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Taxus baccata

Taxus baccata

Il tasso (Taxus baccata L., 1753) è un albero sempreverde e molto longevo appartenente all’ordine delle conifere e chiamato anche albero della morte.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico il tasso appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Pinophyta, Classe Pinopsida, Ordine Pinales, Famiglia Taxaceae e quindi al Genere Taxus ed alla Specie T. baccata.

Etimologia –
Il nome del genere deriva dal greco tóxon che significa arco-freccia, mentre l’epiteto specifico deriva da bácca, cioè ornato di bacche o simile ad una bacca o che ha parti od organi simili ad una bacca.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Taxus baccata cresce in un areale che comprende le zone dall’Europa settentrionale fino al Nordafrica e al Caucaso. è più facile trovarla nei luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. Nella faggeta è una specie minoritaria anche per via dell’intenso utilizzo che si è fatto nel passato. È presente anche in Italia in zone montane ma non molto frequentemente; comunque lo si trova anche nelle due isole maggiori.

Descrizione –
Il Taxus baccata è una pianta sempreverde di grande longevità con crescita molto lenta ma che può raggiungere anche i 20 metri d’altezza. Questa conifera ha una corteccia colorata, prima marrone rossastro, poi grigio sempre più chiaro e, con il tempo, oltre a “imbiancarsi” tende a squamarsi. Le foglie sono altamente tossiche , piccole, strette, lucide, verde scuro sulla parte superiore e più chiare sulla inferiore. La chioma è tondeggiante, molto densa e che al contrario di altre conifere non si svuota nella è parte inferiore. I fiori sono piccoli, giallo pallido e uniti in grappoli nel maschio mentre sono singoli nella femmina che si trasformano in estate in frutti tondeggianti ricoperti da polpa rossa, molto vistosi e decorativi.

Coltivazione –
Il Taxus baccata si può propagare abbastanza facilmente per talea oppure per propaggine e abbastanza difficilmente per seme. È stato molto usato, ma lo è tutt’ora, come specie per arte topiaria (o ars topiaria), cioè nella tecnica di potare alberi e arbusti al fine di dare loro una forma geometrica, diversa da quella naturalmente assunta dalla pianta, per scopi ornamentali.

Usi e Tradizioni –
Il Taxus baccata è conosciuto anche con l’appellativo di “albero della morte” per via del suo impiego nella fabbricazione di dardi velenosi e dalla sua caratteristica tossicità. Il principio attivo responsabile della tossicità di rami, foglie e semi, dove è presente in percentuale variabile fra lo 0,5 e il 2%, è un alcaloide, la tassina. Questa sostanza ha un effetto narcotico e paralizzante sull’uomo e su molti animali domestici. Gli organi che ne contengono di più sono le foglie vecchie. Inoltre l’appellativo di “albero della morte” è dovuto al fatto che veniva utilizzato, oltre che come specie per ville e giardini, nelle alberature dei cimiteri. Inoltre, le sue caratteristiche meccaniche lo rendono eccellente per fare archi e balestre, tradizione che si perde sin dalla preistoria, in quanto sono stati trovati reperti che attestano il suo utilizzo per la fabbricazione di quest’arma. Le caratteristiche che lo rendono così adatto alla fabbricazione di archi sono l’enorme resistenza, sia alla compressione che alla trazione, e l’incredibile elasticità. Nell’era moderna viene utilizzato come porta trofei per la caccia.

Modalità di Preparazione –
Il tasso non ha ovviamente utilizzi di tipo alimentare ma solo come specie ornamentale e per gli utilizzi del suo legno.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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