Un Mondo Ecosostenibile

Scienza e Coscienza

Scienza e Coscienza

Sviluppatasi attraverso esperienze, osservazioni, metodiche differenti ed affermatasi da Galilei in poi, negli ultimi cinquecento anni, la Scienza si trova oggi di fronte ad un’altra frontiera della conoscenza Umana. Questa grande alleata dell’uomo nel cammino della comprensione del Mondo, ha raggiunto, e forse terminato (in questa forma), la prima tappa di avvicinamento a quel meraviglioso traguardo che è il libro della Conoscenza e della Verità.

Limiti culturali, ideologici e razionalistici pongono l’uomo moderno di fronte alla necessità di superare vecchi pregiudizi e limitate visioni del Mondo. Pongono l’uomo di fronte alla necessità di rivedere i processi razionali e, con essi, i principi applicativi del metodo scientifico.
Abbiamo costruito nei secoli, pur con differenti approcci e modelli legati alle diverse civiltà, un articolato e metodico sistema scientifico: pregevole, utile per lanciare l’umanità nello spazio della conoscenza. Questo primo stadio, al cospetto delle grandi questioni dei nostri tempi, ha esaurito il suo carburante. Richiede un approccio conoscitivo della Realtà notevolmente differente, dove parametri, algoritmi, modelli conoscitivi debbono iniziare a muoversi su una differente epistemologia.
La Scienza, di prima generazione, ha dato la spinta per superare i limiti dell’immaginazione e della perplessità umana di fronte alle grandi o piccole manifestazioni tangibili del Mondo. Adesso una maggiore visione e risoluzione delle questioni di un mondo, oltre le tre dimensioni dello spazio, chiedono un modello di comprensione su più livelli.
Una visione oltre i limiti richiede una scienza ed un uomo oltre i limiti. La cultura del limite dovrà essere sostituita dalla cultura dell’illimitato. Una scienza dentro i limiti del visibile dovrà divenire complanare e simmetrica ad una comprensione oltre ogni barriera. Dal mondo delle frontiere all’Universo senza confini. In questo percorso, all’interno delle regole che rendono veramente libero l’uomo, siamo pronti per lanciare il secondo stadio verso le nuove frontiere della conoscenza, anzi verso quella frontiera che non avrà più limiti perché dovrà svilupparsi all’interno della Coscienza Umana.
Durante il XX secolo il ruolo della scienza nella società è cresciuto in effetti in maniera notevole, tanto da essere divenuto funzionale alle istituzioni statali civili e militari, nonché assetto centrale dei processi produttivi, tecnologici ed economici mondiali.
Sono affiorate però anche nuove riflessioni sul modo di intendere il progresso scientifico, in contrapposizione all’atteggiamento ottimista del positivismo ottocentesco. È stato rilevato come il carattere della scienza rimanga pur sempre fallibilista, soprattutto da parte di autori come Charles Sanders Peirce e Karl Popper. Per quest’ultimo il progresso scientifico non consiste nell’accumulo di verità, ma in una progressiva eliminazione degli errori, che non consente mai di stabilire una conoscenza come certa e acquisita: non è acquisendo nuove verità ma solo imparando dagli errori che si evolve la scienza, in maniera analoga all’evoluzione biologica.
Si apre una nuova era, dove non più il singolo fenomeno può essere analizzato se non valutato all’interno di quel grande Insieme che è l’Universo Tangibile. Un corpo unico, con principi, sistemi, criteri al di fuori dei quali a nessuno, nemmeno alla scienza, è consentito porsi.
Tutto ciò conduce necessariamente alla ricerca di quei principi o, se preferiamo, di quella Coscienza Cosmica, senza la comprensione della quale nessun nuovo progresso è più possibile per l’Umanità.
Siamo di fronte ad un nuovo paradigma dove Scienza e Coscienza pongono una nuova questione Etica; una questione che non può essere più disattesa pena anche la futura sopravvivenza della specie emana.
Una Scienza e Coscienza che rivedano non solo il processo conoscitivo del Mondo ma anche la funzione di correlazione multipla tra ogni elemento che lo compone. Dalla più piccola particella alla più grande manifestazione è sempre più evidente come ciò che definiamo “mondo tangibile” sia una espressione unitaria di un Grande Insieme, guidato da principi e logiche unitari ed inderogabili.
Ecco perché la questione Etica che dovrà generare una nuova Scienza e Coscienza dovrà accrescersi attraverso la comprensione dei Principi e delle Logiche di questo “mondo tangibile”. Possiamo anzi affermare che oggi, l’unica ricerca su cui dobbiamo investire con grande e nuovo slancio sia proprio la Scienza che permei e comprenda i Principi e le Regole del “mondo tangibile”. Dalla comprensione di questi nascerà l’Etica che riformulerà l’Epistemologia della Ricerca del terzo millennio.
Una Ricerca dove Scienza e Coscienza ripongano le armi di quella guerra che non le ha fatte dialogare per troppo tempo.

Guido Bissanti

publicato il 29/10/2016