Selenicereus monacanthus
Selenicereus monacanthus
Il frutto notturno del drago (Selenicereus monacanthus (Lem.) D.R.Hunt, 2017) è una specie succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae.
Sistematica –
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Subregno Tracheobionta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Subclasse Caryophyllidae,
Ordine Caryophyllales,
Famiglia Cactaceae,
Subfamiglia Cactoideae,
Tribù Hylocereeae,
Genere Selenicereus,
Specie S. monacanthus.
È basionimo il termine:
– Cereus monacanthus Lem.
Sono sinonimi i termini:
– Cereus lemairei Hook., 1854;
– Cereus polyrhizus F.A.C.Weber, 1897;
– Cereus scandens Salm-Dyck, 1850;
– Cereus scandens var. minor Boerh. ex Arendt, 1891;
– Cereus schomburgkii Otto ex K.Schum., 1897;
– Cereus trinitatensis Lem. y Herment, 1859;
– Cereus venezuelensis (Britton y Rose) Werderm., 1931;
– Hylocereus estebanensis Backeb., 1957;
– Hylocereus lemairei (Hook.) Britton y Rose, 1909;
– Hylocereus monacanthus (Lem.) Britton y Rose, 1920;
– Hylocereus peruvianus Backeb., 1937;
– Hylocereus polyrhizus (F.A.C.Weber) Britton & Rose, 1920;
– Hylocereus scandens (Salm-Dyck) Backeb., 1959;
– Hylocereus schomburgkii (Otto ex K.Schum.) Backeb., 1959;
– Hylocereus trinitatensis (Lem. y Herment) A.Berger, 1929;
– Hylocereus venezuelensis Britton y Rose, 1920;
– Wilmattea venezuelensis Croizat, 1972.
Etimologia –
Il termine Selenicereus proviene dal greco Σελήνη Seléne Selene, dea della Luna, e da Cereus (da cēreus cero: per la forma colonnare di molte specie di questo genere) cereo: Cereus dalla fioritura notturna.
L’epiteto specifico monacanthus proviene dalle parole greche μόνος (monos); “uno” e ἄκανθα (akantha); “spina”.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Selenicereus monacanthus è una pianta originaria di alcune parti dell’America Centrale e del Sud America (Colombia, Costa Rica, Ecuador, Nicaragua, Panama, Perù, Trinidad e Tobago e Venezuela).
È una specie estremamente rara in natura; nel suo habitat, essendo una specie epifita, cresce solitamente sugli alberi in foreste decidue, semidecidue, di pianura costiera e di pianura; ad altitudini dal livello del mare a 2.000 metri.
Descrizione –
Il Selenicereus monacanthus è una cactacea che cresce in forma arbustiva o rampicante, con solo tre costole leggermente ondulate che portano le areole, che a volte presentano una piccola estensione triangolare all’estremità superiore. Produce radici aeree che utilizza per sostenersi.
I suoi steli (che hanno un diametro di 2-3 cm) sono ricoperti di sottili spine bianche, con fiori bianchi notturni che si aprono rivelando lunghi e delicati petali.
Le areole contengono una o due spine, rigide e rigonfie alla base.
I fiori sono bianchi e rosa e hanno un diametro fino a 17 centimetri e una lunghezza fino a 28 centimetri.
Il pericarpo è ricoperto da alcune squame non sovrapposte. Il tubo fiorale è piegato verso l’alto.
I frutti hanno un diametro di circa 13 cm.
Coltivazione –
Il Selenicereus monacanthus è un cactus rampicante, spinoso, succulento e sempreverde che può crescere sui rami degli alberi o sul terreno.
La pianta viene raccolta in natura per uso locale come alimento, medicinale e fonte di materiali.
La pianta può essere coltivata al meglio in climi simili delle pianure tropicali calde con precipitazioni da scarse ad elevate dove cresce naturalmente.
Le piante possono tollerare gelate occasionali di breve durata fino a -1 °C.
Spesso è una pianta epifita, sebbene cresca anche sul terreno.
Richiede un terreno ben drenato e un pH pari o inferiore a 6.
I fiori profumati si aprono durante la notte.
La propagazione può avvenire per seme o per talee di fusto.
Usi e Tradizioni –
Il Selenicereus monacanthus è una pianta che fu inizialmente descritta come Cereus monacanthus da Charles Lemaire e pubblicata su L’Horticulteur Universel nel 1844; oggi è sia sinonimo che basionimo di questo genere.
Fu successivamente trasferita al genere Hylocereus da Nathaniel Lord Britton e Joseph Nelson Rose in The Cactaceae; descriptions and illustrations of plants of the cactus family 2:190, vol. 29, nel 1920, un nome scientifico che è anche attualmente sinonimo.
Successivamente fu trasferita al genere Selenicereus da David Richard Hunt in Cactaceae Systematics Initiatives: Bulletin of the International Cactaceae Systematics Group 36: 33, nel 2017.
Dal punto di vista ecologico il Selenicereus monacanthus è ampiamente distribuito e localmente abbondante, si trova in molte aree protette e non ci sono minacce importanti che lo colpiscono. La pianta è classificata come “a rischio minimo” nella Lista Rossa IUCN delle specie minacciate (2017).
Modalità di Preparazione –
Il Selenicereus monacanthus è una pianta che si presta ad usi commestibili.
I frutti si possono consumare crudi ed hanno una polpa carnosa, rosso scuro, dal sapore leggermente dolce e rinfrescante.
Il frutto può essere utilizzato per preparare succhi.
In campo medicinale gli steli vengono utilizzati per curare le ustioni.
La pianta (parte non specificata) viene utilizzata come colorante rosso.
Infine il frutto viene utilizzato come giocattolo per i bambini a carnevale.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/461176280/original.jpg
– https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/38/The_Cactaceae_Vol_II%2C_plate_XXIX_filtered.jpg
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