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Annona cherimola

Annona cherimola

La Cirimoia (Annona cherimola Mill.) è una specie cespugliosa appartenente alla famiglia delle Annonaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Magnoliidae, Ordine Magnoliales, Famiglia Annonaceae e quindi al Genere Annona ed alla Specie A. cherimola.

Etimologia –
Il termine Annona forma latinizzata del nome vernacolare usato dagli indiani d’America (Taino) per questa pianta. L’epiteto specifico cherimola proviene dalla lingua quechua dove chirico è “freddo” e muya “horto”, letteralmente pianta che germina ad alta quota a basse temperature. La parola originaria in lingua quechua è scritta come chirimuya.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cirimoia e’ una specie originaria del Sud America ed è considerata originaria di un’area che comprende il Perù settentrionale, in zone comprese tra 1.500 e 2.200 m. sul livello del mare, e dell’Ecuador meridionale, nella provincia di Loja nella cosiddetta Valle Sacra di Vilcabamba e nelle località di Cariamanga, Gonzanamá e Amaluza. In quest’area è coltivata da millenni; mentre oggi è diffusa in molti Stati: Stati Uniti (California e Florida), America centrale e meridionale, Africa del sud, Australia e Mediterraneo (Israele, Grecia, Spagna e Italia).

Descrizione –
L’Annona cherimola è una piccola pianta con portamento eretto, chioma aperta e sviluppo lento. Nei climi caldi è una pianta sempreverde, mentre nei climi delle zone subtropicali e temperate perde tutte o parte delle foglie. I fiori sono di colore bianco-verdastro, solitari o riuniti in gruppi di 2-3; sono ermafroditi con organi sessuali che maturano in tempi diversi (dicogami). Per la loro struttura i fiori sono di difficile fecondazione, sia anemofila che entomofila ed è per questo motivo che in alcuni Paesi, dove viene coltivata per scopi commerciali, si ricorre all’impollinazione artificiale. Nei climi temperati la fioritura si ha tra fine giugno e i primi di luglio; i frutti maturano dopo 5-8 mesi. I frutti sono infruttescenze (sincarpio) composte da 60-70 frutti ognuno dei quali contiene un seme bruno avvolto da una polpa bianca aromatica, butirrosa, con sapore simile all’ananas e alla banana.

Coltivazione –
L’Annona cherimola è coltivabile nelle aree temperate ma, preferibilmente, sui versanti collinari esposti a Sud e prossimi al mare. Quando cresce in terreni caldo, raramente fruttifica e i frutti sono di qualità inferiore. Nelle are di origine, come in Ecuador, la Cirimoia cresce in zone con temperature medie annuali comprese tra 18 e 20 °C, con minime comprese tra 10 e 12 °C massime tra 26,5 e 30 °C. La Cirimoia selvatica cresce comunemente in zone con piovosità annua tra 800 e 1.000 mm (concentrata in 8 mesi all’anno) e con tassi di umidità alti, compresi tra 75% e 85%. Per i dettagli della tecnica di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.

Usi e Tradizioni –
L’Annona cherimola è una pianta che produce frutti che pesano mediamente dai 200 ai 400 grammi, ma in alcuni casi possono raggiungere il chilogrammo. La produzione di frutti per ettaro può raggiungere i 150 quintali. La raccolta dei frutti va fatta prima della maturazione fisiologica, quando l’epicarpo schiarisce. Dopo la raccolta i frutti maturano velocemente (in 3-4 giorni) e messi in ambienti refrigerati arrestano irreversibilmente il processo di maturazione.
Tra le varietà coltivate più note ricordiamo: Fino da Jete, Campa e Campa mejorada.
Oltre che per il consumo fresco, i frutti possono essere impiegati per la produzione di gelati o di un buon distillato.
Dal punto di vista nutrizionale, la Cirimoia è un alimento mediamente calorico: 100 grammi di frutto, apportano mediamente 71 calorie. Di questo peso, ben 18 grammi sono rappresentati da carboidrati, a cui seguono 1,6 grammi di proteine e 0,7 di grassi. Molto interessante è l’apporto di fibre, pari a 2,7 grammi. Sul fronte di macro e micronutrienti contenuti, il frutto rappresenta innanzitutto una buona fonte di sali minerali; contiene infatti: potassio, sodio, calcio, ferro, magnesio e molti altri. Per quanto riguarda le vitamine, il frutto è ricco di vitamina A, C e di alcune del gruppo B.
Per la sua composizione e peculiarità nutrizionale la Cirimoia può garantire alcuni effetti benefici per l’organismo. A partire dalla facilitazione della diuresi e del controllo della pressione arteriosa, tramite gli elevati livelli di potassio, quest’ultimo ideale anche come energizzante. Inoltre il buon apporto di fibre stimola la digestione e il transito intestinale ed aiuta a contenere l’assorbimento degli zuccheri e, non ultimo, pare possa avere anche effetti di contrasto al colesterolo cattivo. Infine, sembra che l’alimento possa pregiarsi di blande capacità antisettiche e antibatteriche, poiché contiene acetogenine, utili per contrastare piccole infezioni soprattutto del tratto digestivo, nonché limitare la proliferazione di funghi e batteri.
Tuttavia, come ogni alimento, l’equilibrio nutrizionale è importante. Il frutto non dovrebbe essere consumato in caso di allergia o ipersensibilità. L’alimento potrebbe inoltre causare disturbi gastrointestinali dato l’effetto accelerante delle sue fibre sulla digestione, mentre l’assunzione elevata di acetogenine potrebbe essere addirittura tossico, con conseguenze neurologiche. Per questo motivo, la Cirimoia dovrebbe essere consumata saltuariamente, e in genere non più di un esemplare al giorno, in ogni caso affidandosi sempre al parere del medico.

Modalità di Preparazione –
Il frutto dell’Annona cherimola è dotato di una buonissima polpa, ideale per dolci e frullati. Oltre che per il consumo fresco, come detto, i frutti possono essere impiegati per la produzione di gelati o di distillati. Il frutto, che ha delle caratteristiche simili a quelle di una mela, ha però dei limiti quando viene mangiato. Il frutto deve essere ben pulito sia dalla parte esterna, cioè dalla buccia verde pigmentata, sia nella parte interna, in cui sono ben evidenti numerosi semi di colore nero e che non sono per niente commestibili.
Pertanto prima di assaporare questo frutto molto dolce, è consigliabile rimuovere tutta la parte in superficie e i semi e tenere in considerazione solo la parte bianca. L’aroma dell’annona è molto dolce e consigliabile dunque per la preparazione di una buonissima crema che gli inglesi definiscono “mela-crema” o da associare ai dolci.
Anche se gli inglesi preferiscono associarla al mascarpone e lo zucchero per creare quella famosa crema di cui abbiamo poc’anzi parlato, c’è chi invece preferisce preparare gelati, sorbetti e smoothie da gustare nella stagione estiva. Una delle maggiori idee per la conservazione o la trasformazione di questo frutto è la preparazione di un’ottima marmellata che non ha nulla da invidiare alle marmellate all’arancia o all’albicocca.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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