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Come coltivare il Filodendro scadens

Come coltivare il Filodendro scadens

Il Philodendron scandens, come altre specie di Philodendron, è una specie della famiglia delle Araceae originario delle zone tropicali del globo; il nome del genere è di origine greca e deriva da filos, amico, e dendros, albero, che significa “che ama l’albero”, e sta ad indicare il portamento rampicante di alcune specie del genere. Al genere appartengono oltre 275 specie di piante sempreverdi striscianti e decombenti, rampicanti, erette con breve fusto e persino semi-arborescenti o epifite.
Il Philodendron scandens è una pianta rustica, rampicante e molto decorativa con fusti sottili e foglie coriacee cuoriformi, appuntite e sempreverdi, la pianta si caratterizza per la presenza di venature giallognole sulle foglie.
In questa scheda vediamo come coltivare il Filodendro scadens e le tecniche più appropriate per una maggiore permanenza in appartamento, considerando che le tecniche qui riportate valgono per la maggior parte dei filodendri.
Questa pianta deve essere coltivata in condizioni di luce diffusa ma non sopporta la luce solare diretta, inoltre è una delle piante di appartamento che meglio tollerano la carenza di luce e l’ambiente interno dei nostri appartamenti.

Il terriccio su cui coltivarlo deve essere molto organico e con una base, sul fondo del vaso, con materiale altamente drenante (perlite o ghiaia molto grossa)per evitare con cura i ristagni idrici. Infatti il substrato della pianta va mantenuto abbastanza umido ma senza eccedere nel periodo estivo e con apporti idrici molto ridotti in inverno.
Le condizioni ideali per la coltivazione dei filodendri sono quelle classiche; oltre alla posizione luminosa ma senza raggi diretti, temperature comprese fra 16 e 24 °C, terriccio torboso con una parte di sostanza organica e concimazione con fertilizzanti per piante verdi una volta al mese da aprile a settembre. Il terriccio va rinnovato ogni due o tre anni.
Per quanto riguarda la sua riproduzione, per allevare nuove piante “fatte in casa”, da maggio a settembre si può procedere alla riproduzione: si stacca un apice, si pone in terriccio sabbioso inumidito e si copre il vasetto con un foglio di plastica, per mantenere l’umidità e il calore. Le piantine saranno pronte in primavera.
Ricordatevi che il Philodendron va potato periodicamente sia per dargli una forma propria, sia per contenere il vigore vegetativo, sia per riportare le foglie più vicine al fusto.
Questa pianta cresce bene impalcata su un tutore apposito. Il fusto è ricco di radici aeree con le quali si ancora al tutore. Ha una crescita molto veloce.
Il Philodendron non tollera l’aria viziata ed il fumo delle sigarette nonostante ciò è particolarmente indicata come pianta da interni.




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