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Arctium lappa

Arctium lappa

La bardana maggiore (Arctium lappa L., 1753) è una pianta erbacea, eretta e biennale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Sistematica –
La Bardana, secondo la Classificazione Cronquist appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Cichorioideae, Tribù Cardueae, Sottotribù Carduinae, Genere Arctium, Specie A. lappa.

Etimologia –
Il nome Arctium, come tanti altri, fu introdotto nella sistematica da Linneo, ma sicuramente l’origine è più antica. Arctium in greco vuol dire orso. Probabilmente si fa riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta.
Il nome della specie potrebbe derivare dal celtico: llap che in questa lingua vuol dire mano. Infatti il fiore, come una mano si attacca a qualunque cosa gli passi vicino.
Mentre un’altra etimologia lo fa derivare dal greco: labein (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto si attacca ai vestiti e ai peli degli animali.
La pianta risulta conosciuta fin dall’antichità. Si hanno notizie di antica data della sua coltivazione come ortaggio e pianta medicinale.
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato definito da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Pianta abbastanza comune in tutta la penisola, ma è rarissima nelle isole. Questa pianta cresce soprattutto nei prati,in zone incolte su terreni soffici e ben drenati. Infestante, diffusa dalla pianura alla montagna, nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri e nei sentieri. Sopporta molto bene temperature anche molto rigide. Fiorisce da Luglio a Settembre.
La bardana, che ha diverse proprietà terapeutiche, cresce in modo spontaneo un po’ in tutta Italia, dalla pianura fino a 1.800 metri di altitudine.
Presente in Sicilia ma da considerarsi una pianta rara.

Descrizione –
Pianta erbacea, biennale, cespugliosa, dotata di una voluminosa radice allungata e di numerosi fusti (1,50 m), robusti e ramosi, solcati da scalanature. Le foglie, cuoriformi e assai grandi alla base, sono verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore. I fiori di color porpora poco appariscenti, sono assembrati in corimbi racchiusi in un involucro con bratee uncinate (con le quali rimangono attaccate ai vestiti) compaiono in estate.

Coltivazione –
Per la tecnica di coltivazione leggi la seguente scheda.

Usi e Tradizioni –
La bardana contiene tutta una serie di principi attivi che ne fanno una pianta attiva verso molte condizioni mediche.
Secondo la medicina naturale, la bardana ha proprietà diuretiche e di purificazione del sangue, che sono tra le caratteristiche che la rendono più nota negli usi curativi. La bardana contiene sali minerali come calcio, potassio, ferro e magnesio. Contiene inoltre sostanze vegetali antibiotiche dal potere antibatterico.
Ha notevoli proprietà cicatrizzanti e contribuisce ad abbassare i livelli degli zuccheri nel sangue. È considerata benefica per problemi alla pelle, come impurità, acne e psoriasi, problemi di stomaco e cura delle ferite.
Secondo la medicina tradizionale la bardana cura le intossicazioni del sangue, le infezioni batteriche, le difficoltà di carattere diuretico e gli stati di iperglicemia. In generale la bardana viene esaltata per le sue proprietà depurative e diuretiche e per la sua capacità di stimolare il lavoro del fegato e la produzione della bile.

Modalità di Preparazione –
La bardana viene spesso utilizzata sotto forma di decotto realizzato a partire dalle radici fresche o essiccate. Bere una tazza di decotto di bardana alla mattina stimola la diuresi. Di solito si utilizza 1 cucchiaino di radice di bardana ogni 250 millilitri d’acqua per la preparazione di decotti diuretici.
Bere due o tre tazze di decotto di bardana al giorno è un rimedio naturale che consente di godere delle proprietà antibatteriche di questa pianta. Lo stesso tipo di decotto a base di radici di bardana viene utilizzato per abbassare il tasso di zuccheri contenuto nel sangue dei diabetici.
I decotti di bardana, a base di radici o di foglie, vengono impiegati anche per uso esterno sotto forma di impacchi che sono considerati benefici in caso di reumatismi, di acne, pelle impura e capelli grassi. Le radici di bardana si raccolgono in primavera, durante il secondo anno di vita della pianta, mentre le foglie per uso erboristico vengono raccolte e lasciate essiccare tra maggio e agosto.
Le radici di bardana sono commestibili. In Giappone vengono raccolte ad uso alimentare. Anche nella tradizione culinaria popolare italiana è presente la bardana, ad esempio sotto forma di radici lessate. Le foglie di bardana si possono consumare lessate insieme ad altre verdure.
Le foglie fresche di bardana vengono utilizzate sulle ferite, per favorire la cicatrizzazione, e sui foruncoli, per accelerare la guarigione. La tintura madre di bardana viene impiegata in erboristeria per depurare il fegato. Le sostanze contenute nelle radici rendono la bardana un vero e proprio antibiotico naturale.
In questo caso può essere utile assumere la bardana sotto forma di decotto. Per maggiori informazioni sugli usi della bardana, in base alle proprie condizioni di salute, è bene rivolgersi al proprio erborista di fiducia, che saprà consigliare il rimedio naturale migliore a seconda del caso specifico.
Alcune persone potrebbero soffrire di allergia alla bardana. Naturalmente in questo caso l’assunzione di bardana, sotto qualsiasi forma, è controindicata. La bardana è controindicata in gravidanza, dunque il suggerimento per le donne che aspettano un bambino è di evitarne l’assunzione. La bardana è controindicata in gravidanza per una sua possibile azione sulla muscolatura uterina.
Dato il suo potere ipoglicemizzante, la bardana potrebbe interagire con alcuni farmaci consigliati ai diabetici. In generale non sono stati riscontrati effetti indesiderati o tossici della bardana in chi ha rispettato le dosi terapeutiche indicate dal medico e dall’erborista. Dovranno fare attenzione alla bardana, e evitarla, le persone che sanno di essere allergiche o ipersensibili alle Asteraceae.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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