Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheSchede

Calendario di semine

Calendario di semine e piantagioni per l’orto invernale in Sicilia

Coltivare un orto durante l’inverno, nel clima mite e luminoso della Sicilia, è non solo possibile, ma anche estremamente gratificante. Le temperature temperate, unite alla naturale fertilità del suolo mediterraneo, permettono di ottenere verdure fresche e nutrienti per tutto l’arco della stagione fredda.
Questo calendario è stato pensato per guidare passo dopo passo chi desidera organizzare il proprio orto invernale, scegliendo i periodi più adatti per semine e trapianti in base alle caratteristiche climatiche dell’isola. Mese per mese vengono indicate le colture ideali — dalle insalate e i cavoli, ai legumi e agli ortaggi a radice — insieme a consigli pratici per la gestione del terreno, la protezione delle piante e la preparazione delle colture primaverili.
Per favorire la salute del suolo e la biodiversità, si consiglia di adottare semplici tecniche agroecologiche come la pacciamatura organica, l’uso di compost naturale e la rotazione periodica delle colture, che riduce il rischio di malattie e impoverimento del terreno. Le consociazioni tra piante — ad esempio tra legumi e ortaggi a foglia o tra cavoli e aromatiche — migliorano l’equilibrio dell’ecosistema orticolo e favoriscono una gestione più sostenibile delle risorse.
L’obiettivo è fornire uno strumento semplice, chiaro e completo, che valorizzi le potenzialità dell’agricoltura familiare mediterranea, promuovendo pratiche sostenibili, il rispetto dei cicli naturali e l’autoproduzione alimentare anche nei mesi più freddi.
Seguendo questo calendario, potrai pianificare il tuo orto in armonia con le stagioni, ottenere raccolti continui e genuini, e vivere più da vicino il ritmo autentico della terra siciliana.

Settembre –
Semine dirette o in semenzaio:
– Ravanelli;
– Spinaci;
– Lattuga autunnale;
– Rucola;
– Cicoria e catalogna;
– Finocchi (ultime semine);
– Cavoli, cavolfiori e broccoli (ultimi trapianti).
Trapianti:
– Cavolo cappuccio, cavolfiore, broccolo;
– Lattuga e scarola;
– Porri.
Si consiglia di iniziare a preparare i letti di semina con compost maturo e pacciamatura leggera contro l’evaporazione.

Ottobre –
Semine dirette:
– Spinaci, bietole da taglio;
– Rucola, valerianella, lattughino;
– Piselli e fave (nelle zone costiere);
– Aglio e cipolla (fine mese).
Trapianti:
– Lattughe invernali, scarola, cicoria;
– Finocchi tardivi;
– Cavolo nero, cavolo verza.
Si consiglia di proteggere le piantine più delicate con teli leggeri (tessuto non tessuto).

Novembre –
Semine dirette:
– Fave e piselli (anche in zone interne);
– Rucola, spinaci, valerianella;
– Aglio, cipolle e scalogno.
Trapianti:
– Lattughe e scarole invernali;
– Cavoli e verze resistenti.
Si consiglia di ridurre le irrigazioni, ma mantieni il terreno drenante per evitare ristagni.

Dicembre –
Semine (poche, ma possibili nelle zone miti):
– Rucola e valerianella (nelle zone costiere);
– Fave tardive.
Trapianti:
– Lattughe e cavoli (solo in zone senza gelate).
Si consiglia di effettuare controlli per le lumache e malattie fungine, molto comuni con l’umidità.

Gennaio –
Semine protette (in semenzaio o tunnel):
– Pomodoro precoce (per chi vuole trapiantare a marzo);
– Peperone, melanzana (solo se in semenzaio riscaldato);
– Lattuga, cipolla, sedano.
Si consiglia di preparare i terreni per le colture primaverili e aggiungi compost o letame maturo.

Febbraio –
Semine dirette:
– Piselli, fave, carote, spinaci, rucola, lattughino;
– Patate primaverili (fine mese, zone miti).
Trapianti:
– Cavoli e lattughe primaverili;
– Cipolle e porri.
Si consiglia di iniziare a pianificare le rotazioni e il ritorno delle colture estive.

Marzo (fine inverno / inizio primavera) –
Semine dirette:
– Zucchine, fagiolini (nelle zone costiere);
– Carote, barbabietole, bietole;
– Insalate varie.
Trapianti:
– Pomodori precoci, melanzane, peperoni (se il clima è mite e non ci sono gelate);
– Lattughe, finocchi e cavoli residui.
Si consiglia di continuare con la pacciamatura per mantenere l’umidità e limitare le erbe invasive.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *