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Foresta Pluviale

Foresta Pluviale

La Foresta Pluviale è un tipo di foresta che si estende nelle regioni prossime all’equatore. Il termine fu coniato alla fine del XIX secolo dal botanico tedesco Alfred Schimper.
La foresta pluviale è costituita generalmente da più strati di vegetazione. A livello del suolo sono presenti molte varietà di piante, tra cui varie specie di epifite (quali orchidee e bromeliacee). Vi è poi uno strato di vegetazione sempreverde, alto da 30 a 50 m, dominato da alcune specie di alberi che si elevano molto al di sopra di questa altezza.

Un’altra caratteristica è la presenza delle liane, piante dal fusto molto allungato, il cui diametro può superare i 20 cm, che crescono appoggiandosi alle altre piante, costituendo una sorta di congiunzione tra il livello del suolo e la volta superiore della foresta. La parola “giungla” deriva dall’hindi jangal e viene usata in India per indicare le foreste più fitte e impenetrabili. Le foreste equatoriali più estese si trovano nei bacini del Rio delle Amazzoni e del Congo, oltre che nel Sud-Est asiatico. Esse contengono il maggior numero di diverse specie viventi del nostro pianeta: si ritiene, ad esempio, che vi siano presenti milioni d’insetti non ancora classificati dal punto di vista scientifico.

Guido Bissanti




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