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Aronia × prunifolia

Aronia × prunifolia

Il pero da fiore (Aronia × prunifolia (Marshall) Rehder, 1938) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rosales,
Famiglia Rosaceae,
Sottofamiglia Maloideae,
Genere Aronia,
Specie Aronia × prunifolia.
Sono sinonimi i termini:
– Adenorachis atropurpurea (Britton) Nieuwl.;
– Aronia arbutifolia atropurpurea (Britton) C.K.Schneid.;
– Aronia atropurpurea Britton;
– Aronia floribunda (Lindl.) Sweet;
– Crataegus arbutifolia Lam.;
– Mespilus × prunifolia Marshall;
– Mespilus amelanchier prunifolia (Marshall) Castigl.;
– Pyrus × floribunda Lindl.;
– Pyrus arbutifolia × melanocarpa typica (C.K.Schneid.) Asch. & Graebn.;
– Pyrus arbutifolia atropurpurea (Britton) B.L.Rob.;
– Pyrus arbutifolia pubescens E.L.Rand & Redfield;
– Pyrus atropurpurea (Britton) L.H.Bailey;
– Pyrus melanocarpa atropurpurea (Britton) Farw.;
– Sorbus × floribunda (Lindl.) Heynh.;
– Sorbus arbutifolia atropurpurea (Britton) C.K.Schneid..

Etimologia –
Il termine Aronia deriva dal greco ἀρωνία aronía, aria, nome di una sorta di nespolo citato da Dioscoride.
L’epiteto specifico prunifolia viene dal genere Prunus (da prunus, in Plinio, latinizzazione del greco προῦμνη proúmne susino, pruno in Teofrasto e Dioscoride, probabilmente derivato da una lingua pre-greca dell’Asia Minore, vedi anche prunum prugna, susina dal greco προῦνον proúnon in Galeno) e da folium foglia: con fogliame simile a quello del genere Prunus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Aronia × prunifolia è un ibrido derivante dall’incrocio A. arbutifolia × A. melanocarpa e diffusa sul versante orientale del Nord America (Canada e Stati Uniti).
La pianta è originaria del Canada orientale e degli Stati Uniti orientali e centrali, dalla Nuova Scozia occidentale all’Ontario e al Wisconsin, a sud fino alla Carolina del Sud occidentale con una popolazione isolata segnalata nell’Alabama meridionale.
Il suo habitat tipico in queste aree è quello dei boschi bassi.

Descrizione –
L’Aronia × prunifolia è una pianta arbustiva, ramificata, decidua, che forma cespi per mezzo di steli che si formano dalle radici. In genere questa pianta cresce lentamente fino a 2,5 – 3,5 metri di altezza. I polloni della pianta formano col tempo un cespo di 20 fusti o più.
Le foglie sono di forma da obovate a ellittiche, di colore verde scuro, lunghe fino a 90 cm, di colore grigio-verde e pelose nella parte inferiore. Il fogliame diventa rosso vino in autunno.
I fiori sono bianchi o rosa, raccolti in corimbi, con 5 petali, di circa 1,3 cm che compaiono in primavera.
L’impollinazione è tramite Api, Insetti ed apomissia.
I fiori sono seguiti da abbondanti frutti viola, di dimensione poco meno di un cm, che appaiono in densi grappoli lungo i rami.
I frutti, che sono delle bacche, di colore viola scuro, maturano a fine estate e persistono per tutto l’autunno e fino all’inverno. Molte persone considerano i frutti di cattivo gusto.

Coltivazione –
L’Aronia × prunifolia è una pianta che, allo stato spontaneo, cresce in raggruppamenti o in bordure di arbusti o in aree boschive. La capacità di resistere alle condizioni umide lo rende adatto alla coltivazione ai margini di stagni o corsi d’acqua. Efficace anche nelle aree naturalizzate dove la sua abitudine di colonizzare alcune aree non ha bisogno di essere frenata.
In genere la pianta viene raccolta allo stato selvatico per uso locale come alimento ed a volte viene coltivata come ornamentale e può essere usata come siepe.
Questa pianta è, comunque, facilmente coltivabile in terreni di medio impasto, ben drenati e in pieno sole fino a mezz’ombra. È, comunque, una pianta a crescita lenta.
Dal punto di vista pedologico si adatta a molti tipi di suolo compresi i terreni paludosi. Tuttavia non ama i terreni poco profondi su substrato gessoso.
La migliore produzione di frutta avviene solitamente in pieno sole.
Le piante sono resistenti fino a circa -25 °C.
Si consiglia di rimuovere i polloni radicali per prevenire la diffusione coloniale.
Dal punto di vista della riproduzione si sottolinea che questo genere è strettamente imparentato con le specie Sorbus ed è stato dimostrato che si ibrida con esse.
Inoltre è completamente autocompatibile ed è in grado di diffondersi oltre i limiti del raggio d’azione di almeno uno dei suoi genitori di origine.
Dal punto di vista delle patologie non presenta nessun grave problema di insetti o malattie. Ha una certa suscettibilità alle macchie fogliari e alla peronospora su rami e frutti.
Sebbene questa specie sia di origine ibrida, è stato dimostrato che si riproduce da seme. Si consiglia di seminarlo non appena è maturo in vasi all’aperto o in un serra non riscaldata. Inoltre è utile pre-immergere i semi immagazzinati durante la notte e poi stratificare a freddo per 3 mesi a 2 °C.
Il seme germina in 1 – 3 mesi a 15 °C.
Quando le piantine possono essere maneggiate vanno poi poste in vasi singoli e protette per il loro primo inverno. Il trapianto va effettuato in tarda primavera.
Un altro sistema di propagazione, più veloce, è quello tramite talee di legno semimaturo, da eseguire a metà estate in zona ombreggiata.
Si può moltiplicare anche per divisione dei polloni nella stagione di dormienza. È una tecnica alquanto facile e i polloni possono essere piantati direttamente in pieno campo.

