Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come coltivare la menta nell’orto

Come coltivare la menta nell’orto

Per capire come coltivare la menta nell’orto bisogna sapere intanto che questa è una pianta che vive bene in diversi climi tanto che si può trovare dall’Alaska al Kenya ma è più frequente dove la primavera è fredda e umida e l’estate è calda e asciutta. Da qui ne deriva che può crescere sia in pieno sole che in zone ombreggiate anche se i luoghi molto luminosi favoriscono una maggiore formazione di oli essenziali così come i giorni lunghi. Qui parleremo della Mentha piperita ma la tecnica è simile per tutte le varietà di menta.
La quantità di oli essenziali è influenzata positivamente dalle temperature: maggiore è la temperatura, maggiore sarà la produzione di oli essenziali.
La menta è una pianta che può essere tranquillamente allevata sia in vaso che in piena terra. Richiede delle annaffiature regolari e generose soprattutto durante il periodo estivo. E’ importante non bagnare le foglie quando si annaffia in quanto l’evaporazione fa perdere oli essenziali.
La menta non è particolarmente esigente in fatto di terreni, l’importante è che sia un terreno fertile ricco di humus, poroso, a ph neutro o anche leggermente acido (ph 6-7) e ben drenante in quanto non ama i ristagni idrici. Sono assolutamente da evitare i terreni pesanti ed argillosi. Essendo una pianta che ha necessità di sostanza organica nel terreno, è bene rinnovare il terriccio ogni 2-3 anni in considerazione anche del fatto che è una pianta molto longeva e di crescita abbondante.
Considerando che sono piante che devono essere annaffiate spesso e che non tollerano i ristagni idrici, utilizzare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di respirare.
La menta è una pianta potassofila; vale a dire che richiede delle grandi quantità di potassio. Oltre al potassio però richiede anche elevate quantità di fosforo ed anche di azoto che accresce la produzione delle foglie e di oli essenziali.
La menta fiorisce dalla primavera all’estate e può proseguire fino all’autunno. Non è una pianta che richieda delle potature periodiche. Vanno semplicemente asportate le parti secche o danneggiate. Considerando che i semi hanno una bassissima germinabilità queste piante sono moltiplicate prevalentemente per via vegetativa, vale a dire tramite la riproduzione di parti di pianta. Si propaga quindi per talea di apici vegetativi o per divisione dei cespi o per stoloni.
In marzo – aprile, si prelevano degli apici vegetativi lunghi circa 20-25 cm. Si raccomanda di tagliare con una lametta o con un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti avendo cura che l’attrezzo che si usa per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti. Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione.

  • Moltiplicazione per talea – Taglio della talea sotto il nodo Moltiplicazione per tale – eliminazione foglie poste più in basso, successivamente si sistemano le talee in una composta formata da una parte di torba ed una di sabbia grossolana. Si fanno dei buchi con una matita, tanti quante sono le talee. Avere cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio. La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e si colloca all’ombra e ad una temperatura intorno ai 15°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare le piantine in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno si toglie la plastica per controllare l’umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa. Una volta che iniziano a comparire i primi germogli, vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si colloca il vaso in una zona più luminosa, alla stessa temperatura e si aspetta che le talee si irrobustiscano. Quando le nuove piantine sono diventate sufficientemente grandi ed hanno prodotto nuovi getti vigorosi, si trapiantano nel vaso o nel terreno definitivo.
  • Moltiplicazione Per Stoloni – Dalle piantine che hanno almeno un anno di età si prelevano degli stoloni in primavera e si piantano nel terreno o in vaso ad una profondità di 10-15 cm.

La pianta della menta è facilmente attaccata da funghi parassiti (Puccinia menthae); i suoi steli e le foglie si riempiono di rigonfiamenti e puntini rossastri che poi si evolvono in macchioline nerastre, le piante infette vanno eliminate e bruciate. Viene, inoltre, attaccata dalle lumache che ne sono ghiotte.
La raccolta della menta viene fatta quando la pianta è completamente fiorita e portata nelle apposite distillerie, mentre per uso domestico viene essiccata in luogo fresco e arieggiato.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *