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Neovison vison

Neovison vison

Il visone americano (Neovison vison Schreber, 1777) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Carnivora,
Famiglia Mustelidae,
Genere Neovison,
Specie N. vison.
È sinonimo il termine:
– Mustela vison Schreber, 1777.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il visone americano è una specie originaria del Nord America, dove con una quindicina di sottospecie occupa un vasto areale che comprende gli Stati Uniti e gran parte del Canada, fatta eccezione per l’Arizona e gran parte del Canada a sud del Circolo Polare Artico. La specie è stata inoltre introdotta a Terranova.
A partire dalla seconda metà dell’Ottocento iniziarono gli allevamenti intensivi per lo sfruttamento della sua pregiata pelliccia.
Nel 1866 venne selezionata la sottospecie domestica, ottenuta a partire dall’incrocio mirato delle tre sottospecie ingens, melampeplus e vison, scelte per caratteristiche di dimensioni e qualità del pelo. I visoni americani così ottenuti vennero importati in grandi quantità in allevamenti intensivi sorti in varie parti dell’Asia, del Sud America e dell’Europa.
Ben presto vennero a crearsi delle popolazioni rinselvatichite di questi animali, dovute alla fuga accidentale di animali dagli allevamenti od incentivate dal governo stesso (ad esempio nell’allora Unione Sovietica). A queste prime diffusioni accidentali si sono aggiunte negli ultimi tempi anche quelle legate a raid animalisti. Si calcola che in totale più del 30% degli animali in cattività riesca ad evadere dalle gabbie o a ed essere liberato.
Numerosi esemplari nel corso degli anni sono stati così liberati in un ambiente alloctono, spesso già colonizzato da altri conspecifici fuggiti dagli allevamenti.
Queste popolazioni sono spesso entrate in conflitto col visone europeo (Mustela lutreola Linnaeus, 1761), spesso a discapito di quest’ultimo, per questo è considerato una specie invasiva.
In Italia, che è stata importata a partire dagli anni cinquanta, è diffusa nelle aree circostanti ai grandi allevamenti del Nord, oltre che in Sardegna (Flumendosa, Lago Omodeo). Si tratta spesso di popolazioni non autonome dal punto di vista riproduttivo.
L’habitat del Neovison vison è quello degli ambienti in cui la specie può trovarsi a contatto con l’acqua (corsi d’acqua, laghi, paludi etc.), prediligendo le aree costiere con fitta vegetazione rivierasca ma dimostrandosi estremamente adattabile.

Descrizione –
Il visone americano è un mammifero carnivoro che raggiunge una lunghezza di 60 centimetri, di cui 15 cm di coda, per un peso di 1 kg. È presente un dimorfismo sessuale con i maschi che sono più pesanti delle femmine di circa il 25%.
Questo animale ha un corpo allungato e slanciato.
Il pelo folto e dall’aspetto sericeo, dovuto alle sostanze oleose che lo rendono impermeabile, che ricopre il corpo, ha con colore uniforme che va dal bruno al nerastro, con sfumature differenziate di colore per le razze domestiche; presenta, inoltre, una caratteristica macchia bianca sul mento. Sotto lo strato di pelo superficiale è presente un ulteriore strato di sottopelo soffice ed isolante.
Le sue zampe sono corte con presenza di membrane interdigitali parziali che risultano adattate al movimento in acqua.

Biologia –
Il Neovison vison è un mammifero che si riproduce una sola volta all’anno. Nell’emisfero nord gli accoppiamenti avvengono di solito nel periodo tra febbraio e marzo, con i piccoli che nascono in maggio. La femmina partorisce una cucciolata di 6-7 piccoli.
I piccoli divengono indipendenti e si disperdono quando raggiungono i quattro-cinque mesi di età, inoltre raggiungono la maturità sessuale a 10 mesi.
In natura la speranza di vita di questi animali è di circa 3-4 anni, mentre in cattività possono vivere fino ed oltre 10 anni.

Ruolo Ecologico –
Il visone americano è rimasto l’unica specie vivente del genere Neovison, recentemente disgiunto da Mustela; infatti al genere viene ascritto anche il visone marino (Neovison macrodon, secondo alcuni Neovison vison macrodon), che si è estinto di recente.
Il Neovison vison ha abitudini per lo più notturne; infatti durante le ore diurne dorme in tane presso agli argini dei fiumi che non scava mai da solo, ma ottiene occupando i rifugi di altre specie acquatiche (specialmente il topo muschiato), scacciandone od uccidendone il legittimo proprietario. Questo animale, all’interno della propria tana, qualora non già presenti, accumula erba secca o peli di animali, spesso utilizzando il pelo o le piume delle proprie prede.
Questa specie è solitaria ed i maschi si rivelano particolarmente intolleranti nei confronti di conspecifici dello stesso sesso: i territori di maschi e femmine possono invece sovrapporsi nelle aree periferiche.
La caratteristica di questi animali è quella di marcare il proprio territorio con delle ghiandole sottocaudali che emettono un secreto dall’odore muschiato; questo espediente serve anche ad evitare sconfinamenti degli individui della stessa specie ed episodi di aggressività intraspecifica.
L’estensione del territorio varia a seconda della disponibilità di cibo e del numero di tane in cui insediarsi presenti nella zona.
Sono ottimi nuotatori e possono percorrere sott’acqua fino a 30 m, giungendo sino a 5 m di profondità: la loro scarsa capacità di immagazzinare l’ossigeno e la loro scarsa capacità visiva sott’acqua li rendono tuttavia relativamente poco efficienti alla caccia subacquea.
Dal punto di vista alimentare è una specie carnivora: può cacciare indifferentemente sulla terra ferma ed in acqua, oltre a poter saltuariamente arrampicarsi sugli alberi per raggiungere una preda. Si nutre di quello che riesce a trovare, fanno parte della sua alimentazione: pesci, crostacei, rane, molluschi, uccelli acquatici, uova, roditori, anche se la dieta tende a variare in modo considerevole a seconda della stagione; in genere tende a nutrirsi maggiormente di pesci d’inverno e di uccelli e piccoli roditori in altre stagioni.
Dal punto di vista ecologico la sua introduzione in interi territori lo fa entrare in competizione con altre specie, soprattutto con il Mustela lutreola ma anche con la lontra e la puzzola. Esso esercita inoltre una forte pressione predatoria su alcune specie autoctone, come la folaga e l’arvicola d’acqua, causandone una drastica riduzione numerica in zone dove le popolazioni di questa specie presentano alte densità.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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