Usi e Tradizioni –
L’ Aronia × prunifolia viene considerata da alcuni Autori come un ibrido piuttosto che una specie a tutti gli effetti, ma cresce in luoghi dove nessuno dei genitori è presente (la maggior parte del Michigan per esempio). Questa indipendenza merita ha fatto propendere alcuni Autori verso l’accettazione come specie completa.
Il genere Aronia è stato variamente trattato dai botanici. Alcuni botanici lo considerano un genere comprendente un’unica specie molto variabile (Aronia arbutifolia), mentre altri l’hanno trattato come comprendente diverse specie distinte. Stiamo seguendo l’attuale trattamento (2016) del genere nella Flora del Nord America, che riconosce due specie distinte più un ibrido presente in natura tra le due.
Inoltre viene riconosciuta un’altra specie di origine ibrida (Aronia mitschurinii A.K.Skvortsov & Maitul.), anche se questa, in futuro, sarà probabilmente riconosciuta come ibrido bigenerico (Sorbaronia mitschurinii (Skvortsov & Maitul.) Sennikov).
Storicamente, le specie del genere sono state assegnate in vario modo ad Adenorachis, Crataegus, Halmia, Malus, Mespilus, Pyrus e Sorbus. Più recentemente è stato incluso in Photinia, ma un’analisi filogenetica di C. S. Campbell et al. (2007), utilizzando i dati sulla sequenza del cloroplasto e del DNA nucleare, non hanno trovato una stretta relazione tra Aronia arbutifolia e Photinia villosa.
Le specie del genere si ibridano con alcune specie di Sorbus (formando l’ibrido intergenerico ×Sorbaronia C.K.Schneider), e il genere nel suo insieme è stato talvolta trattato come un sottogenere o una sezione di Sorbus.
Comunque sia l’Aronia × prunifolia viene utilizzata, sia allo stato spontaneo che coltivato per vari scopi.
Tra questi riportiamo quelli commestibili.
Le bacche, che sono aspre e amare, sono tecnicamente commestibili ma così astringenti da causare una sensazione di soffocamento in chi le prova.
I frutti essiccati vengono usati per preparare il pemmican.
La qualità del frutto è piuttosto variabile, spesso è molto astringente, acido e amaro, anche se alcune forme sono piuttosto gradevoli a piena maturazione, soprattutto se hanno subito qualche gelata.
In generale i frutti delle specie Aronia sono potenzialmente un’aggiunta molto salutare e gustosa alla dieta. Sebbene molte forme selvatiche siano poco piacevoli da mangiare, sono state selezionate varie forme con frutti di qualità superiore (o sviluppate attraverso l’allevamento selettivo). Queste forme sono spesso disponibili nei vivai e alcune vengono coltivate commercialmente su larga scala per l’uso in succhi, per fare marmellate, vini e come condimento per altre bevande.
Le bacche Aronia contengono anche vitamine e minerali utili, cioè la vitamina C, vitamina E, vitamina B2, vitamina B6 e acido folico. Le bacche sono la fonte più ricca di antociani e altri antiossidanti tra i frutti, più di mirtilli e anche del melograno. Diversi studi hanno dimostrato che Aronia è utile per: diabete, infezioni del tratto urinario, malattie cardiovascolari, influenza.
Non sono conosciuti invece usi medicinali specifici se non i benefici sopra elencati.
Tra gli altri usi si segnalano quelli agroforestali. La pianta può essere utilizzata come siepe, in quanto risponde bene alla potatura.

Modalità di Preparazione –
L’ Aronia × prunifolia è una pianta che può essere consuma tata per i suoi frutti a maturazione; questi, come detto, sono di dimensioni ridotte con buccia di color viola-nero e polpa soda di color chiaro. Il sapore è dolce con un puntina di acidulo simile ad un mirtillo ma con variazioni anche tendenti all’eccessivamente astringente in alcune forme selvatiche.
I frutti si possono utilizzare per preparare marmellate e gelatine ma anche succhi, vini e come condimento per altre bevande.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://www.artportalen.se/MediaLibrary/2022/9/d33d6e03-3f07-49b3-9a1f-ee6e476d4854_image.jpg
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Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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