Un Mondo Ecosostenibile
Specie AnimaliUccelli

Actitis hypoleucos

Actitis hypoleucos

Il Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidae.

Sistematica –
Dal putno di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Classe Aves,
Ordine Charadriiformes,
Famiglia Scolopacidae,
Genere Actitis,
Specie A. hypoleucos.
È basionimo il termine:
– Tringa hypoleucos Linnaeus, 1758.
Sono sinonimi i termini:
– Actites hypoleucos (Linnaeus, 1758);
– Totanus hypoleucos (Linnaeus, 1758);
– Tringa hypoleucos subsp. hypoleucos Cramp & Simmons, 1977-1994.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Actitis hypoleucos è un piccolo trampoliere paleartico con una distribuzione delle popolazioni in tutti i continenti.
Questo uccello si riproduce nella maggior parte dell’Europa e dell’Asia temperate e subtropicali e migra in inverno in Africa, Asia meridionale e Australia.
Il bordo orientale della sua rotta migratoria passa da Palau in Micronesia, dove centinaia di uccelli possono radunarsi per una sosta. Partono dalla regione di Palau per i loro habitat di riproduzione intorno all’ultima settimana di aprile alla prima settimana di maggio.
In Europa è la Finlandia il Paese dove è maggiormente presente, seguito da Polonia e Germania. I siti di inanellamento sono localizzati sia in aree costiere, come ad esempio nel Golfo di Finlandia o di Danzica, sia prettamente continentali.
In Italia è anche specie di passo da metà aprile ad agosto, ma è presente anche come svernante; nidifica ovunque ci siano corsi d’acqua, tranne che in Sicilia. È presente soprattutto nelle regioni centrali e meridionali e nelle isole maggiori prevalgono le localizzazioni costiere.
Nel Nord e nella Pianura Padana è presente invece anche in aree interne. Una forte concentrazione di segnalazioni si riferisce al complesso costiero e delle aree umide dell’Alto Adriatico.
Il suo habitat nei luoghi di migrazione è quello di zone umide d’acqua dolce interne e costiere (rive del mare), mentre durante lo svernamento appare più legato alle saline, lagune, foci fluviali, valli da pesca anche in aree antropizzate.

Descrizione –
L’Actitis hypoleucos è un piccolo trampoliere che, da adulto, misura 18–20 cm in lunghezza e con un’apertura alare di 32–35 cm.
Gli adulti si riconoscono per avere le parti superiori di colore bruno-grigiastre, parti inferiori bianche, zampe e piedi corti, di colore giallo-scuro e un becco con base chiara e punta scura.
Nel piumaggio invernale, sono più opachi e hanno una barratura più evidente sulle ali, sebbene questo sia ancora visibile solo a distanza ravvicinata.
Se lo si osserva in volo si scorgono le ali curvate verso il basso con barra bianca, mentre le timoniere sono solo marginalmente bianche.
I giovani sono molto simili agli adulti ma sono barrati più pesantemente sopra e hanno bordi color cuoio sulle penne delle ali.
Questa specie è molto simile all’Actitis macularia nel piumaggio non riproduttivo. Ma le zampe e i piedi più scuri e il disegno delle ali più nitido (visibile in volo) lo distinguono ed, inoltre, si trovano solo raramente nella stessa posizione.
Il canto emette un caratteristico trillo “iii-di-di”, composto da tre sillabe staccate (la prima delle quali è più alta e leggermente più prolungata delle altre); lo si sente principalmente all’atto del decollo e durante il volo.
Inoltre nel periodo di aprile e maggio, nelle aree di nidificazione, è possibile udire il canto di questa specie, che suona come un flautato “pipitiui – dii, pipitiui – dii”.

Biologia –
L’Actitis hypoleucos si riproduce su banchi di fiumi vicino all’acqua utilizzando anche vecchi nidi di altri uccelli, o in tane di conigli o campi di grano distanti dall’acqua.
Nel mediterraneo nidifica in primavera inoltrata.
Il nido è realizzato o individuato in una semplice cavità nel terreno nascosta e tappezzata di erbe e foglie.
Durante la cova difende uova e nidiacei dai predatori simulando di essere ferito e, attirandoli su di sé, li allontana dal nido. Quando minacciati, i giovani possono aggrapparsi al corpo dei genitori per essere portati via in salvo.

Ruolo Ecologico –
L’Actitis hypoleucos fu formalmente descritto dal naturalista svedese Carlo Linneo nel 1758 nella decima edizione del suo Systema Naturae con il nome binomiale Tringa hypoleucos.
Il nome del genere Actitis deriva dal greco antico aktites che significa “abitante della costa” da akte che significa “costa”. L’epiteto specifico hypoleucos combina il greco antico hupo che significa “sotto” con leukos che significa “bianco”.
Questa specie, a seconda delle zone, è conosciuto con vari nomi comuni. Nella lingua Nukumanu delle isole Nukumanu (Papua Nuova Guinea), è solitamente chiamato tiritavoi. Esiste un altro nome Nukumanu per questo, matakakoni, ma questo è considerato un po’ un tabù e non viene usato quando ci sono bambini e donne. La ragione di ciò è che matakakoni significa “uccello che cammina un po’, poi si accoppia”.
La specie è monotipica e, quindi, non sono riconosciute sottospecie.
È una specie gregaria ed è avvistabile in grandi stormi, con il caratteristico volo ad ali rigide, basso sull’acqua, dei trampolieri del genere Actitis.
Solitamente quando cammina muove la coda in alto e in basso, ripetutamente.
La dieta di questo uccello è costituita prevalentemente da piccolo animali: insetti, molluschi, crostacei, anellidi, girini e miriapodi.
Si nutre a vista sul terreno o in acque poco profonde, raccogliendo i piccoli alimenti ma può persino catturare insetti in volo.
L’Actitis hypoleucos è un volatile diffuso e comune, e quindi classificato come una specie di minore preoccupazione nella Lista Rossa IUCN, ma è una specie vulnerabile in alcuni Paesi come in Australia. Inoltre è una delle specie a cui si applica l’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dall’Africa all’Eurasia (AEWA).
In Italia, attualmente, la popolazione non sembra raggiungere le condizioni per essere classificata entro una delle categorie di minaccia (declino della popolazione del 30% in tre generazioni, ridotto numero di individui maturi e areale ristretto). Tuttavia essa è ancora minacciata dalla distruzione dell’habitat di nidificazione (arginature e prelievo di sedimenti dagli alvei fluviali) ed essendo vicina al limite per poter essere classificata Vulnerabile secondo il criterio D1, è probabile che possa rientrare in questa categoria di minaccia nel prossimo futuro. Essa viene pertanto classificata Quasi Minacciata (NT).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/250763956/original.jpeg



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *