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Insetti: Una catastrofe Ecologica

Insetti: Una catastrofe Ecologica

La notizia è di pochi giorni fa ma a parte qualche sporadica apparizione sui TG o su brevi notiziari sembra non interessi già più nessuno. Oramai siamo abituati a non meravigliarci più di nulla.
Eppure se entriamo nel merito del dato il risultato è oltremodo allarmante. E qui non si parla di allarmismo per far notizia ma di dati concreti rilevati da entomologi che si occupano di ricerca in pieno campo.
Entriamo nel concreto; poche settimane fa un gruppo di entomologi ha scoperto che in alcune Regioni della Germania stanno scomparendo numerose specie di insetti. La causa? Sembrerebbe l’impiego eccessivo di pesticidi, fertilizzanti ed erbicidi. Questo gruppo di entomologi volontari si era dato già dal 1989 l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla sparizione di molte specie. A tal proposito sono state collocate delle trappole per alcune specie in riserve naturali della Renania settentrionale-Vestfalia, della Renania-Palatinato e del Brandeburgo: nel corso degli anni gli entomologi hanno raccolto una biomassa di più di cinquanta chili tra api, vespe, coleotteri, falene e altri insetti. Ora i risultati di questo insolito censimento sono stati valutati da un team di esperti, e pubblicati su una rivista specializzata.

 

Il bilancio è oltremodo inquietante: negli ultimi venticinque anni la quantità di insetti ritrovata nelle trappole è diminuita del 75 per cento. Nonostante i dati raccolti contemplino soltanto la popolazione di quelli volanti nelle riserve naturali, molti esperti lo considerano affidabile e significativo.
Gli autori preferiscono non sbilanciarsi troppo rispetto alle cause di questa estinzione di massa, ma i principali indiziati sono la progressiva scomparsa dell’habitat degli insetti e l’impiego massiccio di pesticidi nell’agricoltura.
Tutto questo denota il fatto che le aree naturali di piccole dimensioni siano contaminate da sostanze di questo tipo. Il problema è che, anche se nel medio termine l’impiego eccessivo di pesticidi, fertilizzanti ed erbicidi potrebbe rivelarsi insostenibile, nell’immediato si tratta di una delle condizioni che permettono al comparto agricolo tedesco di produrre a prezzi estremamente concorrenziali.
Ancora una volta, se ce ne fosse stata necessità si comprende come le leggi di mercato non coincidano con quelle ecologiche e come, pertanto, vanno posti dei rimedi normativi mondiali prima che sia troppo tardi.
Le alternative esistono, basti pensare all’agricoltura biologica, ma implicherebbero costi di produzione più alti e una radicale riforma del settore agricolo. Non sorprende dunque che le associazioni degli agricoltori si siano affrettate a non trarre conclusioni troppo affrettate. La questione è però che non c’è un minuto da perdere. È inutile dire che se si estinguessero gli insetti tutto quanto collasserebbe. Bisogna sempre considerare che una massiccia popolazione di insetti in una coltura agricola è sempre e comunque un difetto ecologico di quella produzione ed un feedback della Natura a questo errore. Non sono pertanto i pesticidi la soluzione della questione ma il modo di fare produzione agricola.
Nessuno vuole fare puro catastrofismo ma se i Governi, la Politica, gli uomini di buona volontà sembrano non curarsi di tutto ciò, cosa dobbiamo fare? Accettare che gli eventi facciano il loro corso senza nemmeno denunciarli? Nonostante gli insetti non figurino tra gli animali più amati, il loro apporto è fondamentale anche per gli esseri umani. Da un lato perché gli insetti si collocano ai piani bassi della piramide alimentare garantendone l’equilibrio, dall’altro perché molti di essi sono responsabili dell’impollinazione delle piante, in particolare di quelle da cui dipende l’approvvigionamento vitaminico.
Adesso il pericolo è che, trascorso il clamore per questa notizia, si continui ad andare avanti come se nulla fosse. Questo è un film oramai visto e, sinceramente è giunto il momento che contro gli “stupidi assuefatti” o peggio ancora “utili scemi” che senza né arte né parte affermino che è puro catastrofismo si prenda una posizione netta e ferma.
Io sto dalla parte degli insetti e della Natura e voi?

Guido Bissanti




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