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Orti botanici


Questa sezione è dedicata agli Orti Botanici, cioè quagli ambienti naturali che raccolgono grandi varietà di piante categorizzate per scopi scientifici e per l’educazione dei visitatori.
Il termine orto botanico (in latino hortus botanicus) o anche giardino botanico è un ambiente con la presenza di varie specie floristiche a cui spesso è associata una biblioteca ed un erbario per lo studio e la catalogazione delle specie.
L’origine di complessi simili agli attuali Orti botanici si fa risalire a tempi antichi: dal “Giardino botanico di Karnak” del faraone egizio Tutmosi III, alle raccolte di piante medicinali di epoca ateniese (es. Teofrasto nel IV secolo a.C.)[1] o romana (Hortus conclusus).
Altri esempi si diffusero nel Medio Evo e successivamente nel Rinascimento, quando si diffuse la coltivazione di piante medicinali negli Horti sanitatis situati presso i monasteri e presso le scuole di medicina e farmacia delle Università.
Il primo orto botanico del mondo occidentale, sorse a Salerno ad opera di Matteo Silvatico, insigne medico della Scuola medica salernitana tra il XIII secolo ed il XIV secolo.
Le istituzioni di questo tipo più antiche sono l’Orto Vaticano di Roma (1447) e l’Orto Echtiano di Colonia (1490). A questo si aggiunse un’esigenza di tipo didattico rivolta agli studenti delle Università, che portò alla nascita dei primi orti botanici. Nacquero così l’Orto botanico di Pisa, nel 1544; l’Orto botanico di Padova nel giugno del 1545, quello di Firenze nel dicembre 1545, quello di Bologna nel 1567.
Tra gli altri Orti botanici, istituiti successivamente ricordiamo:
– Quelleo dell’ università di Lipsia (1580), Jena (1586) e Heidelberg (1597) in Germania; l’Orto botanico di Leida nei Paesi Bassi (1590) e quello di Montpellier in Francia (1593). Nel secolo successivo sorsero orti botanici universitari anche in Danimarca (Copenaghen, 1600), Inghilterra (Oxford, 1621) e Svezia (Uppsala, 1655).
Nella stessa epoca nascevano i giardini botanici delle grandi capitali degli imperi coloniali: lo Jardin des Plantes di Parigi (1635) e l’Orto botanico di Amsterdam (1638). Nel 1759 vennero fondati i Royal Botanic Gardens di Kew e nel 1772 l’Orto botanico di Coimbra.
Col tempo gli orti botanici sono divenuti luoghi di studio, di formazione scientifica, di sperimentazione e di didattica, ma anche luoghi di ricerca e di diffusione delle informazioni.

Buona visione

Guido Bissanti


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