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Puncak Jaya

Puncak Jaya

Il Puncak Jaya (noto anche come Monte Carstensz e Piramide Carstensz) è una formazione montuosa dell’Indonesia, appartenente alla catena Sudirman. Questa zona è caratterizzata da elevata sismicità.
Anche se il monte Puncak Jaya appartiene politicamente ad uno stato transcontinentale, e geograficamente nell’Oceania, trovandosi sull’isola della Nuova Guinea e con i suoi 4.884 metri (anche se alcune stime lo danno tra i 5.020 e i 5.040 metri) è la cima più alta dell’intera Oceania, rientrando dunque nelle cosiddette Sette Vette del Pianeta e al contempo anche la vetta più alta situata in un’isola.

Storia –
Il Puncak Jaya fu individuato per primo dall’esploratore olandese Jan Carstensz (da qui l’altro nome conosciuto in Europa fino a poco tempo fa), nel 1623. Tra l’altro Carstensz non fu creduto quando sostenne che su di un’isola in prossimità dell’equatore, esisteva un rilievo sul quale era presente un importante ghiacciaio.
Bisogna attendere fino al 1909, affinché un altro esploratore, anche lui olandese, Hendrik A. Lorentz, raggiungesse il ghiacciaio stesso. Nel 1962 una spedizione guidata da un alpinista austriaco, Heinrich Harrer (autore anche del libro Sette anni nel Tibet), a cui parteciparono anche Philip Temple, Russel Kippax e Albert Huizenga, riuscì finalmente a conquistare la vetta della montagna.
Fu solo successivamente, nel 1963, quando l’Indonesia occupò questa provincia della Nuova Guinea, che il monte fu ribattezzato Puncak Jaya (che in Indonesiano significa Picco della vittoria), oppure addirittura Picco Sukarno in onore del primo presidente nonché dittatore dell’Indonesia indipendente.

Geografia –
Oggi la cima del Puncak Jaya appare libera dal ghiaccio, mentre sui suoi versanti si estendono il Ghiacciaio Carstensz e il Ghiacciaio Northwall (il Ghiacciaio Merem è scomparso nel 2000). Essendo la montagna in zona equatoriale, la sua massa di ghiaccio cambia solo lievemente durante l’anno, anche se è oggetto di deboli cicli stagionali. Purtroppo dalla metà del XIX secolo si è assistito ad un graduale anche se lieve decremento del volume del ghiacciaio, durato fino agli anni settanta del XX secolo. A partire da quel periodo, anche a causa dell’aumento medio della temperatura per effetto dei cambiamenti climatici, questo processo è divenuto più rapido, fino agli attuali minimi.

Flora –
Il Puncak Jaya si trova in un’area che ospita una flora e una fauna incredibilmente diversificate. L’immensa varietà è determinata dall’enorme varietà di ecosistemi presenti: dalle barriere coralline poco profonde, alle paludi costiere, alle foreste pluviali di diversa altitudine e alle altezze che si elevano ai ghiacciai alpini.
L’alta regione alpina è permanentemente ricoperta di ghiaccio e neve; qui non cresce nulla fino a quando non si scende a 3.500 metri dove predominano le foreste di nebbia. Questi sono costituiti da alberi nodosi e storpi ricoperti di muschio ed epifite, che creano un ambiente più inquietante.
Nelle aree tra i 2.000 ei 3.000 metri predominano i boschi misti e questi pullulano di rampicanti, felci e orchidee. Questa è la regione della foresta primordiale, o crescita originaria, totalmente incontaminata dall’uomo.
Nella regione di bassa montagna, tra i 1.000 ei 2.000 metri, le foreste pluviali sono più fitte e rigogliose. Felci e orchidee simili crescono in abbondanza in queste foreste in ricca armonia con le molte specie di alberi di latifoglie tropicali. Solo nella foresta pluviale inferiore, ci sono 1.300 specie diverse di alberi con 80 specie conosciute di epifite che vivono in simbiosi con loro e ad oggi, almeno 2.770 specie di orchidee sono state identificate positivamente.
La foresta della savana è dominata da acacie ed eucalipti australasiatici; questa si trova solo nell’angolo sud-orientale della Papua Occidentale (Parco Nazionale di Wasur), la savana si trova nella zona di Port Moresby in Papua Nuova Guinea.
Nello spostamento più in basso troviamo paludi d’acqua dolce dove proliferano erba palustre, palme da sago e pandanus. L’amido estratto dalle palme da sago costituisce la dieta base di molti papuani. Verso la costa le paludi d’acqua dolce diventano lentamente saline ed è qui che dominano le foreste di mangrovie e palme nipa.
Naturalmente, data la ricca diversità della flora, la Papua occidentale ospita una fauna altrettanto diversificata. Il pioniere naturalista vittoriano, Sir Alfred Russell Wallace, raccolse non meno di 125.660 esemplari nella Papua occidentale.

Fauna –
Nell’area dove sorge il Puncak Jaya gli uccelli variano dall’enorme, primitivo, incapace di volare Cassowary fino ai più intricati e spettacolari uccelli del Paradiso ed altre molteplici specie. Più di 600 specie di uccelli sono state identificate nella Papua occidentale, molte delle quali endemiche.
La maggior parte dei mammiferi interessanti sono marsupiali come wallaby e canguri arboricoli che sono i più grandi. Il cus-cus è un bellissimo marsupiale lanoso che dimora sugli alberi, tristemente apprezzato dai collezionisti. È stato fortemente cacciato ed è ora una specie in via di estinzione. Echidna o mangiatori di formiche spinose si trovano anche nella Papua occidentale con una specie endemica.
In basso le paludi costiere ospitano due specie di coccodrilli di acqua salata ed entrambe sono davvero molto grandi.
È noto che i coccodrilli estuari trovati nella regione di Asmat crescono fino a sette metri di lunghezza. La caccia ai coccodrilli selvatici è ora illegale e sono spuntati molti allevamenti di coccodrilli. Molte specie di serpenti e lucertole abitano la Papua occidentale e includono il docile Emerald Tree Monitor di tre metri e forse il serpente più bello del mondo.
Infine un riferimento a qualcosa distante in altitudine dal Puncak Jaya ma che caratterizza le barriere coralline in acque poco profonde al largo della costa settentrionale della Papua occidentale che ospitano circa 3.000 specie di pesci che rendono spettacolari lo snorkeling e le immersioni.

Guido Bissanti

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