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Riproduzione del Rovere

Riproduzione del Rovere

Il rovere (Quercus petraea (Matt.) Liebl.) è una specie di quercia della famiglia delle Fagaceae, originaria dell’Europa centrale e nord-orientale.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il rovere è una quercia con un areale di distribuzione che comprende l’Europa centrale fino a quella nord-orientale, anche se è meno esteso di quello della Farnia. Nel dettaglio è distribuito in tutta Europa tranne l’estremo nord, dal Portogallo alla Moldavia, nell’Asia occidentale, Turchia, Caucaso, Siria e Libano.
In Italia è presente nelle vallate alpine e prealpine e nell’Appennino. In Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia cresce in boschi mesofili la sottospecie Q. petraea subsp. austrotyrrhenica. Nei pressi di Umbertide, esiste un bosco di rovere, di probabile origine artificiale; in Italia sarebbe la specie tipica del piano collinare e montano inferiore (300–1100 m), se l’antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avesse introdotto al suo posto il castagno.
Il suo habitat è quello dei boschi, soprattutto su suoli acidi e nella parte occidentale della Britannia, dove spesso è dominante.

Propagazione –
La Quercus petraea è un albero a foglie decidue che di solito cresce da 20 a 30 metri di altezza ma a volte raggiunge i 40 metri.
Questa quercia è un albero da legname molto importante, essendo raccolto allo stato selvatico su base commerciale. Fornisce inoltre cibo, medicine e materiali vari per uso locale, anche se il suo uso per questi fini è diminuito gradatamente negli ultimi secoli.
Il rovere è tollerante alla siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della farnia, che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l’optimum di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui non vi è possibilità di marciume radicale causato dall’acqua, ha inoltre una lieve preferenza per i substrati acidi ma teme le gelate tardive.
In generale preferisce un suolo fertile e profondo ma non ama suoli troppo argillosi.
Le piante giovani tollerano livelli ragionevoli di ombra laterale e, dal punto di vista pedologico cresce prevalentemente su terreni di natura acida. Prospera bene in terreni ben drenati ma è anche tollerante alle inondazioni periodiche.
Tollera l’esposizione ed i venti forti se questi non sono carichi di salsedine.
La propagazione avviene tramite seme che, tuttavia, perde rapidamente vitalità se viene lasciato asciugare. Può essere conservato umido e fresco durante l’inverno, ma è meglio seminare non appena è maturo in un semenzaio all’aperto, anche se deve essere protetto da topi, scoiattoli, ecc. se ci si trova in aree boscate o nei pressi di zone naturali.
Piccole quantità di seme possono essere seminate in vasi profondi e posti in un semenzaio protetto.
Le piante producono un fittone profondo e devono essere trapiantate in pieno campo il prima possibile, infatti i semi seminati in situ sono quelli da cui nascono e si formano gli alberi migliori.
Per questo motivo i giovani alberi non dovrebbero essere lasciati in un vivaio per più di 2 stagioni di crescita senza essere spostati; dopo questo periodo attecchiscono male o, comunque, hanno difficoltà a radicare bene.

Ecologia –
Il rovere è una pianta di grande importanza ecologica, sia per la fornitura di legno che come pianta su cui vive o si ripara molta fauna selvatica. Si può affermare che nessuna altra specie arborea autoctona ospita così tante specie di insetti. Secondo alcuni studi scientifici sono circa 400 le specie di farfalle, diverse decine quelle di Ditteri e Imenotteri, oltre 100 specie di coleotteri e svariate altre specie di insetti, oltre ragni, uccelli e mammiferi che dipendono per vivere da questa quercia. Inoltre, le vecchie querce offrono le condizioni di vita ideali per svariate specie di muschi e licheni, soprattutto per la Bactrospora dryina, un lichene tipico della quercia e attualmente minacciato di estinzione.
Il rovere è, pertanto, una delle specie vegetali più importanti per la fauna selvatica nell’Europa occidentale, viene spesso utilizzato in progetti di rimboschimento e viene coltivato anche come albero ornamentale e da ombra.
Inoltre il legno di rovere è del tutto simile a quello della farnia, dal quale non risulta distinguibile. È piuttosto pregiato e viene utilizzato, oltre che nella fabbricazione di mobili, nell’edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali, nella costruzione di doghe per botti per l’invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche, ed anche per la costruzione di bare.
È un ottimo combustibile ed è anche utilizzato per la produzione di carbone.




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