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Savana

Savana

Formazione vegetale presente nelle regioni tropicali, caratterizzata da praterie disseminate di cespugli e di radi alberi di varie dimensioni. È determinata da particolari condizioni del suolo, da periodici incendi (causati da fulmini o dall’intervento umano) oppure dalle condizioni climatiche.
Le savane determinate dal clima, come quelle dell’Africa occidentale e sudoccidentale, si sviluppano in regioni caratterizzate da clima arido, con precipitazioni annue comprese tra i 100 e i 400 mm; tali savane variano dalle foreste a volta aperta, con una modesta presenza di erbe, alle vere e proprie savane, nelle quali invece le erbe sono dominanti e gli alberi sono molto radi.

Con precipitazioni di soli 100 mm annui, solo le erbe possono sopportare la stagione arida; la vegetazione si espande con l’aumentare delle precipitazioni, sino alla formazione d’una volta che ombreggia le erbe quando si superano i 400 mm annui. Nelle regioni con elevate precipitazioni, come quelle dell’Africa orientale, la vegetazione della savana viene controllata artificialmente tramite incendi periodici, che consentono di tenere a freno l’invasione di alberi e cespugli e favoriscono la crescita di erba nuova. Queste savane sono estesi pascoli di grandi erbivori quali gnu e zebre, che consumano la vegetazione sopravvissuta agli incendi; la crescita della foresta può, invece, essere limitata dagli elefanti.
Le savane determinate dalle condizioni del suolo comprendono le llanos del Venezuela e i campos cerrados del Brasile; il terreno di questi ultimi è coperto da una dura crosta, formata da ossidi di ferro.
Le erbe crescono sopra la crosta, mentre gli alberi crescono soltanto là dove le radici, seguendo le fessure nella crosta, possono raggiungere le acque sotterranee più profonde.

Guido Bissanti




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