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Come coltivare lo Spatafillo

Come coltivare lo Spatafillo

Gli Spathiphyllum sono un genere di piante della famiglia delle Araceae che comprendono circa 30 specie tropicali dalla forma elegante, che possono raggiungere il metro di altezza, con i fiori riuniti in uno spadice avvolto in una spata bianca o verdastra, noti col nome comune di spatafillo o spatifillo o anche pianta cucchiaio per la caratteristica forma della spata floreale.
Si tratta di piante senza fusto, con le foglie che crescono direttamente dal rizoma sotterraneo.
Tra le specie più coltivate per uso ornamentale ricordiamo soprattutto: Spathiphyllum floribundum, originario di Colombia, Ecuador, Panamá e Venezuela, e Spathiphyllum wallisi originario di Panamá.
In questa scheda vedremo come coltivare lo Spatafillo, come pianta ornamentale in vaso negli appartamenti e le tecniche e gli accorgimenti più utili.
Lo Spatafillo richiede ambienti caldo umidi e con temperature minime invernali non inferiori ai 12 °C, per cui nelle condizioni ambientali dei nostri appartamenti dobbiamo controllare che si verifichino condizioni simili. Ricordiamo che la pianta comunque supera egregiamente i 30°C se si garantisce l’umidità giusta, mentre non tollera assolutamente il freddo.
Lo Spatifillo è una pianta che vuole, inoltre, tanta luce sia in estate che in inverno, ma mai i raggi diretti del sole. La pianta inoltre soffre fumo ed aria viziata per cui è bene che il suo ambiente vada sempre arieggiato. In estate questa pianta può stare anche all’aperto ma in zona ombreggiata.

Lo Spatifillo va coltivato in una miscela di terriccio con torba, corteccia e sabbia grossa in contenitore che siano sufficientemente capienti per ospitare l’apparato radicale. La tecnica del rinvaso può essere fatta tutti gli anni o, almeno, ogni due anni. Il contenitore dovrà essere sempre leggermente più grande del precedente e dato che la pianta non sopporta i ristagni idrici è bene posizionare del materiale grossolano (perlite o ghiaia grossa) sul fondo del vaso, per favorire il drenaggio.
La moltiplicazione dello Spatafillo avviene per divisione di rizomi; quanto in primavera si rinvasa lo Spatifillo si divide, in maniera delicata, il rizoma con un utensile pulito e affilato per ottenere più parti con radici e foglie. Successivamente ogni porzione va piantata in un vaso con terriccio e posizionata all’ombra in un ambiente con temperatura superiore ai 20°C fino allo spuntare dei germogli, il che denota che anche le radici si sono sviluppate e quindi si tratta oramai di una pianta ben formata. Ricordiamo subito dopo il taglio delle porzioni di trattare i tagli con fungicidi a base di zolfo.
Lo Spatifillo richiede un substrato costantemente umido (ma sempre ben drenato) per cui va i innaffiato con frequenza soprattutto nel periodo estivo; in inverno va innaffiato con minor frequenza avendo cura però di non far seccare totalmente il substrato.

Come per molte piante d’appartamento di origine tropicale o subtropicale si consiglia l’uso di nebulizzazioni con acqua non calcarea e non fredda.
Per quanto riguarda la concimazione questa va effettuata dall’inizio della primavera fino alla metà dell’autunno ogni due settimane, per poi sospenderla fino alla nuova stagione. I fertilizzanti consigliati sono quelli per piante d’appartamento fiorite, con buon contenuto in potassio e microelementi che sono necessari per uno sviluppo ottimale.
Lo Spatifillo è una pianta che non va sottoposta a potatura ma alla pulizia delle foglie secche o imbrunite, tagliandole alla base, anche per un punto di vista estetico.
A differenza di altre piante lo Spatafillo non deve essere sottoposto ai lucidanti per le foglie. è meglio utilizzare un panno umido che servirà anche all’eliminazione della polvere.
Per quanto riguarda le avversità: controllare che le foglie non si presentino appasite, il che può significare carenza di acqua o, se siamo in presenza di macchie sulle foglie, queste possono essere causate da cocciniglie che vanno gradualmente eliminate per mezzo irrorazioni, con piccoli spruzzatori a base di sapone di Marsiglia. Altri parassiti che si possono presentare sono anche il ragnetto rosso o degli afidi.




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