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Rimedi Naturali contro l’Ozziorinco

Rimedi Naturali contro l’Ozziorinco

Gli insetti, come tutti gli esseri viventi, svolgono un fondamentale ruolo ecologico. In alcune condizioni però possono assumere proporzioni quantitative elevate tanto da creare seri problemi alle colture agrarie. Quando si manifestano queste condizioni il più delle volte è perché abbiamo commesso degli errori nella organizzazione agro ecologica della nostra azienda (o dell’area più vasta dove l’azienda è inserita).
Questo si verifica spesso con un insetto che, può assumere proporzioni tali da creare seri problemi a piante ornamentali e da frutto; parliamo dell’Oziorrinco (Otiorhynchus Germar, 1822). Presente nel centro sud della penisola italiana, l’ozziorinco inizia a creare problemi sin dal mese di maggio fino all’arrivo del freddo, con una breve pausa nei mesi più caldi estivi. Questo insetto della famiglia dei Coleotteri Curculionidi, che abita i cunicoli sotto terra, dopo il tramonto risale sulle piante per nutrirsi di parti vegetali tenere.

I danni sono provocati sia dagli adulti, che erodono a forma di mezzaluna i margini delle foglie, diminuendo drasticamente la superficie per la fotosintesi e per la crescita, che dalle larve che sono dannose ai tuberi, alle radici e alla base dei fusti delle piante, che scavano in profondità, talvolta provocandone la morte.
Tra le piante agrarie più colpite è l’olivo quella che può subire gravi attacchi fino a defogliare in certi casi soprattutto le giovani piantine e condurle alla morte. La lotta all’Oziorrinco è prevalentemente preventiva e con accorgimenti a base dei criteri di agro ecologia. Tralasciando lo scuotimento delle piante nelle ore notturne e la bruciature degli insetti caduti a terra (tecnica che come si può intuire presenta una serie di difficoltà) la prima regola da attuare, sin dal momento dell’impianto dell’olivo, è l’applicazione di fasce di cartone (auto costruite) da fissare a 30-40 cm da terra, sul tronco, e ricoperte di materiale colloso ma naturale che blocchi gli insetti fino alla loro morte. Tra i rimedi preventivi ricordiamo di evitare i fertilizzanti nitrici che, rendendo più tenere le parti vegetali, li rende più appetibili a questo e ad altri insetti. Importante è anche la consociazione con altre piante anche arbustive che “distraggono” il nostro insetto che si dedicherà anche ad altre specie. Come tecniche preventive è importante, durante l’inverno, operare una lavorazione profonda, aprendo il terreno; in questo modo si espongono le larve svernanti al freddo intenso a cui non riescono a sopravvivere.
Tra le tecniche di lotta biologica si può fare ricorso ad alcuni nematodi entomopatogeni che parassitizzano le larve e sono utili sia contro i coleotteri (oziorrinco), che contro le larve di lepidotteri, ditteri e imenotteri. I nematodi che rilascerete nel terreno parassitizzano le larve, in cui rilasciano dei batteri simbionti che le portano alla morte entro 72 ore. In seguito, i nematodi riescono a riprodursi sul corpo della larva stessa, da cui traggono nutrimento. Quando sono maturi vanno alla ricerca di nuove larve. I periodi in cui rilasciare questi nematodi sono la primavera ed in piena estate. In ogni caso, successivamente dovete eliminare tutti i residui di vegetazione delle piante colpite, soprattutto gli apparati radicali.




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