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Come coltivare la Quinoa

Come coltivare la Quinoa

La Quinoa (Chenopodium quinoa Willd.) è una pianta erbacea annuale coltivata come una coltura di grano principalmente per i suoi semi commestibili. La quinoa è imparentata con spinaci e amaranto. In questa scheda vediamo come coltivare la quinoa. Dai suoi semi, sottoposti a macinazione, si ottiene una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee. A differenza però dei cereali ha un alto contenuto proteico e totale assenza di glutine. Per il suo buon apporto proteico costituisce l’alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa “chisiya mama” che in quechua vuol dire “madre di tutti i semi”.

L’infiorescenza della Quinoa è una tipica pannocchia con un asse centrale, uno secondario e uno terziario con i pedicelli che tengono i glomeruli. La pannocchia (a seconda delle varietà) può avere una lunghezza variabile dai 30 agli 80 cm di lunghezza e dai 5 ai 30 cm di diametro.
Per la coltivazione della Quinoa bisogna tenere conto che è una pianta che può essere coltivata sia in zone desertiche che in zone piovose e umide passando per climi freddi. Comunque la temperatura adatta per la quinoa è tra i 15 e i 20 °C.
La quinoa preferisce terreni limosi, ben drenati e ricchi di sostanza organica e con condizioni di pH differenti; si adatta, se non ci sono ristagni anche in terreni più pesanti a condizione che questi siano fertili (è esigente in azoto e calcio, moderatamente esigente di fosforo e potassio). La quinoa è molto efficiente e può dare discrete rese con soli 200-250 mm di pioggia l’anno.
Per seminare la quinoa bisogna attendere che la temperatura sia compresa tra 7°e 10°C fino a un massimo di 18-20°C (tra aprile e maggio) e una buona umidità per facilitare la germinazione dei semi. Prima della semina si consiglia di vernalizzare i semi ponendoli in frigorifero.
Per le condizioni climatiche italiane bisogna sapere che la coltvazione della quinoa mostra i seguenti limiti: con temperature al di sopra di 32-34 gradi (anche per brevi periodi) si può avere sterilità del polline nella maggior parte delle colture, inoltre la maggiore piovosità e l’elevata umidità atmosferica possono causare la germinazione dei semi maturi ancora sulla pianta.
La raccolta della quinoa di solito inizia alla caduta delle foglie, quando il seme è difficilmente incidibile con l’unghia. Il modo migliore per determinare se il seme è pronto per la raccolta è di scuotere delicatamente ma vivacemente la pianta o per sfregamento della pannocchia tra le mani per verificare se i semi cadono facilmente.
Il periodo di raccolta è in genere tra agosto e settembre nell’emisfero boreale. La raccolta della quinoa può essere fatta, oltre che manualmente (per piccole coltivazioni) anche tramite la completa meccanizzazione attraverso la trebbiatura, essiccazione e cernita ed infine il confezionamento e stoccaggio. La quinoa può essere consumata dopo una operazione di desaponificazione.
Tra le avversità si ricorda che la quinoa è soggetta all’Aphis fabae (afide nero del fagiolo, soprattutto durante la fase vegetativa) e alla Nezara viridula (cimice verde) e altri cimicidi in fase di maturazione del seme.




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