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Numenius arquata

Numenius arquata

Il chiurlo maggiore (Numenius arquata, Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Aves, Ordine Charadriiformes, Sottordine Scolopaci, Famiglia Scolopacidae e quindi al Genere Numenius ed alla Specie N. arquata.
È sinonimo il termine:
– Scolopax arquata Linnaeus, 1758.
All’interno di questa specie si riconoscono tre sottospecie:
– Numenius arquata arquata, (Linneo, 1758): presente in Europa occidentale, settentrionale e centrale;
– Numenius arquata orientalis, Brehm, 1831: nella Siberia occidentale e centrale fino alla Cina nord-orientale;
– Numenius arquata Suschkini, Neumann, 1929: dal Kazakistan occidentale alla Siberia sudoccidentale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il chiurlo maggiore è un volatile presente in un areale che comprende tutta l’Europa, l’Asia e l’Africa; è presente, inoltre, sulla costa orientale del Canada (Terranova, Québec), nel New England, in Florida e Groenlandia. Nella sua attività migratoria è di passaggio nelle Bahamas, a Capo Verde, in Siria, Libano, nelle Isole Marianne Settentrionali, su Niue, nel Burundi, Ruanda, Lesotho, Bhutan e nelle Isole Svalbard.
In Europa è presente come nidificante nelle aree centrali e settentrionali, dalla Svizzera fino al 70° parallelo nord.
Nei suoi spostamenti migratori si sposta poi a sud fino al Madagascar e sud Africa. In Italia è di doppio passo e svernante.
Il suo habitat naturale è rappresentato da acquitrini, paludi, zone fangose,pianure inondate, estuari e coste.

Descrizione –
Numenius arquata è un uccello di grandi dimensioni, con una lunghezza che oscilla mediamente tra 50 e 57cm e con un peso di 600-900 gr, con un’apertura alare di circa 110 cm e tronco slanciato e forte, collo lungo ed esile.
Il dimorfismo sessuale si manifesta con le dimensioni leggermente maggiori della femmina.
È di fatto il più grande scolopacide Europeo.
Si riconosce per il caratteristico becco lungo, lungo circa 18 cm, rivolto verso il basso e di colore scuro.
La coda è composta da dodici penne, e le zampe hanno quattro dita.
Arrivato nel periodo tra febbraio e marzo questo volatile subisce una muta parziale, cambiando una parte delle penne del corpo e della coda.
In Entrambi i sessi il piumaggio è brunastro macchiato o striato di marrone, ventre e groppone bianchi.
Rispetto al chiurlo piccolo (Numenius phaeopus, Linnaeus 1758) ha maggiori dimensioni, il becco più lungo e l’assenza di striature sul capo.
Il volo simile a quello del gabbiano, a volte con disposizione a “V” con altri individui.
Il canto del chiurlo maggiore è caratterizzato da una ripetuta frequenza di frasi gorgogliate (un crescente “curlì”) con note flautate e trilli, che vanno in crescendo.

Biologia –
Numenius arquata è un uccello che non nidifica in Italia ma è possibile avvistarlo durante l’inverno o quando fa sosta negli estuari e nelle distese fangose. Questo uccello si riproduce in brughiere, paludi, e in praterie umide, nidifica in conche poco profonde nel terreno imbottite di vegetali.
Giunto nel periodo degli amori la femmina sceglie una zona leggermente elevata e, individuata una buca naturale, vi depone generalmente 4-6 uova, simili a quelle di un’anatra e piriformi, di colore verdastro.
L’incubazione delle uova dura da 26 a 28 giorni, con il maschio che spesso si alterna alla femmina nella cova.
I piccoli nidifughi vengono poi accuditi dal maschio per circa 5-6 settimane.

Ruolo Ecologico –
Il chiurlo maggiore ha un volo caratteristico che si evidenzia con lenti battiti d’ala, con cui raggiunge anche notevoli altezze, con tendenza gregaria e socievole, si unisce spesso ad altri limicoli.
Questo uccello ha abitudini terragnole, nuota con facilità.
La sua dieta alimentare è composta da molluschi di vario tipo, crostacei e piccoli pesci; si nutre anche di granchi che caccia a vista e ingoia per intero.
Sebbene la sua alimentazione sia piuttosto varia, spesso dimostra una certa predilezione per i vermi Policheti, che individua al tatto ed estrae abilmente dal fango con il lungo becco.
È un uccello dotato di sensi molto affinati ed è alquanto sospettoso. Se avverte un pericolo, si alza in volo, in modo lento, con traiettorie rettilinee, anche a grande altezza e lancia il caratteristico grido “chiurlì chiurlì”, che gli è valso il suo nome volgare.
È, di fatto, uno dei trampolieri che cantano di più e, anche nel periodo invernale ed è possibile udire la sua voce mentre difende i territori dove reperisce il cibo.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.




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