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Ecozona oceaniana

Ecozona oceaniana

L’Ecozona oceaniana è una delle ecozone del pianeta che includono la Polinesia (ad eccezione della Nuova Zelanda), la Micronesia e le isole Figi. Questa zona ha una estensione di 1,0 milioni di km2.
L’Ecozona oceaniana è completamente situata nell’Oceano Pacifico ed è l’unica ecozona che non include alcun territorio continentale ed è inoltre la più piccola tra tutte le ecozone riconosciute.
L’Ecozona oceaniana, geologicamente, è la più giovane tra tutte le ecozone. Mentre tutte le altre ecozone includono almeno un continente o una sua parte o almeno un frammento, questa ecozona è costituita prevalentemente da isole vulcaniche o atolli corallini che sono emersi dal mare in tempi geologicamente recenti, per lo più risalenti al Pleistocene.
Si tratta di formazioni la cui origine è collegata a vulcanismo da punto caldo o a isole di arco vulcanico spinte in alto dalle collisioni o dalla subduzione collegate ai movimenti tettonici.
Dal punto di vista climatico questa ecozona è di tipo tropicale o subtropicale, e varia dall’umido allo stagionalmente secco. La parte più umida delle isole è ricoperta dalla foresta pluviale tropicale, mentre le zone più secche, incluse le coste sottovento e molte delle isole coralline più basse, sono coperte dalla foresta tropicale arida o da savana e zone ad arbusti. Le pendici dei grandi vulcani hawaiani, il Mauna Kea e il Mauna Loa, ospitano praterie e arbusti montani tropicali con flora rara e a volte unica.

Flora –
La presenza delle specie vegetali e la loro diffusione, all’interno di questa ecozona, avviene attraverso varie metodologie. Alcune, perlopiù felci e muschi ma anche alcune fanerogame, affidano al vento le loro minuscole spore o producono semi piumati che possono rimanere sospesi nell’aria per lungo tempo ed essere trasportati a grande distanza; questa tecnica viene utilizzata dagli alberi di Metrosideros, che in questo modo si sono diffusi dalla Nuova Zelanda su tutta la regione dell’Oceania. Altre piante, come la palma da cocco e le mangrovie, producono semi che possono galleggiare nell’acqua salata per molto tempo e venire trasportate dalle correnti fino a spiagge lontane; con questo sistema la palma da cocco ha colonizzato l’intera area dell’Oceania.
Tra i vettori di diffusione e propagazione delle specie rientrano. Ovviamente, anche gli uccelli. Alcune piante producono semi appiccicosi che si attaccano alle zampe o alle piume dei volatili, altre producono frutti i cui semi riescono a passare inalterati attraverso il tubo digerente degli uccelli e possono venire quindi espulsi in aree lontane da quelle originarie. Questo è il sistema utilizzato dagli alberi di Pandanus, diffusi su tutto l’areale oceanico.
La maggior parte della flora dell’Ecozona oceaniana deriva originariamente dalla flora della Penisola malese, delle Filippine e della Nuova Guinea; altre piante provengono dall’Australasia e dalle Americhe, in particolare dalle Hawaii. Nell’isola di Pasqua si trovano piante provenienti dal Sud America come le canne di totora.

Fauna –
Gli animali terrestri, indigeni di questa ecozona, vista la difficoltà a diffondersi tramite l’acqua, sono in numero limitato.
Alcune tipologie di animali importanti nelle altre ecozone continentali, come i grandi predatori terrestri e gli animali erbivori, erano originariamente completamente assenti da queste zone e sono stati successivamente introdotti dall’uomo. Gli uccelli invece sono ovviamente comuni, come pure gli uccelli marini e alcune specie di volatili terrestri i cui antenati sono probabilmente arrivati su queste isole in seguito a qualche tempesta. Alcuni di questi si sono poi evoluti in specie incapaci di volare, come molti ralli.
Alcune isole hanno specie indigene di lucertole, inclusi gechi e scincidi, i cui antenati sono probabilmente arrivati fino a qui galleggiando su elementi di vegetazione portati sulle spiagge dalle tempeste. Ad eccezione dei pipistrelli, non si conoscono specie indigene di mammiferi.




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