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Papaver bracteatum

Papaver bracteatum

Il Papavero armeno o Papavero iraniano o persiano (Papaver bracteatum Lindl.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Papaveraceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Magnoliidae,
Ordine Papaverales,
Famiglia Papaveraceae,
Sottofamiglia Papaveroideae,
Tribù Papavereae,
Specie P. bracteatum.
Sono sinonimi i termini:
– Calomecon bracteatum (Lindl.) Spach;
– Papaver lasiocalyx Fedde;
– Papaver lasiocalyx Fedde ex Bornm.;
– Papaver orientale M.Bieb.;
– Papaver pulcherrimum Fisch.;
– Papaver pulcherrimum Fisch. ex Steud..

Etimologia –
Il termine Papaver è una parola affine all’arabo papámbele e al sanscrito papavara succo pernicioso; secondo alcuni, di derivazione celtica, collegato all’uso di mettere i semi nella pappa (papa) dei bambini per farli dormire.
L’epiteto specifico bracteatum viene dal latino botanico bractea brattea, fornito di brattee che sono foglie modificate (ipsofilli) e molto ridotte, poste presso o al di sotto di fiori o infiorescenze con funzioni diverse: protettiva, vessillifera, nettarifera, disseminatrice.
A seconda della funzione che sono chiamate a svolgere assumono, forma, consistenza e colore diversi.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Papaver bracteatum è una pianta erbacea originaria del Caucaso, del nord dell’Iran settentrionale, Turchia orientale, Armenia e Azerbaijan.
Il suo habitat naturale è quello dei pendii rocciosi e in prati erbosi, anche ad altitudini elevate tra 2.000-2.500 m. s.l.m..

Descrizione –
Il Papaver bracteatum è una specie erbacea che può crescere in altezza fino a 1,2 metri. È un robusto papavero perenne resistente.
Le foglie sono finemente piumate di colore grigio-verde.
Il fogliame ingiallisce e muore poco dopo la fioritura. Produce nuove foglie basali che compaiono in autunno e svernano fino alla primavera, quando il fogliame subisce un’accelerazione di crescita fino alla fioritura.
I fiori sono di colore cremisi scuro e sono grandi con un diametro anche di oltre 10 cm (fino a 20). I petali hanno spesso una macchia viola-nera sulla base e sbocciano da maggio a giugno in cima a steli fioriti rigidi e alti.
I fiori sono tenuti sopra un ciuffo verticale di fogliame basale ispido e sezionato in modo appuntito.

Coltivazione –
Il Papaver bracteatum è una pianta che per lo più cresce allo stato spontaneo ma che viene coltivata per produrre tebaina.
È strettamente imparentato con il papavero orientale comunemente coltivato, Papaver orientale ed è talvolta registrato come forma varietale Papaver orientale var. bracteatum.
È una pianta rustica che può essere coltivata su svariati terreni e non presenta particolari problemi di insetti o malattie. Tuttavia in terreni umidi e poco drenati può soffrire di marciume radicale, soprattutto in inverno. Possono verificarsi anche botrite e oidio. Lascia un vuoto nei giardini quando le piante vanno in letargo in estate.
Questa specie viene coltivata per produrre tebaina, che viene commercialmente convertita in codeina e oppiacei semisintetici tra cui idrocodone, idromorfone, ossicodone e ossimorfone. Il Papaver bracteatum non contiene morfina, codeina o altri alcaloidi narcotici in quantità significative. L’oripavina è stata segnalata in tracce minime ma non eserciterebbe un’attività rilevante.
Può essere coltivato anche a scopo ornamentale, meglio in piccoli gruppi sul retro di una bordura mista o di un giardino di campagna.
Inoltre è stato utilizzato nell’ibridazione di nuove cultivar ibride.
La propagazione avviene per seme.

Usi e Tradizioni –
Il Papaver bracteatum è una specie descritta per la prima volta da N. Saharghi e Iraj Lalezari.
La pianta contiene l’alcaloide tebaina, che viene facilmente trasformato nella codeina, medicinale anti-tossee, come detto, in oppiacei semisintetici tra cui idrocodone, idromorfone, ossicodone e ossimorfone.
Negli Stati Uniti, la coltivazione domestica di P. bracteatum è stata proposta dall’Office of Management and Budget del presidente Richard Nixon all’inizio degli anni ’70 come alternativa ai papaveri da oppio turchi, che l’amministrazione stava tentando di eliminare. Questo perché P. bracteatum non contiene morfina, che viene convertita in eroina, ma è ricca di tebaina per la produzione legale di codeina, che all’epoca era in crisi a causa della diminuzione dell’offerta turca.
Tra l’altro il crescente abuso di oppiacei ha reso necessario ottenere fonti alternative al Papaver somniferum come materia prima per l’industria farmaceutica. Una fonte adatta è quella proveniente dal Papaver bracteatum, che è stato attentamente studiato per molti anni.

Modalità di Preparazione –
Il Papaver bracteatum è un papavero che, soprattutto negli ultimi tempi, ha trovato grande interesse per il crescente abuso di oppiacei. Da questa specie si estrae infatti la tebaina, un alcaloide i cui principali Paesi produttori sono l’Australia seguita dalla Spagna e poi dalla Francia.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://observation.org/photos/21071450.jpg
https://ehive.com/collections/4805/objects/350999/red-poppy-papaver-bracteatum

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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