente che durante il periodo invernale la pianta smette di crescere. La sua vegetazione riprenderà poi nel periodo primaverile pronta per iniziare a fruttificare. Per questo motivo è meglio effettuare la piantagione a fine inverno ed in autunno, se siete in clima caldo, potrete avere il primo frutto.
L’Ananas è una pianta che non soffre di particolari fitopatie se non quelle dovute ad errori di coltivazioni (marciumi per eccessiva presenza di acqua) e raramente subisce attacchi di afidi o cocciniglie, se avete seguito le precedenti indicazioni agronomiche.




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