Un Mondo Ecosostenibile
ArbustiveSpecie Vegetali

Sambucus nigra

Sambucus nigra

Il sambuco comune (Sambucus nigra L.) è una angiosperma dicotiledone della famiglia delle Adoxaceae molto diffusa in Italia soprattutto presso i ruderi, boschi umidi e lungo le rive di corsi d’acqua.

Sistematica –
Il sambuco comune dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Dipsacales, Famiglia Adoxaceae e quindi al Genere Sambucus ed alla Specie S. nigra.

Etimologia –
Il nome del genere ha origini dal Greco “Sambike”, facendo riferimento ad uno strumento musicale che si fabbricava coi rami del sambuco svuotati del midollo, a sua volta di origine orientale, nome in origine proprio di uno strumento musicale a corde, che indicò in seguito degli strumenti a fiato; il nome specifico deriva invece dal latino “niger” = nero, facendo riferimento al colore delle sue drupe.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Sambucus nigra è una pianta tipica delle radure, al margine dei boschi umidi,scarpate, lungo i muri e sulle macerie, inserendosi rapidamente come “infestante” negli ambienti più antropizzati ed urbanizzati. Gradisce i suoli freschi e ricchi di nutrienti e di materia organica decomposta. Lo si può trovare dal livello del mare sino a 1.400 m s.l.m.

Descrizione –
Il sambuco comune ha un portamento arbustivo legnoso e perenne; pianta caducifoglie e latifoglie, alto intorno a 4–6 m. Le foglie sono composte, di un colore verde scuro di 10–30 cm, sono imparipennate con un margine dentato-seghettato; la forma delle foglioline è lanceolata con apice acuminato, la fillotassi è opposta. I fiori sono del sambuco comune sono ermafroditi e portati in corimbi molto vistosi di un color bianco panna, di 10–23 cm. Ogni fiore è costituito da 5 petali fusi alla base (fiori gamopetali), il calice è gamosepalo con ovario infero e 4 stami sporgenti. La fioritura del Sambucus nigra si ha nel periodo di aprile-maggio, mentre fruttifica, con bacche nerastre lucide (e con un seme piccolo e velenoso) in luglio-agosto. I fiori e le bacche sono però commestibili.

Coltivazione –
Non è una pianta che ordinariamente si coltiva ma può essere interessante la sua introduzione sia per scopi ornamentali che per gli utilizzi medicinali-erboristici. Ovviamente è una pianta molto rustica che si adatta a terreni umidi ma che tende poi ad essere infestante.

Usi e Tradizioni –
Il Sambucus nigra possiede proprietà medicinali-erboristiche sia nei frutti che nei fiori. Il resto della pianta però, compresi i semi, è velenosa per la presenza del glicoside sambunigrina (C14H17NO6, Numero CAS 99-19-4). Venivano usati, soprattutto in passato, gli estratti della corteccia, delle foglie, fiori, frutti e radici per il trattamento di bronchiti, tosse, ed infezioni del sistema respiratorio superiore e febbre.
Come accennato la pianta viene utilizzata anche a scopo ornamentale; dal tronco si ricava un legno duro e compatto che viene utilizzato come combustibile o per lavori al tornio. Un tempo il legno dei rami giovani (che invece è tenero e fragile) e si usava per forgiare strumenti musicali, avendo all’interno una cavità formata da una sostanza spugnosa.
Un altro utilizzo interessante è quello di ricavare dalle bacche e, quindi dal loro succo fresco o fermentato, degli inchiostri che, a seconda della specie, delle condizioni della pianta e della ricetta, possono essere di colore blu, blu scuro, marrone, lilla, rosso.

Modalità di Preparazione –
Il Sambucus nigra viene usato come aroma per fare il “pane col sambuco”. Con i fiori di questa pianta si può fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, per ottenere una bevanda dissetante, molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Questa bevanda fermentata produce una specie di spumante. Lo sciroppo invece entra anche nella preparazione di cocktail, come l’Hugo.
I fiori del sambuco comune sono eduli; in alcune parti aree d’italia si preparano con questi delle frittelle, oppure fatti con pastella e fritti. Anche le bacche sono eduli (ma solo dopo cottura) e vengono impiegate sia per gelatine che per marmellate, che hanno però proprietà lassative. Nel nord della Germania le bacche vengono utilizzate anche per preparare minestre dolci, come la Fliederbeersuppe.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *