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Brassica oleracea var. gongylodes

Brassica oleracea var. gongylodes

Il cavolo rapa (Brassica oleracea L. var. gongylodes) è una varietà della specie Brassica oleracea e quindi appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Capparales, Famiglia Brassicaceae e quindi al Genere Brassica, alla Specie B. oleracea ed alla varietà B. o. gongylodes.

Etimologia –
Il termine Brassica viene da brassica, nome latino del cavolo descritto da diversi autori, attestato in letteratura a partire da Plauto (III-II sec. a.C.). L’origine di questo nome è incerta ed è stata fatta risalire a voci greche o celtiche, senza prove totalmente convincenti. Diversi testi etimologici fanno riferimento alla parola Βράσκη braske, secondo Esichio usata dagli Italici in Magna Grecia per indicare il cavolo.
L’epiteto specifico oleracea proviene da ólus óleris ortaggio: utilizzato come verdura.
Il nome gongylodes viene dal greco γογγύλη gongýle rotondo, arrotondato e da εἶδος eídos aspetto: corrisponde a cavolo rapa, nome italiano di questa varietà.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il cavolo rapa è una varietà della Brassica oleracea, pianta coltivata da lunghissimo tempo e nel corso dei secoli ne sono state selezionate molte varietà e cultivar. La forma selvatica dalla quale hanno avuto origine tutte queste tipologie, compresa Brassica oleracea L. var. gongylodes, è originaria delle coste atlantiche dell’Europa occidentale.

Descrizione –
Le caratteristiche differenziali di questa varietà si trovano nella parte inferiore del fusto (torsa) che forma un ingrossamento a forma di globo, di poco staccato dal terreno. La torsa (chiamata impropriamente rapa) ha una consistenza carnosa e costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.
Questo ingrossamento sferico del tronco, ad un livello poco soprelevato dal terreno, cresce in superficie e non è radicato sotto terra come invece si verifica per i tuberi. La torsa, di piccole dimensioni, può avere tre colorazioni, bianca, verde o violetta. Erroneamente la protuberanza può essere scambiata per una “rapa” a causa delle dimensioni e l’aspetto apparentemente simile a questo ortaggio.
Dall’ingrossamento si sviluppano poi le foglie.

Coltivazione –
La semina del cavolo rapa avviene in semenzaio a maggio o giugno. Il trapianto in campo delle piantine è effettuato dopo un paio di mesi. La raccolta viene effettuata in autunno.
In Italia la coltivazione di questa varietà sta prendendo piede soprattutto nella zona laziale dell’agro Pontino.

Usi e Tradizioni –
Il cavolo rapa è una verdura ancora poco conosciuta, ma che sta prendendo sempre più piede sulle nostre tavole.
Le sue proprietà benefiche e il suo gusto avvolgente lo rendono adatto a svariate ricette semplici e originali.
Oltre alla parte ingrossata (torsa), anche le foglie, che sono ricche di proprietà benefiche e ottime di sapore, sono commestibili.
Il cavolo rapa oltre ad essere davvero buono, consumato sia freddo, al vapore che in padella, è davvero salutare e vitaminico. Ha infatti un valore più alto di vitamina C rispetto a quello contenuto in un’arancia ed è quindi un ottimo alleato per lo sport.

Modalità di Preparazione –
Differenti sono le modalità per preparare il cavolo rapa ma, in generale, può essere consumato crudo (nella preparazione di insalate), cotto al vapore o bollito, oppure stufato in padella con olio (o burro) aglio e altre spezie. Le foglie che venivano tradizionalmente usate come foraggio, sono commestibili e preparate anche in forma di verdura.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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