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Come interpretare le analisi delle acque per uso irriguo

Come interpretare le analisi delle acque per uso irriguo

La lettura di un’analisi delle acque per uso irriguo e quindi del suo bollettino è un’attività che ha bisogno di particolari competenze professionali (proprie dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali) e che ci permette di comprendere, a volte in maniera preventiva, l’idoneità all’uso di quell’acqua e la compatibilità con le colture ed il suolo.
Di seguito si riporta un bollettino di analisi, per capire come interpretare le analisi delle acque per uso irriguo, con alcune tra le più importanti determinazioni per poter comprendere le caratteristiche più salienti delle acque. In questo caso sono stati determinati i seguenti parametri e valori: pH, Conducibilità Elettrica, ioni Calcio, Sodio, Magnesio, Cloruri e Solfati nonché la Durezza Totale ed il rapporto di Adsorbimento del Sodio (SAR “Sodium Adsorpion Ratio”). Nel caso di dettagli o indagini maggiori si possono determinare altri parametri che possono riguardare il potassio, altri elementi e microelementi o parametri che ci aiutano a comprendere eventuali caratteristiche delle nostre acque per uso irriguo.


Nel caso del nostro bollettino siamo in presenza di un’acqua con pH subacido, con una conducibilità elettrica in μS di 1.897; questo valore da un’indicazione della conducibilità elettrica dell’acqua che a sua volta è legata ai sali disciolti in essa. Acque per uso irriguo non dovrebbero mai superare il valore orientativo di 800 μS ma questo parametro può fluttuare di molto in funzione della qualità dei sali disciolti. Tra gli ioni disciolti ricopre un ruolo fondamentale il sodio (Na). Acque con contenuti elevati di questo ione sono assolutamente da sconsigliare per l’uso irriguo; nella fattispecie del nostro bollettino è già abbastanza elevato; si tenga conto che la presenza elevata di sodio svolge due azioni negative: nei riguardi dell’assorbimento degli elementi (e microelementi) nelle piante, con determinazione di clorosi indotte e nei riguardi del suolo con destrutturazione dello stesso; si consideri che molti dei fenomeni franosi dei nostri suoli mal diagnosticati sono dovuti agli elevati apporti di questo elemento sia con le acque che con i concimi ed i pesticidi. Ioni calcio, magnesio, cloruri e solfati se non presenti in concentrazioni elevate sono comunque interessanti nel loro rapporto caratterizzando le qualità e caratteristiche delle acque nei riguardi del suolo e dell’assorbimento degli elementi.
Infine un cenno particolare va dato al SAR semplice, che è un rapporto di funzione tra tre elementi (Ca, Mg e Na), ci da una indicazione molto immediata della capacità dei suoli di assorbire Sodio rispetto a Calcio e Magnesio.
Il SAR = [CNa] / [√(CCa + CMg)/2]
dove:
(C): Concentrazione di ioni in mol/m3
Na: Sodio
Ca: Calcio
Mg: Magnesio
Se le unita’ sono meq/L, la somma CCa + CMg deve essere divisa per meta’ prima di prendere la radice quadrata.
Valori di SAR sotto l’unità caratterizzano acque con migliore equilibrio dei tre elementi nei riguardi della capacità di assorbimento del terreno; valore di SAR via via crescenti denotano una pericolosità dell’acqua a “rilasciare” sodio nel terreno con tutti i fenomeni negativi che abbiamo citato.
Nel bollettino in questione viene fatta una ulteriore classificazione (EC-S), che mette in relazione la Conducibilità Elettrica con il SAR e che classifica la caratteristica all’irrigazione della nostra acqua.
Al solito la cosa fondamentale dei bollettini di analisi è che riportino un minimo di classificazione delle stessa oltre ai principali parametri quantitativi e qualitativi.

Guido Bissanti




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