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Acido Tannico

Acido Tannico

L’acido tannico, il cui nome nella nomenclatura IUPAC è: 2,3-diidrossi-5-({[(2R,3R,4S,5R,6R)-3,4,5,6-tetrakis({3,4-diidrossi-5-[(3,4,5-triidrossifenil)carbonilossi]fenil}carbonilossi)ossan-2-il]metossi}carbonil)fenil 3,4,5-triidrossibenzoato ha formula bruta o molecolare: C76H52O46.
L’acido tannico si forma dalla condensazione di una molecola di glucosio e cinque molecole di acido digallico, a loro volta formate per esterificazione di due molecole di acido gallico.
I gruppi fenolici presenti nella struttura molecolare conferiscono all’acido tannico una lieve acidità (pKa 10). L’acido tannico reagendo con basi forti dorma dei sali detti tannati.
L’acido tannico, inoltre, è la forma con cui viene commercializzato il tannino, un polifenolo.

L’acido tannico viene prodotto in natura ed è presente nei legni di quercia, noce e mogano e viene impiegato come mordente per le fibre di cellulosa, come il cotone.
L’acido tannico è stato utilizzato storicamente contro l’avvelenamento da stricnina tra il XIX e il XX secolo.
Oggi, questa sostanza, si va utilizzando in vari presidi farmaceutici ed usato in unguenti per la cura e l’applicazione di varie sintomatologie, viene utilizzato anche per uccidere vari acari presenti negli ambienti domestici.
In grandi quantità, acido tannico può causare effetti collaterali come irritazioni allo stomaco, nausea, vomito e danni al fegato. Il consumo regolare di erbe con alte concentrazioni di tannini sembra essere associato ad una maggiore probabilità di sviluppare alcune attività cancerogene.
L’acido tannico non è pericoloso per l’ambiente.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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