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Un quinto del territorio italiano a rischio desertificazione

Un quinto del territorio italiano a rischio desertificazione

La desertificazione (unita alla diminuzione delle risorse idriche) è una delle principali preoccupazioni dell’Unione Europea.
Gli effetti sono ovviamente di natura ambientale (climatica, ecc.) ma anche alimentare. Ciò comporta la diminuzione della fertilità del suolo e una diminuzione della naturale resilienza del terreno e della capacità di stoccaggio del carbonio.
L’UE ha avviato di recente un audit per valutare il quadro strategico posto in essere per combattere la desertificazione, in modo da appurare se, per ogni Paese membro,  il rischio sia affrontato o meno in maniera efficace ed efficiente.
Gli effetti della desertificazione non hanno ovviamente solo ripercussioni ambientali ma soprattutto sociali e quindi politiche: povertà, migrazioni, salute, biodiversità, ecc..

 

I dati sull’erosione del suolo, unita alla carenza d’acqua e alle temperature più elevate che aumentano l’evaporazione, che stanno aggravando ulteriormente il rischio di desertificazione, sono particolarmente gravi in vaste aree della Spagna, nel Sud del Portogallo e dell’Italia, nella Grecia sud-orientale, a Cipro e in alcune regioni della Bulgaria e della Romania che si affacciano sul Mar Nero.
Tali dati (a seguito di una ricerca dell’UE) indicano che le aree ad alto rischio di erosione interessano fino al 44 % del territorio della Spagna, il 33 % del Portogallo e quasi il 20 % della Grecia e dell’Italia. Tra i Paesi più colpiti c’é Cipro, dove il 57 % del territorio è interessato da questo fenomeno.
L’Ue attualmente ha dei fondi di finanziamento specifici destinati a progetti per contrastare la desertificazione e questi provengono da varie fonti, come il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), il programma Life e i programmi di ricerca dell’Ue.
In Europa gli Stati che hanno dichiarato alla Convenzione Onu per combattere la desertificazione (Unccd) di essere colpiti da desertificazione sono tredici.
Per tale motivo gli auditor della Corte stanno conducendo visite di audit in cinque di questi Paesi e tra questi c’è l’Italia.
La pubblicazione dei risultati è prevista per la fine del 2018 ma vvertiamo sempre più uno scollegamento ed una carenza di visone Politica tra le cause che generano la desertificazione (tra cui alcune devastanti pratiche agricole che fanno sempre più uso di pesticidi e diserbanti) e gli accorgimenti da prendere.
Siamo all’orizzonte di una necessaria Visione d’insieme della Politica che deve nascere non nelle stanze della burocrazia ma in quelle della coscienza e dell’etica.

Guido Bissanti



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