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Come si coltiva l’Abete d’acqua

Come si coltiva l’Abete d’acqua

L’ abete d’acqua (Metasequoia glyptostroboides Hu, Cheng) è una conifera, unico rappresentante vivente del genere Metasequoia, della famiglia delle Cupressaceae. Allo stato naturale, la sua sussistenza è limitata a una ristretta porzione della Cina.
Questo genere fu descritto per la prima volta nel 1941 dal palebotanico giapponese S. Miki, sulla base di resti fossili. Da allora la nuova specie venne chiamata M. glyptostroboides e diffusa negli orti botanici e nei vivai di tutto il mondo, grazie anche agli sforzi dell’Arnold Arboreum, che raccolse i semi della Metasequoia e li distribuiti ai botanici nordamericani ed europei, giungendo anche in Italia, dove i primi esemplari vennero fatti germinare nel Giardino Botanico Borromeo, nell’Isola Madre del Lago Maggiore e a Borghetto di Valeggio sul Mincio in provincia di Verona che sorge nella valle del fiume Mincio, ai piedi del Ponte Visconteo.
Le strutture riproduttive di questa conifera sono dei coni maschili gialli, che sono prodotti in amenti penduli al termine dei rami e femminili, appaiati all’estremità di pedungoli lunghi, sono verdognoli e globosi. Il frutto è un galbulo globoso, brunastro, pendulo, di 2 cm di diametro.

Coltivazione –
La Metasequoia glyptostroboides è una pianta per gran parte coltivata come specie ornamentale.
Questa pianta per essere coltivata richiede il pieno sole, e cresce su terreni di varo tipo e in diverse condizioni di pH compresi suoli molto acidi, fino quasi 3,5, molto umidi o addirittura sommersi.
Tuttavia questa pianta ha bisogno di terreni ben drenati e leggermente acidi, e possibilmente posizioni riparate.
È comunque una pianta molto rustica quando è dormiente, viene danneggiata dalle gelate tardive oppure da quelle autunnali precoci.
La Metasequoia glyptostroboides si propaga per seme nel tardo inverno anche se, recentemente è stato scoperto che la pianta può essere anche riprodotta tramite talea.
Quando le piantine sono maneggiabili si effettua il ripicchettamento dopo il quale si fa svernare al riparo la pianta. Successivamente si procede all’impianto nella tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo l’ultima gelata.
In alternativa, come anticipato, si può procedere per talea semilegnosa, da preparare nel periodo di luglio-agosto, o legnosa nel tardo autunno.
Questa pianta per la sua mole è adatta, ovviamente, a spazi ampi, non troppo esposti ma comunque in pieno sole, come albero da ombra leggera.
Dal punto di vista estetico la sua corteccia pittoresca e il tronco rinforzato alla base e cordonato rendono la pianta molto interessante in inverno, mentre il fogliame elegante durante tutto l’anno e splendidamente colorato in autunno fa sì che questo albero sia molto ornamentale anche nelle restanti stagioni.
Pianta di grande effetto anche come esemplare isolato o sul fondo di bordure.

Usi –
Poiché l’albero è di recente introduzione ed esistono pochi esemplari adulti, non si conoscono ancora le potenziali proprietà del legno.
Tuttavia, in Cina il legname è utilizzato; negli altri paesi viene impiegato come pianta ornamentale in parchi e giardini.




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