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Acrocephalus melanopogon

Acrocephalus melanopogon

Il forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon (Temminck, 1823)) è un uccello appartenente alla famiglia dei Acrocephalidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Superclasse Tetrapoda, Classe Aves, Sottoclasse Neornithes, Superordine Neognathae, Ordine Passeriformes, Sottordine Oscines, Infraordine Passerida, Superfamiglia Sylvioidea, Famiglia Acrocephalidae e quindi al Genere Acrocephalus ed alla Specie A. melanopogon.
Sono sinonimi i termini:
– Amnicola melanopogon Savi, 1873;
– Lusciniola melanopogon Temminck, 1823.
All’interno di questa specie si riconoscono tre sottospecie:
– Acrocephalus melanopogon melanopogon;
– Acrocephalus melanopogon mimicus;
– Acrocephalus melanopogon albiventris.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il forapaglie castagnolo è una specie originaria del continente euroasiatico e peresente nel suo areale in maniera piuttosto frammentaria in tutto l’areale.
Nidifica Europa, nelle regioni meridionali e orientali, e nel sud dell’Asia temperata e con esemplari nel nord-ovest dell’Africa.
È una specie parzialmente migratrice. Le popolazioni dell’Europa sudoccidentale sono residenti, gli uccelli dell’Europa sudorientale svernano nell’area riproduttiva mediterranea e la razza asiatica migra in Arabia, India e Pakistan.
A nord del suo areale la specie si presenta con popolazioni rade ed è molto rara fino alla Polonia e alla Danimarca; inoltre ci sono state alcune segnalazioni in Gran Bretagna.
In Italia l’ Acrocephalus melanopogon è un uccello sia sedentario che migratore.
Il suo habitat è quello delle zone umide di pianura, con vegetazioni acquatiche, come carici e canne, dove nidifica.

Descrizione –
Il forapaglie castagnolo è un piccolo uccello con una lunghezza di 12-13 cm per un’apertura alare di 15-17 cm.
Non presenta dimorfismo sessuale con i maschi e le femmine adulte indistinguibili e con i giovani che somigliano molto agli adulti.
La parte superiore è di colore marrone con tonalità fulve e striature marrone scuro – nerastre. Il vertice assume invece una colorazione marrone molto scuro appena più chiara al centro e con delle striature appena percettibili.
Presenta, inoltre, un evidente sopracciglio bianco nella parte dalla base del becco, che passa sopra l’occhio e giunge fin sopra le orecchie.
Il becco è di colore marrone scuro con la parte inferiore arancione e le zampe di colore marrone scuro – nerastro.
La gola è bianca mentre le parti inferiori a partire dal petto e fino al ventre sono di colore bianco sporco – fulvo; il sottocoda, infine, è biancastro.
Il canto è veloce e simile ad altre specie simili, con l’aggiunta di qualche variante; in generale il suo canto è più morbido e melodioso di quelle dei suoi consimili e include fraseggi che ricordano l’ usignolo. Questa specie non canta in volo.

Biologia –
Il forapaglie castagnolo costruisce un nido sull’acqua tra canne o giunchi, all’interno di cespugli.
Nel periodo tra metà aprile a giungo vengono deposte da 3 a 6 uova. Si ha una sola covata annua.
L’incubazione, a cui provvedono ambedue i genitori, dura 14-15 giorni.
I piccoli sono pronti ad involarsi già a circa 12 giorni.
Questa specie è generalmente monogama.

Ruolo Ecologico –
Come la maggior parte degli uccelli del suo genere l’ Acrocephalus melanopogon è insettivoro e si nutre anche di lumache d’acqua.
Sono parte integrante della dieta di questo uccello i piccoli organismi facilmente cacciabili sugli steli verticali emergenti, dove peraltro costruisce spesso il nido.
La popolazione mondiale momdiale, così come quella italiana, è in declino per la diminuzione dei suoi habitat tipici palustri.
Nel 2004 la popolazione italiana era stimata in 600-1.000 coppie.
Tra le misure di conservazione si ricorda che questo uccello, in Europa, è elencato nell’ Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.



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