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Acer platanoides

Acer platanoides

L’Acero riccio o platanoide (Acer platanoides L.) è una specie arborea che appartiene alla famiglia delle Sapindaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Sapindales, Famiglia Aceraceae e quindi al Genere Acer ed alla Specie A. platanoides.

Etimologia –
Il termine Acer deriva dal nome latino dell’Acero, citato in Plinio e Ovidio. Questo nome dovrebbe derivare da acer acris a punta, pungente, sia per la forma appuntita delle foglie che per l’uso dell’acero per fabbricare lance. L’epiteto specifico platanoides proviene dal greco εἶδος eidos, sembianza: cioè che assomiglia al platano per la forma delle foglie.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Acer platanoides è una specie spontanea in molti boschi di latifoglie umidi e riparati, originaria dell’Europa centro-orientale. Si accompagna ad altri aceri, specialmente Acer pseudoplatanus, (entrambi hanno portamenti simili) nelle forre mesofile centro-settentrionali. Il suo areale si espande molto più a nord di altri aceri nostrani, occupando tutta l’Europa a eccezione delle regioni atlantiche (penisola iberica non pirenaica, isole inglesi, Francia occidentale, Paesi Bassi, Danimarca), dal nord della Spagna alla parte meridionale della Scandinava, fino al Caucaso. In Italia si trova al centro-nord.

Descrizione –
L’ Acer platanoides è caratterizzato da un portamento arboreo, anche se alcune varietà ornamentali hanno conformazione cespugliosa con chioma bassa a forma conico-piramidale, con chioma conico-globosa e densa. La pianta può raggiunge altezze fino a 15-20 metri, con tronco diritto, ramificato nella parte medio-alta, scorza grigiastra con sfumature più scure e più ruvida negli alberi più vecchi. Le foglie sono decidue, palmate a 5 lobi poco profondi e dentati, con lamina lunga 10-15 centimetri, glabra e con lungo picciolo e con colore verde più o meno intenso. Alcune varietà ornamentali hanno foglie rosso-viola o verdi variegate di bianco ai margini. I fiori sono di colore giallastro o giallo verdastro, secondo le varietà; hanno 5 petali e sepali, con antesi nel periodo di aprile-maggio. I frutti sono delle samare ad ali divergenti di 160° con lungo peduncolo.

Coltivazione –
L’Acero riccio può essere coltivato sia in pieno sole che parzialmente in ombra e si adatta molto bene a qualsiasi tipo di terreno, pur preferendo quelli di medio impasto, ben drenati, ricchi di humus, tendenzialmente sciolti. Anche in termini di pH è alquanto tollerante pur trovando condizioni migliori in quelli neutri o basici. È una pianta che ha un’elevata tolleranza ai terreni salini.

Usi e Tradizioni –
Di questa specie si segnalano tre varietà tra le più diffuse:
– Columnaris: è una pianta caratterizzata da un portamento molto compatto, colonnare stretto della chioma e da un migliore angolo di inserzione dei rami sul tronco; coltivata sia a portamento colonnare dalla base sia ad alberetto con impalcatura dei rami a varia altezza; non richiede potature e si dimostra particolarmente adatta per viali alberati, spazi urbani limitati e piccoli giardini.
– Crimson King: è una pianta apprezzata per la chioma compatta molto elegante ed in particolare per la foglia molto ornamentale dal colore rosso scuro. Resiste all’inquinamento atmosferico, necessita di bassa manutenzione e non richiede potature.
– Globosum: è un albero piccolo caratterizzato da una chioma sferica compatta e allargata, con grandi foglie palmate che in autunno assumono una colorazione giallo-oro; non necessita elevata manutenzione o potature ed è ideale per viali in aree ristrette e piccoli giardini.
L’ Acer platanoides, anche per le sue differenti varietà, è spesso coltivato a scopo ornamentale nelle varietà con foglie rosse.
Dotato di una crescita rapida, non è molto longevo: si calcola intorno ai 150 anni. Il legno bianco-crema è molto duro e si usa per intarsi, mobilio e lavori al tornio.

Modalità di Preparazione –
L’Acero riccio non ha altri utilizzi di natura alimentare o farmacologia specifici.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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