Allium lehmannii
Allium lehmannii
L’aglio di Lehmann (Allium lehmannii Lojac., 1909) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Liliaceae.
Sistematica –
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Liliales,
Famiglia Liliaceae,
Genere Allium,
Specie A. lehmannii.
Sono sinonimi i termini:
– Allium aethusanum Garbari;
– Allium lehmannii (Lojac.) Gillett;
– Allium pallens subsp. siciliense Stearn.
Etimologia –
Il termine Allium viene dal latino classico allium, di etimo molto discusso; tra le ipotesi, la derivazione da una radice indoeuropea *ālu- erba amara, rappresentata tra l’altro dal sanscrito ālu Colocasia esculenta; un prestito dal greco ἄγλις áglis testa d’aglio, a sua volta di origine accadica; un prestito da una lingua italica meridionale, analogamente al greco ἀλλᾶς allàs salsiccia all’aglio. De Vaan considera tutte queste ipotesi improbabili e suggerisce un possibile collegamento con ala ala, sulla base dell’immagine del bulbo diviso in tante ali, ovvero spicchi.
L’epiteto specifico lehmannii è stato dato in onore ad uno dei tanti botanici aventi cognome Lehmann.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Allium lehmannii è una specie vegetale endemica dell’Italia meridionale. È presente solo in Sicilia nel Mediterraneo e nella vicina Calabria (un unico esemplare essiccato proveniente dalla Sila) ma presente anche in Tunisia.
Il suo habitat tipico comprende zone rocciose calcaree a quote collinari e montane, generalmente tra i 300 e i 900 ed oltre metri di altitudine. Cresce soprattutto in ambienti aridi e soleggiati, spesso su affioramenti rocciosi, prati pietrosi e garighe. Questo habitat particolare le consente di prosperare in condizioni di suolo povero e ben drenato, tipiche delle aree mediterranee interne della Sicilia.
Descrizione –
L’Allium lehmannii è una pianta erbacea perenne, bulbosa, che cresce fino a 30 cm di altezza.
Le foglie sono molto strette e filiformi.
I fiori sono strettamente campanulati, con le punte dei tepali che si allargano verso l’esterno, ma la maggior parte dei tepali si avvolge strettamente attorno alle antere e allo stilo. I tepali sono bianchi con una nervatura centrale di colore viola intenso.
Il frutto è una capsula tricarpellare contenente 2 semi verrucosi, neri per ciascuna loggia.
Coltivazione –
L’Allium lehmannii è una pianta poco nota ma dal grande interesse botanico.
Cresce tipicamente su rupi calcaree e affioramenti rocciosi in zone collinari e submontane, generalmente tra i 300 e i 900 metri di altitudine.
Questa specie predilige substrati calcarei e ambienti mediterranei xerici, dove il suolo è poco profondo, secco e ricco di minerali.
È considerata una specie rara e localizzata, presente in pochi siti della provincia di Agrigento e aree limitrofe della Sicilia sud-occidentale.
Può essere coltivata sia in terreni ben drenati, spesso calcarei, in ambienti asciutti e assolati tipici del clima mediterraneo ma si adatta anche in coltivazioni in suoli anche più fertili.
Necessita di pieno sole, tollera il fresco ma non il ristagno idrico.
Viene propagato sia per seme (germinazione in 2–4 settimane a 15‑20 °C), sia per divisione dei bulbi o bulbilli in primavera o autunno.
Il ciclo è biennale o perenne: i bulbi fioriscono dopo alcuni anni e si moltiplicano naturalmente.
Usi e Tradizioni –
L’Allium lehmannii viene conosciuto come aglio di Lehmann o aglio di Linosa.
È una pianta considerata Near Threatened (quasi minacciata), con una distribuzione geografica ristretta.
Come molte specie di Allium selvatici, foglie, bulbi e fiori sono potenzialmente commestibili e aromatizzano minestre, salse, formaggi o burro; tuttavia va utilizzata con criterio data la sua vulnerabilità e la raccolta selvatica deve essere limitata.
Non ci sono approfondimenti su usi farmacologici specifici, ma l’aglio selvatico può contenere composti nutrienti (i cosiddetti nutraceutici), analoghi a quelli dell’aglio coltivato.
Essendo endemica e con popolazioni ridotte, la raccolta in natura è fortemente sconsigliata, specie in habitat a bassa quota soggetti a pressione antropica.
Le attività raccomandate includono: raccolta di semi o bulbilli, propagazione controllata in orti o vaso, e promozione di gestione agricola e ambientale sostenibile nei territori di presenza.
Modalità di Preparazione –
L’Allium lehmannii è una pianta di cui si sconsiglia la raccolta; tuttavia si possono raccogliere i semi per riprodurlo ed, in questo caso, si può utilizzare come molti agli selvatici, utilizzando foglie, bulbi e fiori per aromatizzare minestre, salse, formaggi, burro, ecc.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=523
– https://d2seqvvyy3b8p2.cloudfront.net/3ac36278da6bc8a74dea2255268d65c2.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

