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Come coltivare la Dracena

Come coltivare la Dracena

Dracaena è un genere di piante monocotiledoni della famiglia delle Agavaceae originario delle zone tropicali dell’Africa e dell’America che può essere coltivata in appartamento. In questa guida pratica vedremo come coltivare la Dracena. Esistono numerose specie di Dracena, e tra le più coltivate in appartamento ricordiamo:

  • marginata, dalle foglie striate di rosso giallo e verde;
  • fragrans (sinonimo Deremensis) comunemente detto Tronchetto della Felicità, a foglie larghe di colore verde, esistono molte varietà variegate, con striature;
  • braunii, con il fogliame ovale con strisciature verdi e bianche;
  • draco, presenta sulla parte apicale del fusto ciuffi di foglie strette e lunghe, di colore verde cupo da cui un tempo si estraeva il “sangue di drago” utilizzato per la preparazione di vernici usate per gli strumenti musicali a corda.

Tutte le varietà di dracena, per lo più a sviluppo arbustivo, hanno robusti apparati radicali di tipo fascicolato, tronchi eretti di colore marrone chiaro portanti ciuffi di foglie allungate il cui colore va dal verde chiaro al verde prato.

Per la coltivazione della dracena bisogna scegliere luoghi luminosi ma riparati dai raggi diretti del sole e dalle correnti d’aria. Il terreno deve essere soffice con una buona quantità di torba e ben drenato. Le piante vanno irrigate regolarmente dalla ripresa vegetativa fino all’autunno e poco durante il periodo invernale in cui è necessario mantenere il terreno appena umido. Ricordatevi di controllare se il sottovaso è colmo d’acqua; in questo caso va svuotato. Per la concimazione andrebbe somministrato una volta al mese somministrare del concime liquido per piante d’appartamento; in alternativa ogni tre mesi distribuire alla base della pianta del concime granulare a lenta cessione. Utile è l’integrazione con fondi di caffè.
Per quanto riguarda la propagazione, la dracena può essere riprodotta per talea durante il periodo primaverile. In questo caso vanno prelevate le talee apicali prelevate con cesoie ben affilate e disinfettate. Queste talee (lunghe circa 10 cm), a cui si tolgono le foglie secche, vanno prima trattate con un ormone radicante che potete preparare da voi e successivamente interrate in un piccolo vaso contenente terriccio a base di torba e sabbia. È buona norma avvolgere il vaso con della plastica trasparente al fine di garantire il giusto grado di umidità in modo da raggiungere una temperatura di 20-24°C; poi durante le ore più calde l’involucro va aperto per evitare la condensa. Quando finalmente compariranno le nuove foglioline, vuol dire che la talea di dracena ha radicato per cui si può togliere l’involucro di plastica e trapiantarla.
Per quanto riguarda il rinvaso è consigliabile effettuarlo ogni 2 anni circa in primavera utilizzando dei contenitori progressivamente più grandi e avendo cura di non maltrattare le radici. È buona norma effettuare periodiche nebulizzazioni fogliari se l’ambiente è troppo secco. Di tanto in tanto un lavaggio delle foglie con un panno umido consente anche una pulizia da acri o cocciniglie. Tra le avversità delle dracene ricordiamo le cocciniglie, gli acari ed i marciumi che si verificano se non avete drenato bene il vostro vaso. Tra le proprietà più interessanti della dracena ricordiamo la capacità di controllare l’umidità degli ambienti e grazie alla produzione di ossigeno ed alla rimozione del benzene, del toluene e dello xilene che si produce con le sigarette, è una buona pianta per la purificazione dell’aria.
Un’avvertenza riguardo alla sua tossicità: soprattutto per molte specie di animali domestici ed i cavalli.




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