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Periphyllus acericola

Periphyllus acericola

L’Afide dell’acero (Periphyllus acericola (Walker)) è un rincote omottero appartenente alla famiglia Aphididae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Aphidoidea, Famiglia Aphididae, Sottofamiglia Chaitophorinae e quindi al Genere Periphyllus ed alla Specie P. acericola.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Afide dell’acero è uno delle circa 40 specie di Periphyllus che vive soprattutto nella parte inferiore delle foglie, piccioli e giovani germogli soprattutto dell’Acer pseudoplatanus . Il territorio prevalente di diffusione del Periphyllus acericola è l’Europa.

Morfologia –
I Periphyllus sono dei piccoli Afidi giallastri o verdastri, con una lunghezza del corpo adulto di 3,0-3,5 mm.. Le forme alate di questo afide si riconoscono per ampie barre trasversali addominali dorsali scure appena separate tra i segmenti.
Le fondatrici del Periphyllus acericola sono di colore marrone-verdastro, fortemente pelose con numerosi tubercoli neri. Sono insolitamente grandi, con una lunghezza del corpo fino a 4,5 mm.

Attitudine e Ciclo biologico –
L’Afide dell’acero sverna allo stadio di uovo, sui rametti di piante ospiti come Acero e Frassino.
In primavera, anche in netto anticipo su altre specie, nascono le fondatrici partenogenetiche che originano una serie di generazioni per tutto il periodo primaverile-estivo.
Questi Afidi vivono in colonie sotto le foglie e sui germogli degli Aceri; le ninfe di Periphyllus acericola si nutrono dei germogli di un anno di queste piante, arrivando a maturità in grandi popolazioni entro la metà di aprile. Le punture di questo afide provocano un arresto di sviluppo ed una leggera deformazione di giovani germogli e foglie.
Inoltre queste colonie producono un’abbondante melata che imbratta la vegetazione ed il sottochioma con le conseguenze dirette ed indirette che questo comporta. Infatti la melata provoca asfissia alle foglie e favorisce l’instaurarsi delle fumaggini che aggravano ulteriormente il danno; infine, nei parchi, nei giardini e nei viali, l’abbondante melata provoca inconvenienti nell’utilizzazione degli arredi urbani di questi luoghi (panchine, parcheggi ecc.).
Come per latri Afidi, anche per il Periphyllus acericola, si stabilisce un rapporto di simbiosi con le formiche che li proteggono da predatori e parassiti.

Ruolo Ecologico –
L’Afide dell’acero è un insetto che vive prevalentemente sull’Acer pseudoplatanus, su altri Acere e Frassini. La sua presenza e virulenza può aumentare notevolmente in impianti ornamentali di queste specie ove la biodiversità diminuisce e l’Afide ne trae vantaggio nutrizionale e competitivo.
Come altri afidi anche questa specie è controllata da predatori e parassitoidi naturali come sirfidi e coccinellidi a condizioni, come detto prima che non si cambino drasticamente i rapporti di biodiversità tra differenti specie vegetali. Quelli che sopravvivono ai predatori e ai parassitoidi maturano in forme attere ed alate.
Nel caso in cui la popolazione di questi afidi vada fuori equilibrio delle varie biocenosi di controllo si può ricorrere anche alla lotta chimica (che deve essere l’ultima spiaggia); essa può essere eseguita solo in casi di forti infestazioni e dopo aver valutato la specie dell’Acero, la sua dimensione, la sua ubicazione e l’eventuale presenza dei nemici naturali.
In ogni caso, se esistono le condizioni di infestazione e tecniche che giustificano gli interventi, si devono utilizzare prodotti aficidi specifici, oppure insetticidi generali. L’intervento deve essere eseguito il più anticipatamente possibile, quando gli insetti utili non sono ancora massicciamente presenti sulle piante.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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