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Come coltivare l’Ophthalmophyllum

Come coltivare l’Ophthalmophyllum

L ’Ophthalmophyllum è un genere di piante succulente (Ophthalmophyllum Dinter & Schwantes, 1927) che appartiene alla famiglia delle Aizoacee; sono piante originarie del Sudafrica.
La caratteristica morfologica più saliente di queste piante è che queste sono composte da due foglie grosse, molto carnose, che sono unite fra di loro, e divise a metà, da una finestrella, appunto, da cui la pianta assorbe la luce e dalla quale spunta il fiore.
Al genere appartengono 24 specie di cui ne citiamo solo alcune come:
– Ophthalmophyllum australe L. Bolus;
– Ophthalmophyllum caroli Tischer;
– Ophthalmophyllum dinteri Schwant. Ex Jacobsen;
– Ophthalmophyllum friedrichiae (Dinter) Dinter & Schwantes;
– Ophthalmophyllum fulleri Lavis;
– Ophthalmophyllum haramoepense L. Bolus;
– Ophthalmophyllum latum Tischer Forma Latum;
– Ophthalmophyllum littlewoodii L. Bolus;
– Ophthalmophyllum longitubum L. Bolus;
– Ophthalmophyllum longum Tischer;
– Ophthalmophyllum lydiae Jacobsen;
ed altre.
Per le loro caratteristiche sono molto simili al genere Lithops.
In questa scheda vedremo come coltivare l’Ophthalmophyllum coltivare l’Ophthalmophyllum seguendo le indicazioni agronomiche più appropriate per questo genere di piante succulente.

Per la coltivazione di queste piante, che sono molto adatte anche per i giardini rocciosi, bisogna scegliere delle posizione in pieno sole; inoltre bisogna tenere conto che nel periodo invernale la temperatura non dovrà mai scendere sotto i 10 °C.
Per quanto riguarda il substrato bisogna predisporne uno alquanto drenante, dotato di buona microporosità ed in questo senso è ottima la composizione data da un 60 % di sabbia silicea, 20 % di pietra pomice molto piccola o ghiaia della stessa pezzatura e del rimanente a base di torba.
Sia sul fondo del vaso che sulla sua superficie bisognerà poi predisporre uno strato di ghiaia molto grossa (ottima quella di fiume) che assolve al compito di dare un maggiore drenaggio (per quella alla base) e di diminuire l’evaporazione (per quella in superficie).
Per le irrigazioni bisogna regolarsi a partire dalla ripresa vegetativa, aspettando che tra una e l’altra il substrato in superficie si asciughi e diminuendo poi con l’inizio dell’autunno fino a diminuirla notevolmente o interromperla completamente nel periodo invernale.
L’accrescimento di questa specie si ha con la formazione di nuove foglie al centro, con una vigoria vegetativa che è massima in estate. Le parti vecchie possono essere allontanate quando seccano.
L ’Ophthalmophyllum si riproduce per seme. Il periodo più adatto per la semina è quello tra fine marzo ed il mese di aprile. Per la semina si interviene cospargendo i semi in un letto di sabbia finissima umida, che va mantenuta ad una temperatura intorno ai 21 °C.
In inverno i semi vanno conservati in luoghi totalmente asciutti.
Tra le malattie e fitopatie più frequenti ricordiamo i marciumi che si verificano quando non si rispettano le composizioni del substrato o si irriga troppo frequentemente e le cocciniglie, soprattutto se si concima con prodotti a base di azoto nitrico.




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