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Come coltivare la Glossinia

Come coltivare la Glossinia

La Glossinia o Gloxinia è una pianta appartenente al genere Sinningia ed alla famiglia delle Gesneriaceae. Sono piante originarie dell’America del Sud che comprendono circa 20 specie di piante erbacee, perenni, tuberose. Le foglie sono caduche, grandi, carnose, opposte o verticillate, a margini seghettati e percorse da evidenti nervature e sono ricoperte da una sottile peluria.
I fiori, di forma tubuloso-campanulata, sono vellutati e variamente colorati, a seconda delle specie e delle varietà.
In questa scheda vedremo come coltivare la Glossinia considerando che si tratta di piante delicate, tanto da richiedere la coltivazione in serra calda, con la possibilità di portarle in casa per il periodo della fioritura.
Per questo motivo la Glossinia va coltivata in luoghi luminosi ma senza i raggi diretti del sole e non tollera temperature inferiori ai 15 – 18°C.
Il terreno su cui coltivare questa pianta deve essere di medio impasto tendente al leggero, umido, soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato; nel caso del terriccio da preparare per la coltivazione in vaso è bene preparare un substrato composto da terriccio universale misto a sabbia silicea.
Il ricorso alle annaffiature va fatto con regolarità, senza creare mai ristagni, e vanno intensificate durante i mesi estivi; con l’arrivo dell’autunno gli apporti idrci vanno gradualmente diminuiti per sospenderli del tutto quando la pianta perde le foglie ed entra in riposo vegetativo.
Per la concimazione si deve operare in modo differente se la coltivazione è in piena terra o in vaso. In piena terra è sempre bene fornire della sostanza organica ben unificata alla fine del periodo invernale da mescolare con i primi strati di suolo di coltivazione e ricoprendola con uno stato dello stesso. Per la concimazione in vaso invece bisogna preparare o rinnovare (nel caso del rinvaso) un buon terriccio organico miscelato a sabbia e poi, da marzo a ottobre, bisogna somministrare del concime liquido per piante da fiore diluito nell’acqua delle annaffiature.
Per quanto riguarda la propagazione della Glossinia questa si effettua per talea di foglia e divisione dei rizomi.
È preferibile comunque operare con la divisione per rizomi che è più sicura e, di fatto, più utilizzata.
La tecnica consiste nel dividere, nel periodo di marzo, i tuberi di Glossinia in due parti, tramite un coltello ben affilato e disinfettato. Ciascuna porzione va impiantata in nuovo vaso di qualche cm più grande del precedente e ricoperta con un sottile strato di terriccio universale che va mantenuto costantemente umido fino alla comparsa dei primi germogli.

Per la estrazione invece dei tuberi della Glossinia bisogna attendere che la parte aerea sia completamente essiccata; a questo punto i tuberi devono essere estratti dal terreno e fatti asciugare all’aria; una volta asciugati andranno conservati in un luogo asciutto e buio, con temperature intorno ai 10 – massimo 12 °C, fino al momento dell’impianto in vaso. I tuberi hanno una buona vitalità e si possono conservare fino a 3 anni.
In riferimento invece alle malattie parassitarie o attacchi di insetti ricordiamo che la Glossinia può andare soggetta al marciume delle radici se si eccede con gli apporti idrici, soprattutto se generano ristagno nei sottovasi. Anche la ruggine, che si manifesta con macchie fogliari e la muffa grigia, possono essere provocate da annaffiature che incautamente hanno provocato la bagnatura delle foglie e dei fiori.
Tra gli insetti i più temibili sono glia afidi, soprattutto con le prime umidità primaverili. Per evitare questi attacchi bisogna evitare il ricorso a concimi a base di azoto nitrico e provvedere alla loro eliminazione con leggere irrorazioni a base di sapone di Marsiglia.
In ogni caso è sempre bene di evitare di bagnare fiori e foglie e i luoghi con temperature inferiori ai 18°.
Inoltre è bene, anche da un punto di vista estetico, allontanare le foglie secche i fiori che man mano appassiscono che sono ricettacolo di parassiti e crittogame. Se le foglie si arricciano ciò significa che la pianta è stata troppo esposta al sole.
Tra le diverse specie di Glossinia ricordiamo:
– Sinningia cardinalis: questa specie, che raggiunge i 15-30 cm. di altezza, presenta foglie cordato-obovate e fusti eretti. In estate produce fiori tubulosi di colore scarlatto.
– Sinningia caulescens: raggiunge i 30 cm. di altezza questa pianta dalle foglie allungate e opposte e dai fiori di un bel azzurro carico.
– Sinningia eumorpha: originaria del Brasile, questa specie presenta foglie tomentose di colore verde-bronzo e fiori pendenti (larghi fino a 5 cm.), di colore bianco latte, con sfumature lilla e gialle nella gola, che compaiono in maggio-giugno o ottobre. Cresce fino a 15-20 cm. di altezza e 25-30 cm. di larghezza.
– Sinningia leucotricha: questa pianta dalle foglie tomentose, di colore bianco-argento, presenta fusti eretti che, in estate, portano fiori tubulosi color salmone.
– Sinningia pusilla: specie di piccola taglia, raggiunge al massimo l’altezza di 5 cm. Forma minuscole rosette di foglie di colore verde-brunastro e produce piccoli fiori tubulari di colore rosa-lilla.
– Sinningia regina: è originaria del Brasile questa specie dalle foglie tomentose caratteristiche per la colorazione della lamina: verde-bronzo con le venature bianche sulla pagina superiore; rosso sulla pagina inferiore. In maggio-giugno produce fiori pendenti, viola-porpora, lunghi fino a 5 cm.
– Sinningia speciosa o Gloxinia speciosa: la specie tipica, proveniente dal Brasile, presenta foglie grandi di forma ovato-oblunga, di consistenza carnosa e dalla lamina tomentosa e di colore verde scuro. Il fusto è quasi assente e da maggio ad agosto produce molti fiori, lunghi fino a 5-10 cm. di colore violetto o porpora. Attualmente in commercio si trovano molti ibridi che presentano fiori più vistosi e grandi di quelli della specie tipica, semplici o doppi e di colore variabile dal bianco al rosa, al rosso, al porpora. Tra questi troviamo:”Mont Blanc”, dai fiori bianchi; ”Emperor Federik”, che produce fiori scarlatti a margini bianchi; ”Emperor William”, con fiori azzurro e bianco lungo i margini dei lobi; ”Tiger Red”, con fiori rosso intenso a lobi increspati.




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